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Mercati della Terra. Filiera corta, economia locale, stagionalità

di Luca Bernardini - 07/03/2008

Frutta e verdura che hanno meno sapore della pellicola che li avvolge; formaggi, carne, olio che non si sa da dove vengono e come sono stati lavorati; consumatori che vagano desolatamente con il carrello tra anonime corsie di scaffali. A questo ci ha costretto la grande distribuzione organizzata.

La risposta di Slow Food a questa situazione è il Mercato della Terra.
Il nuovo, ambizioso progetto viene presentato oggi fino a domenica a Montevarchi (Ar). La tre giorni è coordinata da Slow Food Italia, Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e Slow Food Toscana con il sostegno di Regione Toscana, Arsia, Provincia di Arezzo e Comune di Montevarchi.

Filiera corta, economia locale, stagionalità sono le parole d’ordine dei Mercati della Terra; ma hanno eguale dignità di cittadinanza anche biodiversità, educazione, sostenibilità, naturalità, qualità e socialità. In un Mercato della Terra i consumatori, da individui consapevoli e curiosi, hanno la possibilità di conoscere i produttori e farsi raccontare la storia loro e dei loro prodotti. Non solo comprano, sono parte del meccanismo. Inoltre, i produttori stessi sono chiamati a partecipare alla gestione di questi mercati, garantendo prezzi trasparenti e alimenti locali, stagionali, ottenuti con metodi naturali e sostenibili.
Ma soprattutto al Mercato della Terra si tagliano i costi dele intermediazioni, i maggior responsabili dell’alto prezzo degli alimenti.
Le prime esperienze sono partite in Mali e Libano nel 2007, mentre in Italia si prevede di avviarne almeno 20 nei prossimi 12 mesi. Il progetto ha mosso i primi passi dall’analisi dei mercati contadini già presenti in vari Paesi del mondo: i farmer’s market canadesi, americani, inglesi, i mercatini bio in Italia…

All’incontro di Montevarchi partecipano amministratori pubblici, responsabili Slow Food regionali, tecnici e rappresentanti dei Mercati della Terra provenienti da Mali, Libano, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Perù, Bulgaria, Romania e Messico. In quest’occasione, inoltre, Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, Slow Food Italia e Comune di Montevarchi firmano il protocollo d’intesa per l’avvio del Mercato della Terra di Montevarchi.