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Spreco alimentare

di redazionale - 03/03/2008


La Gran Bretagna butta nella spazzatura la metà di tutto il cibo che produce nelle sue fattorie, circa 20 milioni di tonnellate di alimenti all'anno, circa la metà delle importazioni alimentari dell'intera Africa
La Gran Bretagna butta nella spazzatura la metà di tutto il cibo che produce nelle sue fattorie, circa 20 milioni di tonnellate di alimenti all'anno, circa la metà delle importazioni alimentari dell'intera Africa. Lo dice una ricerca condotta da Lord Haskins of Skidby, ex consulente del governo per l'agricoltura e ex presidente dell'azienda alimentare Northern Foods, pubblicata sull'Independent.

Circa 16 milioni di tonnellate di alimenti vengono buttati da case private, negozi, ristoranti, hotel e aziende alimentari. Il resto viene distrutto nel percorso tra le fattorie o i campi e i negozi. Tutto questo spreco costa alla nazione 20 miliardi di sterline all'anno, circa 26 miliardi di euro, senza contare lo spreco di risorse e i danni all'ambiente.

In un mondo dove le risorse si assottigliano, lo spreco è ancora più vergognoso: Lord Haskins dice che tutta questa montagna di cibo risolverebbe i problemi della fame in molti paesi. Ad esempio, la scorsa settimana il Giappone ha promesso oltre 300 milioni di yen (1,9 milioni di euro) in aiuti alimentari al Burundi, dove il 44% della popolazione è malnutrita. Il cibo buttato dai britannici equivale a 40 volte quello che manca al Burundi.

Secondo l'agenzia governativa per i rifiuti, i maggiori colpevoli sono i consumatori, attratti dalle offerte "compra due al costo di uno" dei supermercati, ma che finiscono per buttare un terzo di quel che comprano. Lord Haskins ha esortato il governo a far pressione sui cittadini «affinché evitino il disastro riducendo l'inaccettabile livello di cibo buttato, una parte vergognosa di molte moderne società dei consumi».