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La carne diventa nociva se la mucca è maltrattata

di Oscar Grazioli - 26/02/2008



65mila tonnellate di carne ritirata dal mercato degli Stati Uniti perché potenzialmente dannose 
per i consumatori e provenienti da bovini maltrattati, torturati e probabilmente malati

Tutta la stampa americana, e mondiale, scrive del più colossale ritiro di carni destinate all'uso alimentare umano, effettuato dalla società californiana Chino Hallmark/Westland Meat Packing, su pressione delle autorità. Ma quello che ha destato enorme scalpore è la motivazione di questo "richiamo" che ha interessato 65 mila tonnellate di carni crude o congelate in commercio dall'1 febbraio 2006, molte delle quali distribuite in mense scolastiche, case di cura, ospizi per anziani e catene di fast food, dove si producono milioni di hot dog e hamburger. Dal Los Angeles Times al Chicago Tribune, in prima pagina, si legge di questo, che è il più grande allarme collegato alla commercializzazione di carni, avvenuto negli Stati Uniti. Nessun batterio killer, nessun virus, nessun prione sospetto di causare la sindrome della "mucca pazza ", ma qualcosa che mette ancora di più i brividi e costringe a una seria riflessione sul modo in cui stiamo allevando e macellando ciò che poi finirà sulle nostre tavole (vegetariani esclusi). Il tutto parte da un video che la Humane Society americana ha recapitato ad alcuni network, in cui si documentano le sevizie inflitte ai bovini nel macello di Chino. 

Immagini shockanti che mostrano vacche, costrette a camminare mediante potenti scosse elettriche, che, dopo alcuni passi, crollano violentemente a terra collassate, mentre altre ancora vengono percosse con inaudita violenza dagli operatori. Il ministero dell'Agricoltura americano, dopo avere effettuato diverse ispezioni, ha ritenuto che, per quanto il rischio sia remoto, le violenze e gli stress subìti ripetutamente dagli animali possano rendere le carni dannose per l'uo mo. Secondo il Los Angeles Times la Humane Society accusa il mattatoio di Chino di avere macellato anche quattro di quelle che sono chiamate "vacche a terra", le cui carni non possono essere esitate sul mercato umano, a meno che il veterinario non escluda tassativamente la possibile presenza della famosa sindrome nota come " mucca pazza", i cui sintomi possono essere confusi con quelli di un animale caduto a terra per fratture, gravi ferite o altre malattie neurologiche. Tonnellate di queste carni congelate, sui mercati dal 2006, sono state già in parte consumate e non vi è alcuna evidenza, fino ad oggi, di danni per gli esseri umani. Tuttavia è altrettanto noto, da tutti gli studi del settore, che animali sottoposti a violenze e stress ripetuti, come accade da noi quotidianamente con i trasporti dalla Spagna e dall'Est Europa di vari animali (specialmente cavalli) va a tutto detrimento della qualità delle carni, in quanto gli elevati tassi di ormoni immessi dall'organismo stressato (cortisolo, adrenalina ecc.) inducono, in esse, profonde alterazioni che ne pregiudicano la qualità e oggi, a parere delle autorità americane, anche la salubrità. Qualcuno si è spinto addirittura a supporre che i violenti maltrattamenti possano facilitare la comparsa della encefalite spongiforme (mucca pazza). Steve Mendell, presidente della Hallmark Meat Packing ha declinato qualsiasi dichiarazione se non quella di "avere visionato con orrore" il video. Per il momento il mattatoio ha sospeso il lavoro.

 

tratto da www.vegetariani.it
Fonte: Libero - 20 febbraio 2008