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Napoli, la città misteriosa

di Silvia G. Sequi - 03/04/2008

 

Napoli, la città misteriosa



La mitologia del Mediterraneo è densa di leggende sulle sirene, esseri fantastici metà pesce e metà donna che con il loro canto mortale incantavano i naviganti, ovvero rendevano più dolce il momento del trapasso.
Parthenope era il nome della sirena cui deve il nome la città e il golfo dell’antica città omonima, diventata poi Neapolis, la città nuova, in seguito alla sua romanizzazione.
“Napoli, città velata”, opera prima di Maurizio Ponticello, parte proprio dal mito della Sirena per poi inoltrarsi nelle leggende e nei segreti di Napoli, e condurre il lettore all’interno di un suggestivo labirinto, attraverso una forma narrativa “spiraliforme, che cioè oscilla di continuo da un tempo storico ad uno mitico”, come la definisce l’autore. L’intento di Ponticello, infatti, è quello di “tracciare un percorso, indagando, e a volte sfatando, luoghi comuni e dare indicazioni per un nuovo approccio ai misteri che ancora oggi coesistono, con e nella città”.
Partendo dal mito della fondazione di Parthenope, il Nostro si insinua nella mitologia nordica, orientale e dell’India vedica, per approdare alla festività del Pede Rotto (gli antichi culti di Piedigrotta ove l’autore non scorge affatto Priapo, “il dio fallico della città omonima”), passando per le leggende medioevali di Virgilio Mago, il Poeta latino nato a Mantova e adottato da Napoli, anello di congiunzione e secondo patrono della città, dopo San Gennaro.
I simboli onnipresenti nell’opera di Ponticello sono due, come racconta lo stesso autore: “Le Sirene, come divinità alata e non terrena e l’uovo. L’uovo, che lega Napoli a Virgilio e dal quale anche la Sirena viene fuori, come lo stesso Pulcinella, il personaggio della napoletanità per antonomasia”.
Maurizio Ponticello, classe 1961, imprenditore e giornalista, riesce a “resettare” e a reinterpretare tutto ciò che finora è stato scritto e detto sui Misteri, e lo fa scoprendo i veli che per millenni hanno coperto la città più nascosta, con una chiave di lettura offerta dai più stimati autori del XX secolo, da Guénon ad Evola, da Kerény a Zolla, passando per Steiner.
Non vi è alcuna vis polemica nell’opera di Ponticello, l’autore semplicemente segue un ragionamento basato direttamente sulle fonti originarie, e realizza una colta mistura di varie discipline: etimologia, antropologia, storia delle religioni comparate ed ermetismo.
Ponticello, che definisce il suo libro l’altra faccia di “Gomorra” (il best-seller di Roberto Saviano sulla camorra partenopea), coglie il senso e il significato profondi del secretum e del simbolo della città di Napoli, una città sacra e magica che si ritrova oggigiorno sporca e sporcata dall’inciviltà dell’uomo, diventando un luogo di perdizione: il libro prova a conferirle positività, ottimismo.
Davvero necessari.


napoli, la città velata
luoghi e simboli
dei misteri, degli dèi,
dei miti, dei riti,
delle feste.
maurizio ponticello
Edizioni Controcorrente
Euro 30,00