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Giornata delle Ferrovie Dimenticate

di redazionale - 05/02/2008

 



 

 Co.Mo.Do è la Confederazione per la Mobilità Dolce.
Obiettivo di Co.Mo.Do è la promozione di una rete nazionale di mobilità dolce . Una rete per tutti: ciclisti, pedoni, cavalieri; grandi e piccoli.
La rete di mobilità dolce ha come requisiti:
1) il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse (ferrovie, strade arginali, percorsi storici...)
2) la compatibilità e l'integrazione tra i diversi utenti.
3) la separazione o la protezione dalla rete stradale ordinaria.
4) l'integrazione con il sistema dei trasporti pubblici locali e con la rete dell'ospitalità diffusa.
Tutto ciò senza fare nulla di nuovo, senza danneggiare il territorio, ma solo recuperando e riutilizzando quanto già esiste.
Presidente di Co.Mo.Do è Albano Marcarini .
http://www.vasentiero.it/ali.htm
Te l'ho fatta molto breve, per ulteriori informazioni:
http://www.vasentiero.it/Co.Mo.Do.htm
Co.Mo.Do ha organizzato per Domenica 2 Marzo 2008 la Prima Giornata delle Ferrovie Dimenticate che intende portare all'attenzione dell'opinione pubblica e degli amministratori l'importanza del patrimonio ferroviario minore per lo sviluppo turistico delle aree marginali della penisola, per la mobilità sostenibile, per la memoria dei nostri territori.

COMUNICATO STAMPA 01
2 marzo 2008
Prima Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

Milano 9 gennaio 2008

Domenica 2 marzo 2008 è stata proclamata la prima Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. L'iniziativa è promossa dalla Confederazione per la Mobilità Dolce   (CoMoDo) e intende portare all'attenzione dell'opinione pubblica e degli amministratori l'importanza del patrimonio ferroviario minore per lo sviluppo turistico delle aree marginali della penisola, per la mobilità sostenibile, per la memoria dei nostri territori.
«In Italia esistono 5700 chilometri di ferrovie abbandonate – ricorda l'urbanista Albano Marcarini, Presidente di CoMoDo - che potrebbero trasformarsi in piste ciclo-pedonali, sicure e protette. In Italia esistono decine di piccole linee ferroviarie – dal Trenino Verde in Sardegna alle ferrovie appenniniche abruzzesi, dalla rete delle Calabro-Lucane a quella delle Ferrovie Padane – che attendono un consistente rilancio come ferrovie turistiche. In Italia esistono ancora altre ferrovie che, seppur smantellate, non sono decadute nel ricordo e nella voglia delle popolazioni di rivederle attive».
La giornata del 2 marzo 2008 è dedicata a tutte le ferrovie minori d'Italia, abbandonate, soppresse o ancora modestamente in esercizio, a coloro che le amano e ci lavorano. In tutto il Paese  saranno organizzati più di 30 eventi per invitare alla conoscenza di questo patrimonio. Si tratta di visite guidate, viaggi con convogli speciali, visite a impianti e stazioni, incontri, mostre e convegni ecc.
L'intenzione dei promotori, oltre all'opera di sensibilizzazione, è anche quella di sostenere con questa iniziativa il progetto di legge, presentato nel 2006 al Senato, relativo al recupero e alla valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono. Un primo slancio in questo senso è stato operato all'interno della Legge Finanziaria dello Stato per il 2008, con uno stanziamento di 2 milioni di Euro per il recupero e la trasformazione in piste ciclo-pedonali di una decina di ex-ferrovie, dalla Lombardia alla Sicilia.

Alla manifestazione del 2 marzo hanno aderito le principali associazioni italiane che si occupano di ambiente e tempo libero, fra cui Legambiente, WWF, Italia Nostra, Federazione Amici della Bicicletta, Federparchi, Ferrovie Turistiche Italiane, Ass. Utenti Trasporto Pubblico ecc.
CoMoDo è la confederazione che accoglie attorno a un unico tavolo di lavoro tutte queste associazioni relativamente ai temi della mobilità dolce.

Per contatti, informazioni o materiale fotografico relativo alla Prima Giornata Nazionale delle Ferrovie dimenticate si può contattare:  press@ferroviedimenticate.it o consultare il sito  www.ferroviedimenticate.it
Per le adesioni e contributi a sostegno della manifestazione scrivere a press@ferroviedimenticate.it