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"Business del verde". E' reale questa mania?

di Ralph Nader - 22/02/2008

 

 

Il "Business del verde" e "Il verde è oro" sono le frasi che trovano un loro senso sui giornali di affari della nazione e nelle pubblicità delle società principali.

Dopo tanti anni di lavaggio verde corporativo, è reale questa mania?

Non è solo propaganda se il New York Times caratterizza un articolo recente con il titolo "Il mercato dice ai produttori: O sarà verde o arrivederci."?

Bene, non lo è se questo slancio viene da legislazioni forti o dagli acquisti del governo guidati dalle condizioni ambientali. Quei 2 punti di pressione in gran parte sono stati mantenuti dormenti o sono "de minimis".

Quando il commercio vede la gestione ambientale come risparmio di soldi, aumento di produttività, competitività ed attrazione per giovani talenti, la prospettiva delle nuove politiche sostenibili diventa probabile.

Ovviamente, tali idee non sono considerate dai capi corporativi che hanno visto la nostra aria, l'acqua ed il terreno come le loro fogne tossiche.

C'è molta strada percorrere "per inverdire" l'intera catena di rifornimento dalle miniere ai mercati.

Nessuna società illustra meglio questa vasta continuità dell'Atlanta - based Interface Corporation (il più grande fornitore commerciale del paese di moquette).

Nel 1994, il fondatore Ray Anderson costituì la sua azienda come "impresa di ricostruzione," che progettò per realizzare l'inquinamento zero e il 100% di riciclaggio entro il 2020.

L'azienda è al 45 per cento, secondo le loro stime (http://www.interfaceinc.com/)

Anderson ha discusso le cifre nelle oltre 100 conferenze fatte negli USA e nel mondo.

L'uso di combustibile fossile nell'azienda è sotto il 45%, la produzione netta di gas serra è sotto il 60%, mentre le vendite crescono del 49%.

L'uso di acqua è calato di un terzo nelle fabbriche e con le imbottiture di materiale di scarto il risparmio è del 80%.

"La sostenibilità," ha detto Anderson al New York Times, "garantisce la fedeltà del cliente, impiegata e spesa - denaro sonante", più di 336 milioni di dollari risparmiati dal 1995.

Anderson è straordinario in questo, quello che lui e la sua squadra hanno fatto non è un aneddoto, ma un sistema facilmente realizzabile. La novità è arricchita con una grande azienda che risparmia con l'illuminazione o con il trasporto.

Con l'interfaccia, l'efficienza ecologica supera i confini attuali.

Poiché persino un'azienda pesante come General Electric sta entrando rapidamente nella vendita di tecnologia "verde" vista come un nuovo punto di profitto, perché le cifre aggregate sull'uso di idrocarburi e gas serra aumentano?

Perché non ci sono mandati nazionali per replicare questi esempi riusciti (queste pratiche migliori) e per renderli un livello minimo obbligatorio per tutte le aziende. Mi riferisco ai modelli di prestazione obbligatori del governo federale (modelli di disegno non specifici) sostenuti dalle norme regolate da zio SAM, che è il compratore di tanti prodotti che noi tutti usiamo, per i suoi uffici e le sue agenzie. Questi includono i veicoli, costruzione di edifici, carta e molte altri merci e servizi che potrebbero essere comprati soltanto dalle "aziende verdi" complete.

(Vedete: "Forty Ways to Make Government Purchasing Green" di Eleanor J. Lewis e di Eric Weltman. E' disponibile al "Center for the Study of Responsive Law" per $10. Gli ordini si fanno al PO Box 19367 Washington, DC 20036.

I modelli federali obbligatori e le nome di acquisto governative condurrebbero la gente verso le automobili sicure, un uso di carta riciclata più elevato e al consumo efficiente del combustibile per i loro veicoli ed apparecchi.

La smania di liberalizzazione degli ultimi 25 anni ha bloccato gran parte di questo progresso avanzato. Inoltre, i poteri corporativi conservatori sono ancora anti - verdi.

Sono contro la carbon tax e i nuovi metodi di controllo di inquinamento ed efficienza del carburante.

Vogliono costruire dozzine di impianti ad energia nucleare pericolosi inutili e costosi, con le garanzie del prestito del governo federale del 100%. Questa persistenza generale dell'intransigenza corporativa va tenuta presente mentre il tormentone degli annunci verdi delle aziende continua.

Manteniamo le nostre richieste all'industria e al commercio per diventare efficienti, produttivi e benigni per l'ambiente, è interessante da citare una frase scritta in Natural Capitalism, un libro scritto da un fisico, un avvocato e un uomo d'affari di successo:

"Se con il progetto migliore o con le nuove tecnologie, la riduzione dello spreco rappresenta un'ampia occasione di affari. L'economia degli USA non è neppure al 10% dell'efficienza che le leggi fisiche permettono. L'energia persa dalle centrali elettriche degli USA è uguale all'uso totale di energia del Giappone. L'efficienza dei materiali è ancora peggiore."