Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Liberando le banche

Liberando le banche

di Ralph Nader - 04/03/2008

 

 

Voci dicono che B. Bernanke e la Fed vorrebbero ridurre ancora i tassi d'interesse di almeno 25 punti base per favorire i mercati monetari europei e asiatici e non gli speculatori sul petrolio del N.Y. Mercantile Exchange. Di solito, un'azione simile della Fed (il garante governativo di tutte le sconsiderate assunzioni di rischio prese da "Wall Street") sarebbe considerata come stimolo all'economia globale. Ma nelle menti dei magnati finanziari in questi giorni c'è la rapida metastasi delle crisi dei mutui casa subprime.

 

Oltre il suo effetto di scudo sulle grandi banche degli USA e sul loro collasso in borsa, la crisi ha impoverito quelle europee e asiatiche, e ha richiesto un assortimento di credito e di garanzie di liquidità alle banche centrali, e bloccato i grandi investitori nella rete del ragno. Dunque, il riflettore è sul presidente Bernanke per un altro salvataggio temporaneo degli speculatori finanziari sconsiderati affinché egli operi doverosamente.

 

Ma un esame più attento del ruolo del presidente Bernanke e del suo predecessore, Alan Greenspan è giustificato. Come ha fatto questa situazione dei mutui subprime a gettare tante centinaia di migliaia di persone in una trappola lunga e devastante che causerà la perdita delle loro case a favore dei grassi gatti della finanza finalmente sorpresi in flagrante nella gestione del rischio ubriacante? In primis, la Fed quasi mai critica le banche. Essa le salva di nuovo e ancora con una varietà di modi, spesso oscuri per la pubblica opinione o camuffati se queste banche sono considerate troppo grandi per essere ammesse al fallimento. I banchieri, sapendo che il vigile del fuoco della Fed è sempre dietro l'angolo, spingono il rischio verso il bordo.

 

Questa settimana è stata lasciata al ministro delle finanze tedesco il conservatore Peer Steinbrück la condanna "dell'atteggiamento altezzoso che abbiamo visto nel motto 'siamo migliori degli altri' - [che] è terminato in disastro." Il ministro Steinbrück ha chiarito che "il disastro" significava la compressione del credito globale, e molte cattive gestioni delle banche tedesche, che ha nominato - Sachsen LB e IKB.

 

Immaginate Greenspan e Bernanke anche mentre scendono la loro scala di astrazione rassicurante in tempo per scongiurare queste turbolenze finanziarie per molti piccoli investitori, fondi pensione e lavoratori che pagano il conto salato. Immaginate la Federal Reserve, il cui bilancio viene dalla comunità finanziaria al fine di evitare la responsabilità al Congresso, che fa rispettare la legge contro una festa del prestito, alimentata da ripetute frodi ed operazioni coperte? L'eterea Fed non fa nulla. Essa immagina il suo lavoro come iniezione di decine di miliardi di dollari per evitare le gravi crisi di liquidità e del credito. Il socialismo corporativo è il suo imbroglio, e il suo segnale a Wall Street è che questi soccorsi per i guai di borsa saranno sempre pronti all'uso. Lamentandosi in tutti i modi, i banchieri centrali dell'Europa sono stati impegnati in operazioni di salvataggio provocate dalla crisi dei mutui subprime degli USA.

 

Perché (i contribuenti e i consumatori potrebbero chiedere) le ipoteche dilazionate ai proprietari di case di Elm Street, USA, girano il mondo con alcune, molte disgregazioni? Perché a differenza dei vecchi tempi quando i risparmi locali comuni e l'associazione del prestito facevano un lavoro tranquillo e prudente in grado di elevare il tasso di proprietà abitativa americani a livelli record, i S & L sono esauriti e gli speculatori in sicurezza hanno ripreso. Grandi pacchi di mutui casa sono ammucchiati in titoli che sono poi trasformati in pacchetti ancor più complessi, rischiosi ed astratti. Maggiore è il rischio che questi pacchetti di titoli comportano, maggiore è il profitto. Questo fino a quando il mazzo di carte inizia veramente a cadere per terra, come è iniziato ad accadere questo anno, e l'anno prossimo sarà peggio per i settori chiave, a causa delle ripercussioni sull'economia generale.

 

Nel frattempo, la forza della lobby dell'industria finanziaria è fare in modo che nessuna riforma passi al Congresso o addirittura che non si tengano audizioni pubbliche al Senato e alla Camera. La pura arroganza di questa attività finanziaria allattata dall'assistenza governativa distribuita non è limitata agli Stati Uniti. Il ministro Steinbrück, cercando di calmare le paure, ha osservato ancora acutamente che i banchieri e finanzieri hanno "deriso" il suo progetto di trasparenza, caratterizzando tali sforzi per la grande divulgazione come "regolamentazione" mentre l'iniziativa di Steinbrück invocava solo scelte volontarie.

 

Facciamo cadere il mito durevole che questi speculatori molto ben pagati da sempre, sono capitalisti capacissimi di ampliare i mercati per le persone a basso reddito. Sono dissipatori di capitali (in gran parte utilizzano il denaro di altre persone come i fondi pensione dei lavoratori) non dei loro premi. Anche questa coraggiosa speculazione, generata attraverso strumenti speculativi ancora più complessi nell'era del computer supersonico, continuerà fino a quando la gente, che paga il conto finale, non si organizzerà come elettori e consumatori per realizzare il loro supremo governo societario e tagliare il cordone ombelicale del benessere corporativo che si estende da Washington, DC a Wall Street.

 

Tradotto per Futuroieri da Franco Allegri

http://digilander.libero.it/amici.futuroieri