Monsanto, l'agente arancio e le guerre americane
di Raoul Marc Jennar - 17/01/2006
Fonte: Comedonchisciotte
Le necrotecnologie non sono una novità in casa Monsanto. Con altre sei ditte americane questa azienda ha fabbricato una delle più temibili armi chimiche: l’agente arancio.
VITE DISTRUTTE
Liên, Hông e Nga. Tre vietnamiti che non pronunceranno mai il proprio nome. Così come i loro fratelli, Hung e Manh. Sono nati tutti e cinque tra il 1971 e il 1985. Tutti e cinque sono sordo-muti congeniti e affetti da disturbi mentali. Long, la loro madre, e But, loro padre, erano dei soldati durante la guerra. Lei disinnescava mine. Lui faceva parte di una unità regolare. Entrambi sono stati esposti agli erbicidi cosparsi dall’aviazione americana.
Il 30 % dei neonati all’ospedale Tu Du della città di Ho Chi Minh, dopo il 1988, soffriva di malformazioni: braccia o gambe atrofizzati o deformi, palato scomposto, spina bifida, bambini trisomici. Nel 1988, 17 anni dopo la fine delle emissioni dei defolianti, le sostanze tossiche si ritrovano ormai nella frutta e nei legumi coltivati nei terreni impregnati dalla diossina prodotta dalla Monsanto.
Una seconda generazione nata dopo la guerra è vittima delle armi chimiche utilizzate dagli americani. “ non nascono dei bambini, ma dei mostri” è il commento indignato del Dott. Le Diem Huong dopo aver fatto nascere un bambino i cui organi genitali si sono sviluppati sul viso.
Il capitano Tom Nesbitt pilotava uno degli elicotteri Bell Huey della 114ma Compagnia d’Assalto con base a Vinh Long, nel delta del Mekong. All’inizio del 1971, partì per una missione che consisteva nel cospargere un defoliante sulla foresta di U Minh. Ad ogni passaggio, quando l’apparecchio tornava indietro, centinaia di minuscole goccioline penetravano all’interno dell’abitacolo. Nesbitt, così come il suo equipaggio, non portava alcuna protezione particolare. Vent’anni più tardi, comincia a soffrire di turbe psichiche e fisiche. Il suo medico gli sconsiglia fortemente di avere dei bambini, poiché questi potrebbero avere dei gravi handicap. Molti soldati, esposti come lui, hanno sofferto anche di più. Molti sono morti, dalla fine della guerra.
AGENTE ARANCIO
Durante la seconda guerra mondiale, quando le forze americane faticano a respingere l’armata giapponese, viene avanzata l’idea di affamare il Giappone distruggendo i raccolti di riso con un potente erbicida. Il governo finanzia le ricerche. Queste confluiscono su una combinazione di due erbicidi: il 2,4-D e il 2,4,5-T. questa combianzione passerà alla storia con il nome di agente arancio. Durante la produzione del secondo erbicida, che entra per il 48,75 % nella composizione di questo defoliante, compare un prodotto derivato: il TCCD, meglio conosciuto come diossina. Secondo i produttori, questa “imputità” non può essere eliminata. Più è alto il tasso del 2,4,5-T nella composizione del defoliante, maggiore è il tasso di diossina.
L’agente arancio viene testato su un atollo del Pacifico. La sua pericolosità è tale che il presidente Roosvelt decide di rinunciarvi e vieta all’esercito americano di servirsene. I suoi sucessori non hanno gli stessi scrupoli. Il presidente Eisenhower autorizza nel 1959 la messa a punto della tecnologia aereonautica che permetta l’utilizzo del defoliante.
A partire dagli anni sessanta, la Monsanto e altre sei ditte americane (Dow Chemicals, Diamond Shamrock Corporation, Hercules Inc, Uniroyal Inc, T-H Agricultuial & Nutrition Company e Thomson Chemical Corporation ) producono degli erbicidi contenenti TCDD benchè le ricerche mediche satbiliscano in modo inconfutabile il suo triplice carattere: provoca il cancro, causa delle malformazioni congenite sul feto, ed è causa di modificazioni genetiche.
DURANTE LA SECONDA GUERRA D’INDOCINA
Il 30 novembre 1961, il presidente John F. Kennedy da il via libera ad azioni aeree allo scopo di defogliare la foresta vietnamita. Qualche mese più tardi, firma l’ordine di utilizzare gli stessi sistemi per distruggere i raccolti agricoli. L’operazione “Ranch Hand” è iniziata. Il 12 gennaio 1962 un bimotore Hercules C-123 decolla per la prima missione della plù grande guerra chimica mai intrapresa nella storia dell’umanità.
Per la prima volta, la distruzione dell’ambiente diventa un’obbiettivo di guerra. Bisogna impedire che la foresta e la boscaglia possano nascondere l’avversario, i suoi nascondigli e le sue postazioni. Bisogna distruggere i raccolti che servono a nutrire delle popolazioni mal controllate e costringere gli abitanti dei villaggi a lasciare le campagne in cui si infiltra la guerriglia.
In 10 anni, l’aviazione americana ha scaricato 72 milioni di litri di erbicidi di cui 41.635.000 litri di agente arancio su una superficie totale, nei tre paesi interessati, di circa 2 milioni di ettari di foresta e risaie di cui il 34 % è stato trattato più di una volta e almeno il 12 % lo è stato a riprese. I territori interessati si estendono sui 16.000 Km della pista Ho Chi Minh in Laos et in Cambogia, sulla zona che si estende nel delta del Mékong fino alla penisola del Camu, al Vietnam del sud, sulle zone di confine tra Cambogia e Laos, sulla zona batezzata Rung Sat, che controlla tutte i fiumi che conducono a Saigon, e sulla zona smilitarizzata al sud del 17mo parallelo, frontiera tra i due Vietnam.
BILANCIO UMANO
Impossibile da quantificare con precisione. Decine di migliaia di abitanti dei villaggi sono stati esposti agli erbicidi. Migliaia di combattenti vietnamiti e americani anche.
In Vietnam, il tasso di diossina trovato negli adulti, ma anche nei bambini nati dopo la guerra è stranamente elevato nella regione sulla quale fu riversato l’agente arancio.
Mentre nel resto dell’Asia e del Sud-Est, la frequenza del coriocarcinoma – una varietà di tumore dell’utero – varia dall’1 al 2 per mille, nel Vietnam del Sud è del 6 per cento.
Dopo la guerra, migliaia di soldati americani, australiani, coreani e neo zelandesi in servizio in Vietnam sono stati e sono tuttora colpiti da malattie della pelle, da tumori, da varie forme della Sindrome di Hodgkins, dal cancro ai polmoni, alla laringe, alla trachea, alla prostata. Il tasso di bambini con malformazioni fisiche o mentali, nati da un genitore in servizio in Vietnam, è anormalmente elevato. I casi di morte improvvisa nei figli di soldati esposti all’agente arancio è quattro volte più frequente che negli altri lattanti. Il tasso di mortalità prematura è molyo più elevato nei veterani del Vietnam esposti ai desfolianti che negli altri combattenti.
Non c’è alcuna ragione di pensare che queste caratteristiche, individuate più facilmente nei paesi ricchi, non si ritrovino anche nei tre paesi indocinesi vittime dell’agente arancio.
Bilancio ecologico e agricolo effettivo dei soli erbicidi (ai quali va aggiunto i danni provocati dai bombardamenti, in particolare quelli al napalm):
Il 43 % delle zone coltivate sono state contaminate
Il 60 % delle piantagioni di heveas (alberi da Caoutchouc) sono stati distrutti
Il 44 % delle foreste sono state distrutte
Il 36 % delle foreste di mangrovie sono state distrutte e ci vorrà più di cento anni per ricostruirle
6.250 Km2 , nel Sud del Vietnam, restano inadatti alla coltura a 30 anni di distanza
In Cambogia, 150.00 ettari di foreste e di piantagioni di heveas sono stati distrutti
In Laos, 160.000 ettari si foreste sono stati distrutti
Inquinamento massiccio delle acque (nel 1995, un fiume del centro del Vietnam conteneva un tasso di diossina un miliardo di volte più alto di un fiume del Canada in una zona industriale) e dei terreni, che provocano un avvelenamento dell’intera catena alimentare.
Durante gli stessi anni sessanta, 75.700 litri di agente arancio sono stati riversati ugualmente nella zona smilitarizzata che circonda la frontiera tra le due Coree.
UNO DEI PIU’ GRANDI CRIMINI CONTRO L’UMANITA’
Durante la prima guerra mondiale erano stati impiegati una trentina di agenti chimici, come il gas utilizzato dalle truppe tedesche nell’aprile 1915 nella regione di Ypres (Belgio). I rischi che armi simili facevano correre ai soldati dei due schieramenti e alle popolazioni civili spinse i governi ad adottare quello che è diventato il “Protocollo di Ginevra del 1925”.
Esso vieta l’impiego di sostanze solide, liquide o gassose sospettate di avere un effetto tossico su piante, animali ed esseri umani. Il Protocollo proibisce inoltre l’uso come arma di guerra di qualsiasi sostanza i cui effetti non siano conosciuti. L’erbicida usato per scopi militari fa parte della categoria di armi chimiche.
Il protocollo del 1925 costituisce il diritto internazionale in vigore per quel che riguarda le armi chimiche nel momento in cui comincia l’intervento americano in Vietnam. Autorizzando l’uso dell’agente arancio per distruggere le foreste e le risaie, il presidente degli Stati Uniti lo ha deliberatamente violato.
L’agente arancio, come tutti gli altri defolianti contenenti TCDD, provoca delle malformazioni fisiche e/o mentali nei neonati e, nell’adulto, delle disfunzioni fisiche e/o mentali che possono portare alla morte. E’ un’arma chimica estremamente nociva.
Per aver prodotto un erbicida a forte tenore di diossina e per averlo usato massicciamente come arma chimica, sette aziende americane – tra cui la Monsanto – e il governo degli Stati Uniti condividono la responsabilità di uno dei più grandi crimini contro l’umanità. Un crimine che produce i suoi effetti ancora oggi. Un crimine rimasto impunito.
Raoul Marc JENNAR
ricercatore URFIG/Fondation Copernic
Fonte: http://www.mondialisation.ca/
LinK: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=viewArticle&code=MAR20051201&articleId=1379
1.12.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALICE
Fonti:
Cecil B. Currey, Residual Dioxin in Viet Nam, Charlottesville, University of Virginia, The Sixties Project, 1992.
Croix Rouge du Vietnam - Fonds des victimes de l’agent orange, Hanoi, 1999.
Hutchinson Encyclopedia, Chemical Warfare, Washington DC, Helicon Publishing, 1999.
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Pepall Jennifer, Comment reboiser le Vietnam?, Québec, CRDI Explore, Centre de Recherches pour le Développement International, 1995.
Solomon Kane & Franck Altobelli, Les nouvelles générations sacrifiées de la guerre américaine au Vietnam, Bruxelles, De Morgen, 27 novembre 1998.
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William A. Buckingham Jr, Ph.D., Operation Ranch Hand. Herbicides in Southeast Asia, 1961-1971. Washington DC, US Government Printing Office, 1982. Contenuto in Nourrir le monde ou l’agrobusiness. Enquête sur Monsanto, di Isabelle Delforge. Pubblicato a Bruxelles par Les Magasins du Monde Oxfam et Oxfam-Solidarité, à Poitiers par Orcades et à Lausanne par la Déclaration de Berne, mai 2000, 110 pages.