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Napoli arranca

di redazionale - 06/03/2008

la conferenza stampa di De Gennaro | Foto Ansa
Gianni De Gennaro
A causa delle difficoltà di conferimento negli impianti di Cdr, nel capoluogo restano a terra circa 4.000 tonnellate. L'assessore all'Ambiente del Comune ha espresso preoccupazione per la situazione igienico-sanitaria dopo quest'ultima coda dell'inverno
Sul fronte dell'emergenza rifiuti in Campania ieri è stata un'altra giornata nera. A Napoli, a causa delle difficoltà di conferimento negli impianti di Cdr, restano a terra circa 4.000 tonnellate. Non va meglio in alcuni Comuni delle province di Napoli e di Caserta, mentre la Pasqua è sempre più vicina. L'assessore all'Ambiente del Comune di Napoli, Rino Nasti, ha espresso la preoccupazione che la situazione igienico-sanitaria possa peggiorare non appena sarà trascorsa quest'ultima coda dell'inverno e bisognerà fare i conti con il naturale aumento delle temperature.

A causa dell'emergenza, da domenica prossima chiude il ristorante Caruso del Grand Hotel Vesuvio sul lungomare di Napoli: nel locale, sulla terrazza con vista sul mare ed ora anche sulla spazzatura, hanno pranzato, tra gli altri, durante il G8, l'allora presidente degli Usa Bill Clinton e Silvio Berlusconi.

Dal commissariato di governo per l'emergenza assicurano che tutti gli ex impianti di Cdr, tranne quello di Pianodardine, hanno funzionato regolarmente, ma per portare velocemente i sacchetti dalle strade bisognerebbe autorizzare dei conferimenti straordinari. Farlo, però, significherebbe tenere aperti per più ore al giorno gli impianti di Cdr ma anche avere a disposizione ampie discariche di servizio dove sversare gli scarti della lavorazione (come frazione organica e sovvalli) e siti di stoccaggio dove abbancare le ecoballe.

Nella giornata di sabato, a meno di ulteriori proroghe, chiuderà il sito di stoccaggio delle ecoballe di Taverna del Re, a Giugliano, riaperto la scorsa settimana dal commissario di governo Gianni De Gennaro, dove finora sono state stoccate due milioni di ecoballe. Una riapertura decisa nell'attesa dell'allestimento di siti alternativi o di intensificare le operazioni di trasferimento all'estero.

Intanto i Comuni della Campania stanno provvedendo alla redazione dei piani per la raccolta differenziata, così come previsto dall'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri. Al momento, su 531 Comuni, 236 amministrazioni comunali hanno approvato piani conformi alla regionale. Il termine ultimo per l'approvazione del piano è l'11 marzo: poi scatterà la nomina dei commissari ad acta.