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Pregando per l'America

di Dennis Kucinich - 03/03/2008

 

Caro Futuroieri,

Oggi è il sesto anniversario del mio discorso "Preghiera per l'America". Vi prego di leggerlo o guardarlo su YouTube: http://video.google.com/videoplay?docid=8528466337443301416.

Alla luce degli eventi che sono avvenuti da quando lo lessi il 17 febbraio 2002, vedrete che molto prima di ogni altro Congressista vidi il pericolo verso il quale fu guidato il nostro Paese, parlai -- veritiero e con forza. Mi serve il vostro aiuto per continuare ad essere la voce del popolo. Le primarie sono il 4 Marzo, mancano quasi due settimane.

Il giornale di oggi segnala, ancora una volta, che io sto spendendo molto per ottenere la rielezione.

Non viene detto da dove arriva il denaro del mio avversario: interessi corporativi e meschini contrari alla pace, all'assistenza sanitaria per tutti, ai diritti dei lavoratori.

Posso e continuerò a parlare con il vostro appoggio. I lavoratori e le lavoratrici del mio distretto lavorano duro per proteggere questo seggio, che gli appartiene. Stanno facendo il porta a porta in tutti i quartieri di Cleveland. Proprio ieri, centinaia di cittadini impegnati di tutti i ceti sociali hanno girato tutto il Distretto per ribadire l'importanza di una partecipazione a questo voto per il Congresso: la loro voce continuerà ad essere ascoltata e rappresentata a Washington.

Con un milione di dollari spesi contro di noi in annunci negativi, millantato credito, e dichiarazioni false, ci servono fondi per diffondere il nostro messaggio in televisione, alla radio e attraverso la posta elettronica.

contribuite generosamente, come potete, a http://www.kucinich.us/contribute.html per far sì che la gente continui ad essere rappresentata alla camera dei rappresentanti. Che la preghiera per l'America in questo giorno del 2008 sia una delle forze che salverà il nostro governo - e questo seggio al Congresso - dal controllo corporativo.

Dennis

 

Una preghiera per l'America

Di US Rep Dennis Kucinich

Il seguente discorso fu tenuto il 17 febbraio 2002.

Porgo queste brevi note di oggi come una preghiera per gli USA, con l'amore della democrazia, come una nostra celebrazione. Con l'amore per il nostro paese. Con la speranza per il nostro paese.

Con la convinzione che la luce della libertà non può essere spenta finché è dentro di noi.

Con la convinzione che la libertà si afferma in una democrazia se si parla liberamente.

Convinto che la libertà eccita il cuore umano e la paura lo calma. Con la credenza che un popolo libero non può crescere nella fede e nella paura insieme. Con la convinzione che esiste una verità profonda espressa dall'unità degli Stati Uniti. Essa implica che l'unione del nostro paese è l'unione di tutto il popolo. Che tutto il popolo è essenzialmente uno. Che il mondo è interconnesso non solo al livello materiale dell'economia, del commercio, della comunicazione e del trasporto, ma anche attraverso la coscienza umana, il cuore umano o del mondo, e ogni impulso semplicemente espresso come anelito di essere e di respirare libero. Offro questa preghiera per l'America.

 

Preghiamo che il nostro Paese ricordi che la realizzazione della democrazia in USA va insieme alla lotta per i diritti civili.

Questo è il motivo per cui dobbiamo sfidare la logica del Patriot Act.

Chiediamoci perché l'America mette da parte le garanzie di giustizia costituzionali?

Come giustifichiamo la cancellazione di fatto del primo emendamento, della libertà di espressione, e di riunirsi pacificamente?

Come giustifichiamo l'abrogazione di fatto del 4° emendamento, della causa probabile, contro l'indagine irragionevole e il sequestro?

Come giustifichiamo l'abrogazione di fatto del 5° emendamento, l'annullamento del giusto processo che comporta la detenzione indefinita senza processo?

Come giustifichiamo l'abrogazione di fatto del 6° emendamento, il diritto al processo pubblico e tempestivo?

Come giustifichiamo l'abrogazione di fatto dell'ottavo emendamento che protegge contro la pena crudele e non regolata?

Non accettiamo le intercettazioni telefoniche diffuse e la sorveglianza su internet senza controllo giudiziario, solo con esso. Non giustifichiamo le perquisizioni segrete senza un mandato. Non accettiamo che il Ministro della Giustizia indichi i gruppi terroristi nazionali. Non possiamo accettare che l'FBI abbia l'accesso totale a tutti i dati esistenti in ogni sistema, come i "records" medici e quelli finanziari. Non accettiamo che la CIA abbia la possibilità di designare la gente di questo paese da sorvegliare in segreto. Noi non giustifichiamo un governo che prende al popolo il suo diritto alla privacy e poi pretende il diritto di totale segretezza per le sue operazioni.

 

Il Ministro della Giustizia, di recente ha coperto una statua della Giustizia mostrando il suo petto per sottolineare come non vi sia alcun pericolo per la giustizia a in questo momento: prima di questa amministrazione! Preghiamo che i nostri capi della nazione non siano sopraffatti dalla paura. Perché oggi c'è una grande paura nel nostro grande Campidoglio. E questo concetto deve essere compreso prima di fare domande sulle carenze del Congresso nelle condizioni correnti.

La grande paura iniziò quando dovemmo evacuare il Campidoglio l'11 settembre. Continuò quando dovemmo lasciare ancora il Campidoglio perché si verificò un panico da bomba mentre i membri incalzavano la CIA durante un "briefing" segreto. Continuò quando abbandonammo Washington perché dell'antrace (forse da un laboratorio governativo) arrivò per posta. Continuò, quando il Ministro della Giustizia dichiarò un allarme terrorismo a livello nazionale e poi l'Amministrazione propose il distruttivo Patriot Bill ai rappresentanti. Continuò con la diffusione dei nastri di Bin Laden mentre il Presidente annunciò il ritiro dal trattato ABM.

Resta presente nella zona riservata del Campidoglio. Ogni giorno essa è presente nei soldati armati e mimetizzati che salutano i congressisti quando entrano in Campidoglio. Essa è presente nel labirinto di ostacoli concreti attraverso i quali dobbiamo passare ogni volta che andiamo a votare. Le patacche di uno stato d'assedio ci intrappolano in uno stato di paura, non adatto per affrontare i giochi patriottici, quelli mentali o di guerra di un Presidente e del suo Vice non eletti.

Preghiamo che il nostro paese fermi questa guerra. "Promuovere la difesa comune" è uno dei principi formativi dell'America. Il Congresso dette al Presidente il potere di rispondere alla tragedia dell'11 settembre. Autorizzammo una risposta contro coloro che scatenarono il terrore dell'11 settembre. Ma noi, il popolo e i nostri rappresentanti eletti dobbiamo riservarci il diritto di misurare la risposta, di proporzionarla, di sfidarla e di correggerla. Perché non autorizzammo l'invasione dell'Iraq. Non autorizzammo l'invasione dell'Iran. Non autorizzammo l'invasione della Corea del Nord. Non autorizzammo il bombardamento di civili in Afganistan. Non autorizzammo le detenzioni permanenti a Guantanamo Bay. Non autorizzammo il ritiro dalla Convenzione di Ginevra. Non autorizzammo tribunali militari che sospendono giusto processo e habeas corpus. Non autorizzammo i gruppi per l'assassinio. Non autorizzammo la risurrezione di COINTELPRO. Non autorizzammo l'abrogazione del Bill of Rights. Non autorizzammo la revoca della Costituzione. Non autorizzammo le carte d'identità nazionali. Non autorizzammo l'occhio del Grande Fratello a sbirciare con le telecamere nelle nostre città. Non autorizzammo l'occhio per occhio. Né chiedemmo che il sangue di persone innocenti, che perirono l'11 settembre, fosse vendicato con il sangue di afgani innocenti. Non autorizzammo l'amministrazione a fare la guerra, sempre, ovunque e come le piace. Non autorizzammo la guerra senza fine. Non autorizzammo un'economia di guerra permanente. Eppure, siamo alla soglia di un'economia di guerra permanente.

Il Presidente ha chiesto $ 45,6 miliardi di aumento delle spese militari. Tutti i programmi della difesa costeranno quasi $ 400 miliardi. Si consideri che il Ministero della difesa non ha mai passato una revisione indipendente. Si consideri che l'Ispettore Generale informò il Congresso che il Pentagono non può rendere conto di come ha speso $ 1,2 trilioni. Si consideri che il debito del della Difesa potrebbe non misurare $ 22 miliardi spesi per oggetti che acquistò e registrò come perdite e le giacenze di pezzi di ricambio non necessarie in - transito e immagazzinate per circa $ 30 miliardi di valore. Eppure, il bilancio della difesa cresce con più soldi per i sistemi d'arma per combattere una guerra fredda che è finita, questi sistemi ricercano nuovi nemici per le nuove guerre.

La guerra al terrorismo non c'entra. Questo riguarda tutto ciò che alimenta la macchina militare industriale con il tesoro della nostra nazione, rischiando il nostro futuro e la democrazia stessa con la militarizzazione del pensiero che segue quella del bilancio.

Preghiamo per i nostri figli. I nostri bambini meritano un mondo senza fine. Non una guerra senza fine. I nostri bambini meritano un mondo libero dal terrore della fame, dall'assistenza sanitaria scarsa, dei senzatetto, dall'ignoranza, dalla disperazione, dalla politiche del terrorismo che hanno a che fare con una visione del mondo che non è appropriata per la sopravvivenza di un popolo libero, dei valori democratici, non è  appropriata per la sopravvivenza della nostra nazione né del mondo.

Preghiamo di avere il coraggio e la volontà di un popolo e di una nazione per puntellarci e per recuperare dalle macerie dell'11 settembre le nostre tradizioni democratiche.

Dichiariamo il nostro amore per la democrazia e per la pace. Lavoriamo per fare della non - violenza un principio organizzativo della nostra società. Impegniamoci per il lento e paziente lavoro del buon governo che ritiene la pace, non la guerra come inevitabile. Lavoriamo per un mondo dove un giorno la guerra diventi arcaica. Questa è la visione che immagina la proposta di creare un Ministero della Pace. 43 membri del Congresso promuovono questa riforma.

Lavorare per un mondo in cui il disarmo nucleare sia un imperativo. Questo è il motivo per cui dobbiamo insistere sugli impegni del trattato ABM. Ecco perché dobbiamo essere per la non proliferazione. Lavoriamo per un mondo dove un giorno l'America vieti le armi di distruzione di massa non solo dalla nostra terra, dal mare e dal cielo, ma anche dallo spazio. Questa è la visione di HR 3616: Un universo privo di paura. Dove possiamo guardare la creazione di Dio nelle stelle ed immaginare la saggezza, la pace e le possibilità infinite, non la guerra infinita perché sappiamo che il regno sarà sulla terra come in cielo. Preghiamo di avere il coraggio di cambiare le immagini di morte che vediamo (strati di immagini dell'11 settembre) nel patriottismo sbiadito unito alle mobilitazioni militari, in salti - tagli di immagini delle celebrazioni secolari delle World Series, del New Year's Eve, del Superbowl, delle Olimpiadi, i bagliori di luce che toccano le paure più profonde, sostituiamo quelle immagini con il lavoro umano per unire le persone, aiutare i nostri cittadini qui a casa per migliorare la situazione dei poveri del mondo.

Questa è l'America che ha la capacità di mobilitare il sostegno del mondo. Questa è l'America che non si regge sulla caccia all'asse del male, ma fa parte dell'asse di speranza, di fede, di pace e di libertà. America, America. Dio diffonda la grazia su di te. Corona il tuo bene, America.

Non con le armi di distruzione di massa. Non con le invocazioni di un asse del male. Non rompendo i trattati internazionali. Non facendo dell'America il re di un mondo unipolare.

Corona la tua buona America. America, America. Preghiamo per il nostro paese. Amiamo il nostro paese. Difendiamo il nostro paese non solo dalle minacce esterne ma anche da quelle interne. Corona il tuo bene, America. Corona il tuo bene con la fratellanza e la sorellanza. E corona il tuo bene con compassione, moderazione, tolleranza e un impegno per la pace, la democrazia, la giustizia economica qui, a casa e in tutto il mondo. Corona il tuo bene, America. Corona la tua buona America. Corona il tuo bene. Grazie.