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Tramvia Firenze, azione futurista:un'isola pedonale con una navetta ecologica fotovoltaica

di redazionale - 16/02/2008

Quattro ragazze nude, dipinte di diversi colori e anche con il giglio di Firenze che si muovono sui tavoli del caffé 'Le giubbe rosse' storico ritrovo dei futuristi del primi del '900. Questa la performance messa in atto da Graziano Cecchini per protestare contro il progetto di tramvia a Firenze sul quale domani i fiorentini sono chiamati ad un referendum. Le quattro modelle sono state fatte sfilare per alcuni minuti anche in Piazza della Repubblica. Poi a salutare Cecchini e' arrivato anche Vittorio Sgarbi insieme al promotore del referendum. Grande ressa di fotografi, cameramen e giornalisti per vedere la nuova performance di Cecchini dopo che lo stesso aveva colorato di rosso la Fontana di Trevi e gettato migliaia di palline colorate dal Trinità dei Monti.

"Voglio offrire una sega meccanica al sindaco Leonardo Domenici per dare il primo colpo ad un albero centenario che deve essere abbattuto". Lo ha detto Graziano Cecchini illustrando la performance futurista messa in atto all'interno del caffé 'Le giubbe rosse' contro il progetto di tramvia. "La tramvia non è futurista - ha aggiunto - futurista sarebbe un'isola pedonale con una navetta ecologica alimentata da energia fotovoltaica". Acclamato da molti rappresentanti dei comitati che lottano contro la Tramvia, ha spiegato di aspettare ancora "la denuncia che Domenici mi ha preannunciato" dopo una conferenza stampa di una decina di giorni fa.

A VENEZIA DOMENICI ASFALTEREBBE CANAL GRANDE

"Se Domenici fosse sindaco di Venezia asfalterebbe anche il Canal Grande". Lo ha detto Vittorio Sgarbi a margine della performance futurista di Graziano Cecchini. Sgarbi è arrivato alle 'Giubbe rosse' quando Cecchini aveva già concluso la sua performance che, però, ha subito "ricomposto" per farla vedere all'assessore alla Cultura di Milano che poi ha posato sui tavoli con le modelle e lo stesso Cecchini. "Avete il più brutto palazzo di Giustizia del mondo, anche se questo non è colpa di Domenici - va bombardato e se qualcuno facesse questo atto bisognerebbe farlo santo, naturalmente quando non c'é nessuno intorno". Poi se l'é presa con il progetto per l'uscita degli Uffizi dell'architetto giapponese Isozaki, progetto che lui aveva bocciato quando era sottosegretario, e contro il parcheggio realizzato nei pressi della fortezza da Basso. Quella di Domenici è un'idea sbagliata di città". Parlando invece della performance di Cecchini lo ha definito "un manierista del futurismo", anche se si è detto "perplesso" nel chiamare questa 'arte' perché "l'arte è qualcosa che cambia la natura delle cose, qui tra 20 minuti tutto torna come prima, come alla Fontana di Trevi".