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La supercazzola

di a.m. - 15/03/2008

Non sanno più cosa inventarsi. L'organo ufficiale del Partito (Anti) Democratico di Walter Nutella Veltroni, La Repubblica, questa settimana ha estratto dal cilindro la "questione Ciarrapico".
Giuseppe Ciarrapico, ex "re delle acque minerali" (è stato, ironia della sorte per un "fascista", presidente delle terme di Fiuggi), oggi a capo di un piccolo impero editoriale composto da una miriade di testate locali nel Centro-Sud, è candidato nelle liste del PdL di Silvio Mediaset Berlusconi. "Scandalo!" urlano i repubblichini di centrosinistra.
Il Ciarra è stato andreottiano di ferro (rivale dell'altro fascio-democristiano laziale, Sbardella), arrestato per finanziamento illecito al Psdi (!) e per bancarotta fraudolenta, condannato con sentenza definitiva nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi (senza mai pagare i danni cambiando continuamente residenza). Insomma, un vecchio arnese dei melmosi Anni Ottanta.
Ma ora nel centrosinistra si stracciano le vesti perchè è "fascista". Come se nel 2008 lo scontro politico dovesse ancora svolgersi fra fascisti e comunisti, come nel 1945.
La campagna elettorale procede morbida e all'acqua di rose. Niente attacchi all'interno dell'affiatata coppia Veltrusconi (tranne qualcosina, giusto per non sembrare in perenne amorosa copula). Serviva un facile bersaglio minore con cui agitare un po' le acque. Il grosso grasso caso di Ciarrapico era l'ideale.
Sono le supercazzole del nostro sistema politico-mediatico. Non facciamoci abbindolare. (a.m.)