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Damasco assassinato capo di Hezbollah. Il movimento sciita accusa Israele «la resistenza continuerà»

di redazionale - 13/02/2008

 

Il movimento sciita libanese accusa Israele per la morte del loro capo militare, Imad Mughniyeh

Imad Mugniyeh (Afp)
Il capo militare di Hezbollah, Imad Mughniyeh è stato ucciso la notte scorsa con un'autobomba a Damasco. Lo ha annunciato lo stesso movimento sciita libanese, che ha immediatamente accusato Israele di essere responsabile del suo «martirio». «Il leader Imad Mughniyeh è stato ucciso per mano dei sionisti israeliani», ha riferito l'emittente tv al Manar del movimento Hezbollah, interrompendo la normale programmazione. Nato 46 anni fa in Libano, era il numero uno del movimento sciita libanese per il settore militare. E' stato lui a guidare i miliziani sciiti nella guerra contro Israele dell'estate del 2006 perché conosce in modo dettagliato il territorio, essendo nato nella città di Sidone.

Se Israele formalmente nega ogni coinvolgimento, l’ex responsabile del Mossad (i servizi segreti israeliani), Danny Yatom, ha definito l’uccisione di Mughniyeh "un gran risultato nella lotta del mondo libero contro il terrorismo". Un fatto è certo: l'attentato di Damasco è avvenuto alla vigilia dell'anniversario dell'uccisione di Hariri e i funerali di Mugniyeh si terranno domani nel Sud di Beirut, nello stesso giorno in cui la maggioranza anti-siriana scenderà in piazza per ricordare l'assassinio dell'ex premier filo-occidentale. Chi desidera la deflagrazione del Libano? 

Il movimento sciita ha fatto sapere che «la resistenza continuerà».