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Tre rivoluzioni per il Pianeta

di redazionale - 11/03/2008

Mario Ccapanna
Mario Capanna
«I 2.500 scienziati che hanno redatto l'ultimo rapporto Onu sugli sconvolgimenti climatici ci avvisano che ci stiamo avvicinando a un punto di non ritorno. È il tempo della rivoluzione delle coscienze, dell'economia e della politica». Le parole di Mario Capanna alla presentazione de suo libro "Il Sessantotto al futuro"
A quarant'anni dal '68, qual è il bilancio che si può trarre, visto che «i poteri hanno spinto in direzione contraria a quella indicata» dal movimento della contestazione? La risposta arriva dalla scienza, e «la strada da seguire è quella indicata dagli scienziati Onu che ci avvisano che stiamo arrivando a un punto di non ritorno circa gli sconvolgimenti climatici».

Né è convinto Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti genetici, che oggi ha presentato il suo libro "Il Sessantotto al futuro". «I 2.500 scienziati che hanno redatto l'ultimo rapporto Onu sugli sconvolgimenti climatici - ha detto - ci avvisano che ci stiamo avvicinando a un punto di non ritorno, che nel giro di dieci anni potrebbe renderci impossibile evitare danni irreparabili all'abitabilità della Terra». La strada da seguire è dunque quella indicata dagli scienziati.

«Non è più tempo delle mezze misure - continua Capanna - è il tempo della rivoluzione delle coscienze, della rivoluzione dell'economia, della rivoluzione della politica. Vi risulta però che in campagna elettorale qualcuno ponga queste questioni?». Se non si ragiona su questi temi, conclude Capanna, «alla politica rimane soltanto il ruolo di e-seguire, cioè di venire dopo. Le decisioni infatti vengono prese dalle concentrazioni di potere ecomico-finanziarie, e l'informazione diventa propaganda».