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Il XX secolo è finito anche in Italia?

di Manuel Zanarini - 16/04/2008

 

 

 

Si, non avete letto male, né io seguo un calendario diverso da quello che usate voi. E’ che il XX Secolo è proprio finito ieri, o alle prime ore di stamattina se preferite.

Questo “secolo breve”, come lo definì Hobsbawm, in realtà, almeno in Italia, non si decideva a passare.

Nonostante siano passati diversi anni dalla sua fine, le categorie del pensiero che dominavano la scena nel nostro Paese erano ancora ancorate al ‘900, se non all’800.

Comunismo, Fascismo, Anti-Fascismo, Anti-Comunismo,ecc…erano questi gli schemi entro cui la società e la politica si muovevano, senza accorgersi che gli anni passano.

Le elezioni di Domenica e Lunedì hanno aperto gli occhi e chiuso l’ultimo secolo, quello dei totalitarismi e delle Guerre Mondiali e Civili.

Per la prima volta da quando esiste la repubblica in Italia, e anche prima se consideriamo i Socialisti, i Comunisti non avranno rappresentanza parlamentare!

Ma c’è di più. Per la prima volta il pluralismo partitico è finito! Per i prossimi cinque anni, salvo clamorosi colpi di scena, l’intero popolo italiano sarà rappresentato da soli 6 partiti, i quali però condividono tutti lo stesso sfondo ideologico.

Proprio mentre il sistema liberal-capitalista sembra entrare in una fase di clamorosa crisi, cosa che Marx aveva peraltro previsto, in Italia in Parlamento siederanno solo partiti che a esso fanno riferimento.

Lo “tsunami del voto utile”, come ha definito l’esito elettorale Casini, ha cancellato le opposizioni al sistema siano esse Comuniste (debacle totale della Sinistra Arcobaleno e voti da “zero virgola” per gli altri) o neo-fasciste (Forza Nuova allo 0,2%).

Mentre gli analisti, tra cui l’immancabile Montezemolo, esultano per la trovata governabilità, io mi preoccupo del fatto che in Parlamento siederanno solo forze liberal-capitaliste, le quali, credo, poco faranno per precari, disoccupati, giovani coppie senza casa, studenti, fasce deboli in generali.

Io penso che forse sarà un Paese più governabile, ma sicuramente sarà più povero di idee e prospettive.

Ma visto che bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, cerchiamo le cose positive.

Come detto il XX Secolo è finito, bene vediamo come far cominciare quello nuovo nel migliore dei modi.

Intanto credo sia utile dire che la Politica non si fa necessariamente in Parlamento; ci sono le strade, le piazze, le fabbriche, i luoghi di aggregazione, ecc.

Secondariamente, questa deve essere l’occasione per prendersi il tempo di pensare ad una “opposizione altra” al liberal-capitalismo.

Ormai il richiamo della “falce e martello” o della “fiamma” non paga più, la gente è stanca di schemi vecchi di almeno 100 anni.

E’ ora di pensare ad una forza sociale e politica che parta dal malcontento sociale diffuso e che non sarà certo “Veltrusconi” a risolvere. Una forza che smetta di guardare al passato e di usare parole d’ordine ammuffite, ma che parta da problemi concreti e di oggi: l’ecologia, pensando ad un pianeta che si sta spingendo verso l’auto-distruzione;l’economia, per opporsi allo strapotere di banche e multinazionali; il potere dei cittadini, siamo così sicuri che 6 soli partiti possano rappresentare oltre 60 milioni di persone? Tutto questo però senza preconcetti o gabbie mentali derivanti dal passato, ma con sguardo rivolto al futuro.

Forse è veramente ora di mandare in soffitta il XX Secolo….finalmente!