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Il pesce puzza sempre dalla testa

di Giancarlo Chetoni - 12/02/2008

Fonte: lettera informazione



Il Segretario della Presidenza della Repubblica Donato Marra ha comunicato alla
stampa il bilancio di previsione per l'anno 2008 per tenere sul seggiolone, al caldo
in autunno e in inverno, e al fresco in primavera ed estate, l'ex delfino di Amendola.

Per 365 giorni Giorgio Napolitano e il Quirinale costeranno, centesimino più
centesimino meno, ai lavoratori italiani la bazzecola di 227 milioni e 800.000 euro
con un taglio di spese sul previsto dal triennale 2007-2009 di 3.5 milioni in meno per
restare, ci ha fatto sapere il suo "uomo di fiducia dall'epoca della Presidenza della
Camera", entro il tasso d'inflazione programmata dell'1.7%. Tanto per rispettare i
dati dell'Istat che quest'anno farà entrare nei consumi abituali dell'Italietta i
combustibili solidi come la "diavolina".

Se non ci fosse da ridere ci sarebbe da piangere. 

Il fabbisogno del Colle per il 2008 registrerà, a quanto pare, "per la prima volta una
significativa riduzione", attestandosi sui 240.8 milioni.

I dati li abbiamo ricavati dall'Ansa così come li ha riportati alle 12.12 del 9
Febbraio, anche se i conti, platealmente, ancor una volta, non tornano.

Intanto, dall'11 al 30 Dicembre 2007 la Presidenza della Repubblica ha cominciato a
tagliare le spese di rappresentanza per la mancata partecipazione con corona di
fiori e corazzieri ai funerali degli operai della Thyssen Krupp.

Per capire come stanno le cose nella Repubblica delle Banane va detto che la Casa
Bianca, per "amministrare" 300 milioni di americani pur disponendo di un
megagalattico Jumbo 747 e un parco di 6 jet di medie e grandi dimensioni, con esigenze
di ricorrenti spostamenti planetari in condizioni di "estrema sicurezza", costa,
tutto incluso, al contribuente USA, 167 milioni di dollari compreso il Secret
Service.

Donato Marra questa volta è stato prodigo di informazioni e trasparente come l'acqua
facendoci inoltre sapere che 34 milioni di euro hanno preso il volo per la gestione dei
2 musei allestiti nelle tenute presidenziali di Castelporziano e di Villa Rosebery,
ambedue adibite a funzioni di rappresentanza e a uffici di lavoro a disposizione del
Professor Vesuvio.

"Il grande prestigio di queste strutture residenziali - ha fatto osservare Marra -
conferisce all'attività di rappresentanza internazionale del Presidente della
Repubblica un grande valore nell'interesse dell'immagine dell'Italia".

Che premuroso patriota è questo signore da 30.000 euro e spiccioli al mese!

Ci verrebbe da chiosare che i due prestigiosissimi complessi non hanno mai accolto, a
nostra conoscenza, nemmeno un ospite illustre di passaggio per il Bel Paese, e quanto
a immagine "esterna" bastano e avanzano a darcela in giro per il mondo le 400.000 e più
tonnellate di spazzatura abbandonate per strada dal 14 Dicembre e il percolato che
tracima dalle ecoballe e appesta da anni la periferia di Napoli, i terreni e le falde
acquifere della Campania.

Per giustificare le dimensioni di uscite "da sballo" il Segretario Generale del
Quirinale ha inteso precisare che nel 2007 Castelporziano e Villa Rosebery hanno
avuto 64.000 visitatori.

La Galleria degli Uffizi di Firenze, che ha fatto registrare nel 2006 (i dati del 2007
non sono ancora disponibili) 9.518.956 presenze, ha ottenuto finanziamenti e
possibilità di spesa, compresi gli interventi per la conservazione e di
manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura e il pagamento del
personale, 9 milioni e spiccioli di euro.

Evidentemente le esigenze a monte sono assai diverse da quelle a valle, al di là dei
tagliandi staccati per i frequentatori.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per gestire un immenso patrimonio di
monumenti ed opere, in condizioni di crescente degrado, e contributi a teatro e
cinema, ha ricevuto dallo Stato durante il Governo Berlusconi dai 400 ai 600 milioni
all'anno. E lo stesso, grossomodo, è successo con l'Esecutivo Prodi.

Per il Segretario del Presidente della Repubblica, Castelporziano custodisce "la
più grande collezione di arazzi del mondo, dipinti ed arredi di grande valore che
richiedono costanti restauri - che ha definito - particolarmente onerosi".

La tenuta "regale" di Castelporziano occupa 6.000 ettari, i visitatori nel 2007 sono
stati 20.000, accolti, a quanto si asserisce, con attività didattiche educative e
con convegni collegati alla sua peculiare "attività ambientale".

Il costo per la sua gestione è stata di 13 milioni di euro, sempre ogni 365 giorni.

Il Quirinale dunque come "centro" di riferimento per la crescita della spesa
corrente. Spesa corrente di un Paese ormai gravato da un debito pubblico da 1.627
miliardi di euro a Novembre 2007.

Ma c'è di più e di peggio.

Le spesucce del Quirinale voce per voce continuano a rimanere un ben costudito
Segreto di Stato.

Del bilancio si conosce il fabbisogno generale di spesa, ma più in là non si va. Alla
faccia della trasparenza.

Il Palazzo della Presidenza della Repubblica è diventato nel corso degli anni un
mostro che ingoia ricchezza pubblica prodotta da sacrifici e lavoro, in quantità
colossali.

Per la gestione di Montecitorio e di Palazzo Madama se ne vanno un altro paio
abbondanti di miliardi.

Poi c'è il costo pazzesco che va dalla Regione fino al Consigliere di Circoscrizione
con un ritorno "politico" come quello che è sotto gli occhi di tutti: un barnum
mediatico di funamboli, di contorsionisti e di clown in preda a ricorrenti raptus
predatori e il vizietto di digerire malvolentieri sia intercettazioni telefoniche
che avvisi di garanzia.

Al 31 Agosto del 2000 - dati successivi non ce ne sono - al Quirinale il personale era di
931 dipendenti diretti, più 928 assorbiti per "distacco" da Ministeri e Organismi di
altre Amministrazioni Pubbliche, per un totale di 1.859 tra addetti e faccendieri
con una retribuzione media netta, tra il Segretario Generale e uno stuolo di uscieri,
di 75.000 euro ogni 12 mesi, emolumenti e indennità a parte.

I Corazzieri erano 274 e gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri senza casco,
sottogola, pettorale di metallo lucidissimo e uniformona nientepopòdimeno che
254, di cui 109 solo a disposizione a Castelporziano, e 213 gli agenti di P.S., 77 le
Guardie di Finanza, 21 i VV.UU. e 16 quelle del Corpo Forestale dello Stato, lasciando
da parte i cavalli alloggiati nelle scuderie del Quirinale che a quanto si dice
sarebbero più di 60 escluse le mascotte: una capretta e un cane.

Dalla conta delle FF.AA. manca la Marina Militare ma non la Guardia Costiera, con 6
motovedette ed equipaggi per la protezione del litorale prospiciente la
"preselletta" di Castelporziano.

Il solo, inamovibile, potentissimo Gaetano Gifuni, sostituito dall'altrettanto
funzionario di lungo corso Donato Marra, aveva a disposizione un "gabinetto" di 63
funzionari, mentre il personale distaccato per i lavori di manutenzione delle aree a
verde del Quirinale prevedeva un organico di 155 unità.

A quanto ne sappiamo questi dati sono rimasti sostanzialmente invariati.

E così via, tra il "gigantismo" e l'insulto alla dignità di milioni di famiglie
italiane che cercano, senza riuscirci, di mettere insieme pranzo e cena.

Il pesce puzza sempre dalla testa.