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«Allarme rosso» per il pinguino reale

di Marina Forti - 18/02/2008


 

È chiamato «pinguino reale» per l'aspetto, con le chiazze di piume color oro attorno alle orecchie, e poi per le dimensioni: è tra i pinguini più grandi che popolano l'Antartico, secondo per stazza solo al «pinguino imperiale» (va da sé...). Vive sulle isole settentrionali della regione antartica: gli scienziati stimano che faccia una popolazione di oltre due milioni di coppie. I grandi uccelli marini come il pinguino sono particolarmente sensibili ai cambiamenti nel loro ecosistema, e in questo senso sono un indicatore abbastanza importante dello stato di salute dell'ambiente. Ora, il fatto è che il pinguino reale è una specie minacciata, sostengono alcuni scienziati: e a minacciarli sono gli effetti del cambiamento del clima sugli oceani polari.
Il pinguino reale (Aptenodytes patagonicus) si trova in cima alla catena alimentare del suo ecosistema (ovvero si ciba di prede - pesci e molluschi - che a loro volta si cibano di specie più piccole che a loro volta si pappano organismi ancora più minuscoli). Se vengono meno gli anelli precedenti della catena, lui si trova in difficoltà. Negli ultimi tempi la disponibilità di pesci, seppie e altri molluschi si sta riducendo drasticamente, il pinguino reale fatica a trovare cibo. E questo minaccia e le sue probabilità di sopravvivenza.
Questo hanno osservato alcuni biologi marini del Cnrs francese, autori di uno studio pubblicato questa settimana sui Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas, rivista dell'Accademia delle scienze degli Stati uniti). Yvon Le Maho, Céline Le Bohec e altri (del Dipartimento di ecologia dell'Istituto pluridisciplinare Curien di Strasburgo) hanno cominciato dieci anni fa a studiare la popolazione di pinguini nell'arcipelago delle isole Crozet, all'estremo sud nell'Oceano indiano. Grazie a un indicatore elettronico inserito loro sotto la pelle hanno potuto seguirli nelle migrazioni stagionali: così hanno constatato che nella zona dove questi pinguini usano svernare la fauna marina è in declino, così che i pinguini reali sono costretti a viaggiare più lontano per nutrirsi. Due terzi della popolazione mondiale di pinguini reali vive e si riproduce in una zona compresa tra sette gruppi di isole sub artiche, le colonie più importanti sono alle Falklands/Malvine, le Macquarie, le Heard, le marion e le Crozet dove è cominciata questa ricerca. Tutte queste colonie sono di fronte allo stesso problema: nel mare c'è sempre meno cibo per loro. Lo studio mette in correlazione gli episodi di riscaldamento e la disponibilità di cibo, e così - argomentano gli autori - mostra in modo abbastanza chiaro gli effetti negativi del fenomeno del riscaldamento del clima sia sulla sopravvivenza degli individui adulti, sia sulla loro chance di riprodursi.
Questo è allarmante anche perché il riscaldamento climatico sta mostrandosi in modo particolarmente veloce ai due poli del pianeta. Al polo Sud, «il continente congelato», e in particolare nella zona nord-occidentale chiamata Penisola Antartica, la temperatura è aumentata negli ultimi 50 anni di circa 2,5 gradi centigradi (media annuale), ovvero cinque volte di più della media dell'intero pianeta. La zona abitata dal pinguino reale non è vicina alla Penisola Antartica, ma il riscaldamento delle superfici marine si sta mostrando anche in tutta la zona subantartica. I ricercatori del Cnrs hanno messo a punto un modello matematico con cui calcolano un declino del 9% della popolazione adulta di punguini per ogni 0,26 gradi di aumento di temperatura della superfice marina: e se le previsioni sul clima globale si aggirano su un aumento di 0,4 gradi nei prossimi vent'anni, le chances di sopravvivenza del pennuto reale calano dal 95 all'80%. In breve, il pinguino reale rischia l'estinzione. Con lui anche il pinguino imperiale (in natura le specie più grandi sono spesso anche le più vulnerabili), e poi anche i «cugini» più piccoli. E il declino dei pinguini sarà un altro dei tanti segnali d'allarme che il pianeta ci sta mandando.