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Ambiente: la Russia ci regala un camion di rifiuti tossici

di Sauro Ripamonti - 16/02/2008

 

Ambiente: la Russia ci regala un camion di rifiuti tossici


Dal mese di ottobre scorso è fermo un camion di rifiuti tossici radioattivi (Cesio127) a Ponte Nossa in Val Seriana, provincia di Bergamo, provenente dalla Russia e diretto ad una azienda specializzata nello smaltimento di rifiuti speciali, posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Brescia, per la pericolosità del carico.
Il mezzo è tuttora bloccato nella cittadina i attesa di provvedimenti, mentre la popolazione di Ponte Nossa e zone limitrofe corre il rischio di una generale contaminazione con gravi conseguenze, poiché il Cesio 127, è l’isotopo prodotto dalla detonazione di armi nucleari e di reattori come quello di Chernobyl ed attacca prevalentemente la tiroide causando l’insorgenza di tumori maligni.
Mentre i politici del luogo sono impegnati nell’opera di tranquillizzare i residenti dal pericolo di contaminazione, il pericolo è reale e rischia di produrre gravi danni economici ed ambientali, perché la zona è turistica ed è molto frequentata non solo da lombardi ma anche da stranieri come residenza estiva.
Questi politici locali che svolgono opera di anestetico verso la popolazione sono coinvolti con gratificazioni economiche o sono incapaci di concreti interventi risolutivi? Questo è ciò che si domanda la popolazione.
Inoltre ci si chiede per quale ragione Brescia e Bergamo sono diventate zone di grande traffico di rifiuti tossici ed inquinanti.
Secondo l’indagine degli inquirenti, dai porti del Mar Baltico, tutti ciò che resta di sommergibili nucleari di centrali nucleari in disarmo viene convogliato verso i porti di Genova e Trieste per poi prendere la strada alle acciaierie di casa nostra che spalancano le porte ai rottami di ferro e di altra natura inquinanti che vengono poi trasformati in laminati.
Non è un mistero che imprenditori dell’est stiano mettendo le mani sulle acciaierie della zona industriale del nord introducendo rottami di ferro contaminati, scorie, polveri, prodotti di fusione, elementi dotati di grande tossicità da eliminare.
Questa Italia non è solo il paese del malgoverno, degli arrivisti politici che pensano solo al proprio arricchimento, ma anche di imprenditori criminali che per il loro lucro non esitano a mettere a repentaglio la salute dei cittadini con operazioni pericolose ed illecite, confidando poi, in caso di scoperta, in impunità attraverso compiacenti connivenze.
Queste considerazioni sono supportate da troppi casi di indagini su traffici di rifiuti pericolosi nel nord Italia e non solo, poi finiti nel totale silenzio mentre molti cittadini venivano colpiti da mali incurabili.
Ora, no solo la regione Campania è una discarica a cielo aperto, ma tutta l’Italia rischia di diventare un cimitero ed una discarica di rifiuti tossici per colpa di imprenditori e di politici privi di moralità ed onestà.
Dobbiamo liberarci presto da questi personaggi se o vogliamo scomparire non solo politicamente ma anche fisicamente.