Alla luce di un nuovo studio indipendente dell’organizzazione per la conservazione del WWF, è consigliabile bere la cosiddetta “acqua del rubinetto”, che è spesso buona come quella in bottiglia, a beneficio dell’ambiente e del proprio portafogli.

Secondo lo studio, “Acqua in bottiglia: capire un fenomeno sociale“, commissionato dal WWF, l’acqua in bottiglia in molte nazioni può essere né più sicura né più salutare di quella del rubinetto, mentre il suo costo di vendita è fino a mille volte superiore.
Eppure, quella dell’acqua è l’industria di bevande più in espansione del mondo e ne è stimata un’ulteriore crescita, del valore di 22 miliardi di dollari all’anno.

Lo studio rivela che il mercato dell’acqua in bottiglia è in parte incentivato dalla preoccupazione riguardo alla qualità delle acque di falda e soprattutto dal marketing di molte marche che la ritraggono come prelevata direttamente alla sorgente e quindi più sana di quella del rubinetto.
Sta di fatto che alcune acque in bottiglia differiscono da quella di rubinetto per il fatto che sono distribuite in bottiglia piuttosto che attraverso condutture. Ci sono infatti più standard regolatori che tengono sotto controllo l’acqua di rubinetto in Europa e negli Stati Uniti di quante ce ne siano per l’industria dell’acqua in bottiglia.

“Il nostro atteggiamento nei confronti dell’acqua di rubinetto è stato forgiato dall’inquinamento che sta soffocando fiumi e torrenti, i quali dovrebbero essere delle vene di vita”, sostiene Richard Holland, direttore della campagna “Living Waters” (Acque Viventi) del WWF. “Dobbiamo proteggere e mantenere accuratamente protette queste acque alla fonte, e non solo durante le operazioni di trattamento, in modo da poter tranquillamente berle dal nostro rubinetto”.

Lo studio rende noto che mentre l’acqua in bottiglia può avere il vantaggio di essere generalmente più sicura in aree in cui quella di falda può essere stata contaminata, bollire o filtrare l’acqua locale la rende sicura ad un costo di gran lunga inferiore per le persone meno abbienti.

Ad ogni modo, secondo la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), in termini di valori nutrizionali, l’acqua in bottiglia non è meglio di quella del rubinetto. Può contenere piccole quantità di minerali, ma vale lo stesso per l’acqua di molti fornitori pubblici e municipali.

Alcuni “consumatori” preferiscono l’acqua in bottiglia per il suo sapore. Il WWF sostiene che le compagnie che la vendono hanno un’importante responsabilità nell’assicurare che producono in quantità consistenti acqua che non è solo sicura, ma anche piacevole da bere.

Questo studio ha rivelato che ogni anno vengono utilizzate un milione e mezzo di tonnellate di plastica per imbottigliare acqua. Svariate sostanze chimiche tossiche sono poi rilasciate nell’ambiente durante la produzione e lo smaltimento delle bottiglie.
Inoltre, un quarto degli 89 milioni di litri di acqua imbottigliata ogni anno sono consumati al di fuori dal loro paese di origine. Le emissioni di gas serra e diossido di carbonio, causate dal trasporto all’interno delle e fra le diverse nazioni, contribuisce al problema globale dei cambiamenti climatici.

“L’acqua in bottiglia non è nel lungo termine una soluzione sostenibile per assicurare l’accesso ad acqua pulita e sicura”, ha affermato Richard Holland. “L’acqua potabile è un diritto di base. Proteggere i nostri fiumi, torrenti e falde ci aiuterà ad assicurare che l’acqua del nostro rubinetto rimanga un servizio che distribuisce acqua potabile di qualità, per tutti ed a prezzi onesti ed accessibili”.

(Fonte: Science Africa)

vedi anche: IL PIANETA IN BOTTIGLIA