Dalla parte del Tibet (incontro pubblico)
di redazionale - 26/03/2008
R I M I N I
GIOVEDI 27 IN PIAZZA CAVOUR ALLE ORE 19
STOP ALLA CAMPAGNA ELETTORALE E MANIFESTAZIONE
DI SOSTEGNO AL POPOLO TIBETANO
ADERISCONO TUTTI I PARTITI, ASSOCIAZIONE ITALIA TIBET, COMUNITA' TIBETANA IN ITALIA.
INTERVERRANNO :
THUBTEN TSERING : PRESIDENTE COM. TIB. IN ITALIA,
CLAUDIO CARDELLI : VICE PRESIDENTE ITALIA TIBET-
SEGUIRA' ULTERIORE COMUNICATO CON NUOVE ADESIONI
COMUNICATO STAMPA
Pizzolante: “In piazza per il Tibet, Giovedì 27 nella Vecchia Pescheria alle 19”
Ho concordato con Elisa Marchioni la sospensione di ogni iniziativa elettorale per Giovedì 27 Marzo, per il raccoglimento dei riminesi dalle Ore 19, nella Vecchia Pescheria di P.zza Cavour, a favore del popolo tibetano.
Ringrazio i tanti che hanno aderito al mio appello, ad incominciare dalla candidata del PD, i tanti consiglieri comunali e provinciali, la Confcommercio (che da martedì affiggerà nelle vetrine dei negozi del centro un messaggio di solidarietà al popolo tibetano), la Confartigianato, la UIL, l’Associazione Italia-Tibet, i tanti cittadini che in diverse forme hanno voluto aderire. Siamo in attesa del pronunciamento di quanti vorranno unirsi a noi e contribuire ad una iniziativa non di parte, di cui Rimini deve sentirsi orgogliosa.
La veglia di solidarietà sarà un iniziativa tanto semplice quanto significativa, ci saranno soltanto bandiere del Tibet e foulard arancioni. Alcuni ragazzi, giovani studenti, leggeranno l’appello del Papa per la Pace in Tibet.
Mi preme, inoltre, sottolineare che l’iniziativa è aperta a tutti coloro che hanno a cuore la libertà.
La possibilità per i tibetani di professare la propria cultura e la propria identità, è una speranza anche per la libertà dei cinesi. Dalla schiavitù nella quale sono stati costretti da un regime che, unendo comunismo e liberismo estremo, fa convergere ogni cosa su una linea retta di un falso progresso, dove tutto si normalizza, si standardizza, portando via (nel caso dei tibetani anche con la violenza) differenze, identità, culture. Non solo, è una speranza per tutti gli immigrati che da noi lavorano onestamente e che sono fuggiti dall’oppressione dei propri paesi.
Il Tibet è vicino!