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Fratellini di Gravina: qualcuno pagherà?

di Manuel Zanarini - 11/04/2008

 

 

La tristissima vicenda dei due fratellini prima scomparsi poi rinvenuti morti a Gravina è arci-nota a tutti e non vale la pena raccontarla nuovamente.

Ma aldilà del dolore vorrei fare una considerazione che si può allargare a moltissimi altri casi di cronaca.

Per mesi il padre è stato in carcere con l’accusa infamante di essere l’omicida dei propri figli e di non voler rivelare dove avesse nascosto i cadaveri. L’arroganza della Magistratura non voleva fermarsi neppure davanti all’evidenza del ritrovamento dei corpi, trattenendolo in cella ancora per qualche giorno.

Ora mi chiedo, è tollerabile tutto questo in democrazia? Io dico di no!

Oggi come oggi siamo tutti in “libertà condizionata”, basta che un poliziotto o un magistrato si convinca della nostra colpevolezza e senza alcuna prova ci possiamo ritrovare dall’oggi al domani sbattuti in carcere e trattati come mostri da tutti i mass media.

Vi ricorderete che arrivarono in Puglia i RIS, i migliori specialisti nazionali, magistrati indagarono, vennero spedite unità investigative in giro per l’Europa,ecc. Nonostante questi sforzi, i corpi non furono mai trovati e il padre venne sbattuto in galera.

Alla fine si è venuto a sapere che i bimbi avevano trovato la morte a poche centinaia di metri da dove erano stati visti l’ultima volta da vivi, che quel posto è normalmente frequentato dai ragazzini del paese e che è un edificio abbandonato pericolosissimo!

Come lo si è scoperto? Sono forse intervenute le truppe di C.S.I.? No, semplicemente un altro bimbo è caduto nello stesso buco ed un “normalissimo” soccorritore ha notato i due cadaveri!

Ma dico, stiamo scherzando? Vorrei sapere quanto guadagnano questi signori del RIS e delle Procure varie!

Ma com’è possibile che non si siano nemmeno degnati di andare a vedere? E’ mai possibile che la loro arroganza abbia impedito di dare credito ad un testimone oculare?

Nel frattempo che questi signori si beavano delle loro indagini, un uomo vedeva la sua vita andare a rotoli dietro le sbarre e con l’angoscia nel cuore di sapere di essere innocenti, oltre al dolore della scomparsa dei suoi figli. Ma cosa volete che interessi a poliziotti e magistrati, loro devono farsi belli per le telecamere, mica possono perdere tempo con queste sciocchezze!

Bisogna ricordare loro che il carcere preventivo non è un’arma per far confessare presunti colpevoli, ma va utilizzato solo in caso di :pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato (si veda l’Art 274 c.p.p.). Potrebbero, seriamente, spiegare in quale di queste tre fattispecie giuridiche rientrava il caso in questione? Per evitare la fuga bastava sorvegliarlo, Gravina non credo si New York; per l’inquinamento, l’unica cosa sarebbe stato cambiare il nascondiglio ai cadaveri, quindi vedi sopra; la reiterazione del crimine, mi pare semplicemente irrealistico!

Altra cosa sconcertante è l’incompetenza dei poliziotti! Non voglio entrare nel merito di tecniche investigative, ma se mi chiedete dove vanno a giocare solitamente i bambini del mio paese, non ci metto molto ad indicarvi i posti più frequentati e se sto cercando dei bimbi scomparsi, individuare in quei posti le soluzioni più probabili mi pare elementare! Com’è possibile che nessuno delle forze dell’ “ordine” a Gravina sappia queste cose? Sono troppo impegnati a fare compere con le auto di servizio o scroccare qualche caffé nei bar, invece di investigare?

Vale ulteriormente la pena ricordare che di casi di innocenti in carcere e di delitti irrisolti sono piene le cronache quotidianamente! Qualcuno si ricorda di quel padre arrestato per abusi sessuali sulla figlia, la quale poi disgraziatamente morì perché non aveva segni di violenza sessuale, ma quelli di un tumore non curato?

Per quanto ancora dovremmo subire l’arroganza di magistrati e l’incompetenza delle forze dell’ “ordine”? In un paese civile qualcuno pagherebbe per queste vergogne!

Come? Facilissimo, intanto i responsabili delle indagini vadano immediatamente in galera per lo stesso tempo in cui ci è dovuto stare il padre dei fratellini, una volta scontata la ,stavolta, giusta pena vengano immediatamente licenziati per manifesta incapacità!