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Quando nasce un bambino rinasce il mondo. Intervista a Polina Zlotnik

di Valerio Pignatta - 13/02/2008

 


Parto medicalizzato e parto naturale
Quando nasce un bambino rinasce il mondo
Intervista a Polina Zlotnik

Valerio Pignatta e Marianna Gualazzi

«Il fatto che la donna partorisca in casa è una decisione politica, l’asserzione della sua determinazione a riappropriarsi dell’esperienza del parto. Partorire in casa può significare cambiare la società»
Sheila Kitzinger, Il manuale del parto in casa (Red)

Quali sono le implicazioni sociali del parto naturale e del parto in casa? In che modo, la società occidentale è arrivata alla totale medicalizzazione del parto e alla messa a punto di una tecnologia della nascita che ha escluso la figura femminile e il suo innato sapere (la donna, l’ostetrica, la futura madre) dalla scena del parto? Polina Zlotnik – ostetrica e autrice, con Silvia Sandri, del dvd Il Primo Sguardo (Macro Edizioni, 2007) – risponde alle nostre domande parlandoci di consapevolezza, autonomia, libertà, magia e amore.

Vorrei iniziare con una domanda personale. Dopo aver visto il dvd Il Primo Sguardo, che tu e Silvia Sandri avete realizzato, ho pensato che fare l’ostetrica ed assistere le donne al parto in casa debba essere una professione eticamente ed esteticamente stupenda. Come ti sei ritrovata ostetrica?
È vero, è un mestiere bellissimo. Mi permette di stare a contatto con il cambiamento, con la trasformazione. A contatto con la donna che diventa madre, col bambino che nasce, con la famiglia che lo accoglie. Mi permette di accompagnare questo cambiamento, di facilitarlo, di renderlo possibile. Di stare nella semplicità e nella complessità. Per me è un grande privilegio.
Ma credo, anche, che le donne abbiano bisogno delle ostetriche. Hanno bisogno di risposte operative alle loro esigenze di autonomia, di libertà di scelta, di protagonismo. Hanno bisogno di una professionista seria e preparata che le accompagni nella loro avventura di mettere al mondo, le aiuti a riscoprire le potenzialità e le risorse del loro corpo in trasformazione, le competenze del loro bambino. Una professionista che consideri la nascita non come un evento potenzialmente patologico, ma come l'espressione di salute sessuale ed affettiva della donna e della coppia. Che sia un punto di riferimento per tutti i dubbi, le paure, le crisi di crescita. Che conosca e sostenga la fisiologia, che possa curare e risanare la nascita.

Mia nonna, che ha oggi 72 anni, è nata in casa. Mia madre ha 51 anni ed è nata in casa. Io ho 29 anni e sono nata in ospedale. Mia madre mi ha raccontato la mia nascita come un evento abbastanza traumatico: il medico che le pratica con troppa forza la manovra di Kristeller, un’emorragia dovuta ad una sutura mal fatta in conseguenza di una episiotomia, la scomparsa del latte causata, chiaramente, da tutta questa serie di traumi. Probabilmente se aspettassi un bambino sceglierei, oggi, di partorire naturalmente, magari a casa.
Ad un certo punto della storia, poco meno di 40 anni fa, è diventato praticamente inconcepibile partorire in maniera naturale. Che cos’è il parto medicalizzato e in che modo è nata la macchina del parto?
Non solo il parto ma tutto quello che è “umano” sta diventando inconcepibile. Ci stiamo allontanando sempre più dalla vera essenza delle cose, e lo stato in cui versa oggi la nascita in Italia, con quasi il 40% di bambini che vendono messi al mondo con i taglio cesareo, lo dimostra.
Le donne hanno delegato la loro competenza nel partorire al medico, alla tecnologia, all'ospedale. Le ostetriche hanno delegato la loro professionalità, manualità, sapere antico e hanno perso la loro autonomia professionale. La paura, l'ignoranza, l'abuso della tecnologia hanno dato un notevole contributo, ma la colpa più grossa io la attribuisco alla sete di potere e di denaro. Sulla nascita è facile lucrare. È facile guadagnare. È il circolo vizioso del aumento dell’ignoranza, della paura, della delega del potere e della perdita di competenza che partorisce la macchina del parto, aprendo le porte al lucro e ai facili guadagni. Una macchina sempre più grossolana che calpesta tutto quello che c'è di bello, di intimo, di sacro e di umano nella nascita.

Leggi l'intervista completa a Polina Zlotnik sul CONSAPEVOLE 14!
Per maggiorni informazioni sulla rivista contattaci a info@ilconsapevole.it


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