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Assassinato il leader dei karen birmani. La resistenza continua

di redazionale - 15/02/2008

Padoh Mahn ShaLo hanno assassinato ieri in pieno giorno nella sua casa di Mae Sot, appena oltre il confine brimano-thailandese. Padoh Mahn Sha, 64 anni, era il leader dell’Unione Nazionale Karen (Knu): il braccio politico dei guerriglieri indipendentisti karen che da sessant’anni combattono contro i governi e i regimi militari birmani. Pare che i killer fossero anch’essi karen, assoldati da qualche fazione avversa alla Knu. O, più probabilmente, assoldati dalla giunta militare birmana allo scopo di sviare le indagini su un assassinio che giunge in un momento di visibilità mediatica mai vista per questa guerra dimenticata che dal 1948 a oggi ha causato almeno 30mila morti e centinaia di migliaia di profughi fuggiti in Thailandia.
 
I guerriglieri karen della Knu resistono strenuamente contro l'esercito della giunta del generale Than Shwe, che a dicembre ha avviato nella regione karen l’annuale campagna militare della stagione secca. Stando alle rare notizie che filtrano dalle giungle del Karen State i militari birmani saccheggiano e bruciano i villaggi, attaccano e derubano i gruppi di sfollati accampati nella giungla, stuprano le donne, torturano e uccidono i sospettati fiancheggiatori della Knu, sequestrano intere comunità costringendole ai lavori forzati. Una vera ‘pulizia etnica’visto che lo scopo della giunta militare è quello di spopolare questa regione per poterne liberamente sfruttare le enormi risorse naturali (le foreste di legno pregiato, i giacimenti di pietre preziose e il potenziale idroelettrico del fiume Salween).