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Iraq: accordo segreto col governo, occupazione USA senza limiti di tempo

di redazionale - 08/04/2008

Fonte: agi

 



L'Iraq torna al centro della scena politica statunitense. Nel giorno dell'audizione al Senato del generale David Petraeus, che proporra' "una pausa" nel ritiro dei rinforzi inviati lo scorso anno in Iraq, giunge la notizia che Baghdad e Washington si apprestano a sottoscrivere un accordo segreto per autorizzare le truppe statunitensi a operare nel Paese "senza limiti di tempo". E' quanto scrive in prima pagina il britannico Guardian citando una "bozza di accordo" tra il governo iracheno e l'Amministrazione Bush, datata "7 marzo". Il documento autorizza gli Usa "a condurre operazioni militari in Iraq e arrestare soggetti quando necessario per imperative ragioni di sicurezza". L'accordo punta a sostituire il mandato delle Nazioni Unite, in scadenza a fine anno, che autorizza la presenza delle truppe Usa. La notizia inevitabilmente influenzera' l'audizione di Petraeus e dell'ambasciatore a Baghdad Ryan Crocker. I due, a sette mesi dalla precedente audizione, saranno ascoltati nel pomeriggio dalle commissioni Forze armate e Esteri del Senato. Tra gli altri senatori ci saranno i tre i candidati alla presidenza, sia il repubblicano John McCain che i duellanti democratici Barack Obama e Hillary Clinton. Ognuno di loro pronto a incalzare il generale per trovare dalle sue parole argomenti a sostegno delle rispettive strategie sull'Iraq. Sia il repubblicano, che appoggia l'impopolare strategia del 'surge' (l'invio dei 30.000 soldati di rinforzo) ed e' convinto dell'inevitabilita' di una presenza Usa a lungo termine, anche se con compiti sempre meno di prima linea. Sia i due democratici a favore di una exit strategy accelerata, anche se con cadenze diverse: Obama a favore di un ritiro completo in sedici mesi mentre l'ex first lady ha annunciato che gia' 60 giorni dopo l'eventuale insediamento alla Casa Bianca riunira' i vertici militari per riportare a casa i soldati prima possibile. Petraeus, secondo alcune anticipazioni, chiedera' al Congresso di "avere ancora pazienza" perche' i rinforzi sono stati efficaci ma per impedire che la situazione degeneri di nuovo le truppe dovranno restare al livello attuale (circa 158.000 soldati) almeno sino all fine dell'anno. In sintesi non sara' possibile rispettare la tabella di marcia annunciata a dicembre da Bush che prevedeva il ritiro di cinque battaglioni (20.000 uomini) entro il prossimo luglio. L'idea di una "pausa" e' stata bocciata stamane dal New York Times che in un editoriale non firmato si chiede polemicamente rivolto a Petraeus: "Piu' tempo per la solita solfa?". ( AGI) - Londra, 8 apr. -