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Un canto inquinato

di redazionale - 29/02/2008

Storni
Secondo uno studio dell'università di Cardiff gli storni che mangiano vermi contaminati dagli estrogeni cantano meglio e attirano più femmine di quelli non contaminati. Ma questi inquinanti danneggia il loro sistema immunitario e la capacità di riprodursi
Fra gli effetti degli inquinanti sugli animali ce n'è uno sorprendente: secondo uno studio dell'università di Cardiff, gli storni che mangiano vermi contaminati dagli estrogeni cantano meglio e attirano più femmine di quelli non contaminati. C'é però un rovescio della medaglia, perché questi inquinanti riducono anche il sistema immunitario degli
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uccelli. I ricercatori hanno sottoposto 12 storni ai livelli medi di estrogeni, ormoni femminili che vengono riversati nell'ambiente tramite scarichi industriali e domestici, trovati normalmente nei vermi che costituiscono la loro preda preferita.

Gli uccelli "estrogenati" hanno iniziato a cantare più a lungo e più spesso del gruppo di controllo non sottoposto agli inquinanti. Cosa ancora più importante, gli storni si sono mostrati in grado di produrre canzoni più complesse, che hanno attirato molte più femmine rispetto agli altri. «Abbiamo studiato anche il meccanismo con cui questo avviene - scrivono gli autori nello studio pubblicato dalla rivista Plos One - l'area del cervello che controlla la complessità del suono è molto più ampia (circa il 13% in più) negli storni contaminati, e mostra anche una maggiore quantità di recettori per gli estrogeni, che amplifica l'effetto di questi inquinanti».

Un canto migliore non significa però un altrettanto buono stato di salute. Lo studio ha rivelato che la risposta immunitaria degli storni contaminati è inferiore del 50% a quella degli uccelli di controllo: «Se le femmine "investono" sugli storni contaminati, che sono meno in salute, per la riproduzione - è la conclusione dell'articolo - diminuisce la loro capacità di generare pulcini sani, con gravi conseguenze sulla popolazione totale».