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Tutta l'acqua che manca

di Gabriele Bindi - 26/03/2008

 
 
 
Un miliardo di persone nel mondo senza acqua potabile. E in Italia, tra sprechi e reti colabrodo, il fabbisogno è superiore alla disponibilità

In Italia, secondo le stime della Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, la disponibilità di acqua non copre totalmente i fabbisogni.

Le esigenze di acqua del nostro Paese sono infatti di circa 54,3 miliardi di metri cubi l'anno e le risorse utilizzabili vengono stimate in 53 miliardi di metri cubi, di cui 40 miliardi di metri cubi per la risorsa superficiale e 13 miliardi di metri cubi per quella sotterranea.
Nella stessa relazione si parla di reti 'colabrodo', che perdono il 40% dell'acqua trasportata. In particolare, la Giornata mondiale dell'Acqua nel 2008 punta i riflettori sulla mancanza di accesso ai servizi igienici a livello globale. ''Semplici interventi possono ridurre di un terzo il rischio di contrarre malattie come la dissenteria'' ha affermato Margaret Chan, direttore dell'Oms. ''Scarsi servizi igienici - si legge nel messaggio del segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon - combinati con l'assenza di acqua potabile sicura e igiene inadeguata contribuiscono alle terribili perdite di vite umane''.

Nel 2008 oltre un miliardo di persone non può accedere ad acqua potabile e sicura, mentre il 40% della popolazione mondiale, circa 2,6 miliardi di persone, non ha ancora accesso a servizi igienici di qualità e sono esposti a gravi rischi sanitari, specie in Africa e Asia. In particolare, oltre il 20% degli abitanti in 30 Paesi del mondo deve fronteggiare problemi di carenza di acqua, una percentuale che entro il 2025 diventerà del 30% in 50 Paesi. Queste sono le cifre ricordate in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua che si è celebrata sabato 22 marzo. I

Il punto è che sulla risorsa idrica ci saranno sempre maggiori pressioni in futuro, specie da India e Cina, se adotteranno una dieta simile a quella occidentale. Si calcola che per ogni kg di carne di manzo si utilizzano 15mila litri di acqua, dieci volte di piu' rispetto ad 1 kg di grano. E le stime dicono che entro il 2030 la richiesta di acqua per la produzione di cibo raddoppiera'. Andranno contati poi i consumi di acqua per la produzione di energia: gia' oggi gli Usa consumano 500 miliardi di litri di acqua al giorno per le proprie centrali elettriche.

Ecco invece un piccolo quadro sulla situazione acqua in Italia:

il consumo d'acqua nelle abitazioni e nelle città, spiega il Dossier Acque Wwf del 2007, incide soltanto per il 10% sul totale. In Italia all'agricoltura viene attribuito un 46% dei consumi, alle industrie manifatturiere il 17%, alla produzione idroelettrica il 19% e per le forniture pubbliche il 18%. L'innevamento artificiale toglie 90 milioni di metri cubi d'acqua l'anno

Ecco la situazione degli sprechi:


in alcuni Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), riferisce il dossier Wwf, le perdite sono superiori al 55% (una perdita fisiologica e' intorno ai 7-15%), con il caso limite dell'ATO di Avezzano in Abruzzo dove le perdite ufficiali sono pari al 77% dell'acqua immessa nelle reti. Secondo il rapporto di Legambiente 'Ecosistema urbano 2007' il 90% dei comuni consuma tra i 100 e i 250 litri per abitante al giorno, mentre cinque citta' consumano oltre 300 litri. Milano, con un consumo per abitante di circa 395 litri di acqua al giorno per abitante, registra il valore piu' alto d'Italia; a seguire troviamo Lecce (354 litri), Ragusa (335 litri), Frosinone (312 litri) e Padova (308 litri).