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La NATO ha bombardato i Serbi sapendoli innocenti.

di Giancarlo Chetoni - 05/03/2008

 
Il Direttore di LIMES all’opinione pubblica italiana:  la NATO ha bombardato i Serbi sapendoli innocenti. E le porcherie dell’ ONU nella Repubblica delle Banane



Ad avvenuta secessione del narco- Kosovo dalla Serbia accompagnata dalla manfrina del Ministro degli Esteri Massimo D’Alema che ne ha riconosciuto la “ legittimità “ e le vergognose dichiarazioni di “ calda e pregressa “ amicizia per Belgrado espresse a Tadic dal Quirinale, in perfetto stile ottosettembrista - badogliano, da un editoriale pubblicato su “ La Repubblica “ del Prof. Caracciolo, è arrivata una prima clamorosa e sconvolgente ammissione.

L’attacco alla Repubblica Federale di Serbia fù costruito su un inesistente “ casus belli “ con la complicità dei Palazzi del Potere dell’ Italietta utilizzando una martellante campagna di stampa sui maggiori quotidiani nazionali oltre che sui telegiornali di Rai e Mediaset.

Una farsa finalizzata ad accreditare, per autentica verità, una colossale menzogna: il ritrovamento di centinaia di “ fosse comuni “ strapiene di cadaveri di profughi di etnia albanese giustiziati con un colpo alla nuca o passati sbrigativamente per le armi dalle forze paramilitari serbe per ordine di Milosevic nei mesi che precedettero l’attacco della NATO del Marzo 1999.

Per ottenere la pubblica esacrazione fu allestita la spettacolarizzazione del “ massacro “. Si approntò uno scenario corredato di corrispondenze e di filmati che accreditavano anche giganteschi esodi di massa di profughi “ albanesi “ verso la salvezza.

Una salvezza che avrebbero presuntamente poi trovato nei campi allestiti ai confini del Kosovo dalle ONG delle Potenze Occidentali e dall’ UNHCR con il contributo della misteriosissima e sulfurea Laura Boldrini, ex Rai, portavoce a Roma dell’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite.
Un soggetto ammanigliato con la Commissione Europea e con tutti i Ministri degli Esteri e degli Interni del Bel Paese che ha condiviso, spalla a spalla, nel W.F.C un lungo percorso con l’ “ ambasciatore “ Staffan De Mistura, Direttore dei Servizi di Informazione dell’ ONU, in tutte le “ aree a rischio “ dei Balcani, del Medio-Oriente e del Centro Asia per lasciare da parte le recentissime e ultrasegrete “ mission “ in Somalia, Ciad e Darfur.
Insomma gente alla Scott Rider, poi riciclato come “ opinion maker “ di Fox News.

Personaggi che appaiono e scompaiono, sempre circondati da imponenti misure di sicurezza, che usano per i loro spostamenti continentali executive jets , con piani di volo segretati, meritevoli di grande attenzione.
Sarà una riuscitissima demonizzazione del “ nemico “ un piano che farà da apripista per la successiva partecipazione dell’ Italia e dell’ Europa ad altre “ guerre permanenti “ scatenate da USA ed Alleati in Afghanistan nel 2001 e in Iraq nel 2003 evocando, questa volta, la variante dello spettro del terrorismo jiahdista di Ben Laden e a ruota l’esistenza negli arsenali di Saddam Hussein di componenti chimici e nucleari per la costruzione di armi di distruzione di massa.

Il parziale accreditato fino ad oggi all’ Amministrazione Usa ed ai suoi Alleati è di circa 1.354.000 morti ammazzati e 6.500.000 di profughi condannati da un esodo biblico, alla dispersione tra Iran, Pakistan, Turkmenistan, Tagikistan, Nord Iraq , Giordania e Siria, attendati nel deserto o esposti al gelo delle montagne.
Tutti ricorderanno il generale Colin Powell spedito da Bush, con un dossier fabbricato dalla CIA al Palazzo di Vetro a illustrare al mondo le “ prove inconfutabili “ della minaccia rappresentata da Baghdad.
Abbiamo dovuto aspettare Domenica 24 Febbraio 2008 per sapere in un editoriale sul giornalone della FINEGIL che in Kosovo non c’era stato come ci era stato detto fino ad oggi, un “ programmato ed attuato assassinio su larga scala ordito dalla Serbia “. Non c’era stata nessuna sanguinosa “ pulizia etnica “.

Era tutto semplicemente inventato ( capito? inventato di sana pianta ) per preparare l’opinione pubblica del Bel Paese ad assorbire gli effetti psicologici dei bombardamenti della NATO su Pogdorica, Pristina e Belgrado e permettere all’ex Presidente del Consiglio Massimo D’Alema di incassare, senza contraccolpi né scosse, la patente di lacchè della Albright e di Clinton.

Dagli “ uomini “ di quell’ esecutivo partirà il processo di trasformazione del PDS nei DS. Il passo successivo arriverà traghettando la “ cosa rosa “ ultima arrivata in quel PD che vedrà Walter Weltroni come “ nuovo leader “ a ridosso della liquidazione del Governo Prodi.
Di vero, dal 1999 al 2007, in Kosovo ci sono stati, a ben vedere, solo i 250.000 residenti con passaporto di Belgrado che con le lacrime agli occhi si lasciavano dietro le tombe dei propri cari, le terre e le proprietà, terrorizzati dalle bande criminali dell’ UCK che assaltavano a colpi di pietre e bombe molotov i convogli delle loro auto in fuga da Pristina tra la glaciale indifferenza della Kfor finalizzata per ordini superiori a dare attuazione al piano euro-atlatico di “ albanizzazione “ forzata della Provincia Serba. I residenti che abbandoneranno la capitale del Kosovo saranno 41.000.

Abbiamo usato la Iugoslavia come barriera antisovietica – ha affermato il Direttore di Limes – per tutti gli anni della guerra fredda, scaduta la quale abbiamo finito per bombardarla senza avere il coraggio di ammetterlo, giustificandoci dietro un genocidio, per fortuna inesistente “.
A sud dell’ Ibar a un tiro di sputo da Mitrovica il Ministro della Difesa Parisi d’intesa con quello degli Esteri Massimo D’Alema ha fatto spostare 560 Alpini della Brigata Julia per contenere le pressioni della Serbia. Il Capo della Farnesina, a camere sciolte e in disbrigo di affari correnti, ha inviato in aggiunta in zona di operazioni altri 800 italianissimi scarponi con EULEX. Una missione, è bene ridabirlo, totalmente illegale, che sta contravvenendo alle norme del diritto internazionale.
Li comanda come Capo Missione dell’ Europa l’olandese, di lungo corso, Pieter Feith. Un nome che esce dall’ inferno dell’Aja, fino ad 1 anno fa, funzionario di alto livello della NATO in Kosovo.
Ecco cosa riporta “ Diario di Crisi “ nella pubblicazione ufficiale del Comando Generale di Bruxelles : “ nei successivi 4 mesi Feith e un piccolo gruppo di funzionari dell’ Organizzazione Atlantica hanno intrapreso numerose missioni nell’ area su richiesta del Segretario Generale De Sheffer “.

Per come sta andando, per furbizie e gli espedienti adottati, la Repubblica Clown di Prodi o di Berlusconi, ne uscirà con le ossa rotte.