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Svegliarsi da questa allucinazione

di Pierluigi Paoletti - 01/03/2008

 

La cosa strana è che oggi siamo dentro ad una crisi, forse la più potente dal dopoguerra, che

ci fa sentire poveri perché non c’è denaro a sufficienza.

Per capire come si stia vivendo in una completa allucinazione collettiva, indotta da quelle

forze che hanno in mano le leve del potere finanziario e monetario, vi sottoponiamo un

grafico, vecchio di qualche anno, ma sempre attuale

Attualmente il mondo produce talmente tanta ricchezza in eccesso per i bisogni reali della

comunità mondiale da far vivere ognuno dei componenti di questa comunità, nessuno

escluso, una vita da re. Siamo quindi immersi nella ricchezza, ma questa è artificialmente e

volutamente mal distribuita.

Il fatto che questo sistema nel momento attuale accentui, facendo cadere nella povertà

estrema chi stava già male e rendendo povero chi invece stava bene, ovvero la middle class

del mondo occidentale, dimostra quanto illogico sia questo modello economico.

Solo pochi giorni fa l’Economist ha scritto che il reale tasso di inflazione dell’area euro è

del 15% annuo (!!!) contro un 2,9% ufficiale (a questo proposito consigliamo di rileggersi

questo report del 2005 “la verità sull’inflazione” http://www.centrofondi.it/report/report_10_02_05.pdf) .

Questo significa che mentre i nostri stipendi sono rimasti fermi, una mano occulta prelevava

dalle nostre tasche, anno per anno, una dose 5 volte superiore della ricchezza da noi prodotta

con la fatica del nostro lavoro.

Come si crea l’inflazione, il più subdolo e truffaldino dei tributi?

Solo ed esclusivamente dall’immissione di denaro che eccede quello necessario allo

scambio dei beni e servizi prodotti dalla comunità.

Chi emette denaro? La BCE quello cartaceo e le banche commerciali da lei controllate

quello elettronico.

Chi deve essere il guardiano dell’inflazione? Sempre la BCE.

Non credete che ci sia qualcosa che non quadra? Guardate questo grafico sulla perdita di

valore rispetto all’oro delle principali valute a causa della sovrapproduzione di denaro

Per leggere correttamente questo grafico pensate che quella diminuzione di valore è andata a

finire nelle tasche di chi per primo rispetto agli altri, ha utilizzato il denaro in eccesso per

comprare ricchezza reale (immobili, terreni, beni, servizi, materie prime ecc.) a saldo prima

che tale abbondanza di denaro si riversasse sui prezzi.

Tanto per farvi un esempio concreto di come avviene questo prelievo occulto, in analogia al

meccanismo dell’inflazione, vi sottoponiamo un esempio eclatante che rende bene l’idea del

furto a cui veniamo continuamente sottoposti. Nel settembre 1992 la lira abbandonò il

serpentone monetario a causa di una azione sulla nostra valuta ben orchestrata da parte di

speculatori manovrati sapientemente dalle potenze finanziarie e perse in una sola notte il

30% del suo valore. Di questo ovviamente si avvantaggiarono gli stessi speculatori che

poterono comprare terreni, immobili di pregio, gioielli, imprese opere d’arte a prezzi

stracciati del 30% in meno, ovviamente con la complicità della classe politica. Per una

rinfrescata cronologica degli eventi di quegli anni

Questo l’esempio italiano, ma la strategia è purtroppo comune e questa banda di

delinquenti, non è possibile trovare un altro termine, ha fatto e fa continuamente questo

giochino in giro per il mondo.

Oggi tutta la ricchezza va a finire nelle tasche di questo club esclusivo formato da banche

centrali, banche commerciali e speculatori che fanno incetta di ricchezza grazie al debito

che nel mondo è esploso e che sottrae enormi risorse alle reali necessità della comunità

mondiale.

Attualmente c’è una marea di denaro che circola a livello speculativo e che viene

costantemente sottratta al mondo produttivo. È evidente che non è più possibile continuare

su questa strada e che è necessario porre un correttivo che ci renda nel tempo sempre più

autonomi e svincolati da questo perverso meccanismo che ci fa sentire poveri mentre siamo

immersi nella ricchezza.

Riappropriarci del nostro tempo e non correre come disperati per coprire e soddisfare le

necessità di un padrone occulto ed ottuso che chiede sempre di più alla sua gallina dalle

uova d’oro; riappropriarci dei nostri affetti che sono penalizzati da questi ritmi allucinanti di

(non)vita; in poche parole riappropriarci della nostra vita e svegliarci da questa

allucinazione collettiva indotta e truffaldina.

Il progetto sui Buoni Locali di Solidarietà SCEC (la Solidarietà ChE Cammina)

http://www.centrofondi.it/articoli/Progetto_Buoni_Locali.pdf è un piccolo grande passo verso la

libertà. Un passo per affrancarci da schiavi ipnotizzati a persone consapevoli, libere e

sveglie che contagiano positivamente tutti coloro che sceglieranno di usare questo piccolo

strumento. Ad aprile, in occasione del Vday sull’informazione in tante città italiane partirà il

progetto, non perdiamo questa occasione per ricominciare a vivere e sperare in un futuro.

That’s all folks