Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / L'alchimia: l'antica scienza

L'alchimia: l'antica scienza

di Manuel Zanarini - 18/04/2008

 

 

“Nasce il piccolo sole ermetico, il “regulus”, il reuccio, dal mercurio sempre vergine e dal solfo segreto, che non si manifesta mai agli occhi dell'operatore se non dai risultati. La madre lo porta sulle acque del mare dei Saggi, in una generazione coperta dalle più oscure tenebre. Qui sorge racchiuso in un involucro che è la stessa condensazione delle acque superiori, cioè di quell’ acqua secca, definita come l' artigiano stesso dell'opera, il 'leale servitore'. estratto dall' acqua, grazie all' artigiano delle acque, si riveste dapprima di tutti i colori, sino allo sbocciare conclusivo, nel giardinetto ermetico, del giglio e della rosa, i due splendidi fiori, che consacrano, con il benvolere della Natura, la somma regalità con la corona dell'Adepto. “

L’alchimia nasce in Egitto, sulle sponde del Nilo, oltre 3.000 anni fa, grazie agli insegnamenti di Ermete Trismegisto (il 3 volte grande) agli antichi Egizi; infatti egli tramandò loro gli antichissimi insegnamenti della Scienza Sacra riveduti ed organizzati in modo sistematico, e da lì si propagò in tutto il Mondo, dalla Cina al Medio Oriente, dalla Grecia a Roma.

Il suo nome deriva dalla parola egizia “kem”, che significa nero e fa appunto riferimento al colore della terra che si trova nei pressi del Nilo.

Una delle caratteristiche principali, forse la principale, è quella di spingere l’uomo ad abbandonare il pensiero speculativo, per abbracciare quello intuitivo, dettato dall’esperienza.

Nella “vulgata” comune, l’alchimia è conosciuta come il tentativo di trasformare il piombo in oro, in realtà essa rappresenta una filosofia molto più profonda.

La sua base sono i “metalli”, considerati come embrioni che giacciono nel ventre della Madre Terra, e che nascono dall’unione dell’elemento maschile, lo Zolfo, con quello femminile, il Mercurio. Ma affinché questo procedimento si completi occorre del tempo, peraltro non uguale per tutti i metalli, quindi nasce l’idea di ricreare in laboratorio l’ “Utero Terrestre”, per accelerare la loro maturazione tramite operazioni di concentrazione e distillazione del materiale grezzo.

Ma per riuscire a tramutare il Piombo in Oro, era necessario un “elemento segreto”, la Pietra Filosofale. Si congiungeva il “seme” dell’Oro con il Mercurio attraverso operazioni di soluzione e coagulazione (“solve et coagula”) della “materia misteriosa e introvabile”, producendo una Polvere di Proiezione, che unita al metallo fuso, lo trasformava in Oro.

Col passare dei secoli, fino ad arrivare al Medioevo, vennero attribuiti ulteriori significati alla Pietra, dalla capacità di mondare ogni peccato (Paracelso) a regalare eterna giovinezza ed immortalità (come nel Faust di Goethe).

Come detto, però, l’alchimia rappresenta un “sapere” più vasto e profondo, che spazia dalla relazione astri-Uomo, alla psicologia, fino alla medicina.

Secondo l’alchimia, e quasi tutto il pensiero Tradizionale, esiste una stretta relazione tra “macrocosmo” universale e “microcosmo” umano. Questo rapporto può essere sintetizzato dalla massima “ ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso”, contenuta nella Tavola di Smeraldo di Ermete. Questo concetto si può leggere in modo particolarmente collegato con la “Legge di Analogia”, secondo la quale esiste un’ Unità in Natura dalla quale parte una “rete” che collega tutte le cose del mondo.

Da queste considerazioni nasce la “medicina alchemica”. Intanto vengono individuate strette relazioni tra pianeti e organi umani (Sole e cuore, Luna e cervello, Saturno e milza, Mercurio e polmoni,ecc.), in secondo luogo viene descritta la composizione umana e viene identificata l’Aurea magnetica degli uomini, ma procediamo con calma.

Secondo l’alchimia, l’Uomo ha una triplice costituzione: il corpo fisico, il Corpo Astrale e l’Anima.

Il “corpo fisico” è costituito da 3 Principi (Zolfo, Mercurio e Sale) e da 4 Elementi (Fuoco, Aria, Acqua e Terra), che si combinano in modo differente per ogni individuo.

Da qui nascono le due “medicine alchemiche”. La prima, e minoritaria, si basa sui Principi, di cui il Sale rappresenta l’organismo completo “nato” dall’unione dello Zolfo e del Mercurio.

L’insorgere della malattia viene fatto derivare da uno squilibrio tra questi Principi. Per esempio un eccesso di Zolfo, principio attivo, può procurare febbri; uno di Mercurio, passivo, può causare smania e frenesia; oppure di Sale, corporeo, calcoli,coliche o reumatismi. L’Uomo assume questi Principi dai cibi, quindi si deve curare con una dieta bilanciata e medicinali a base di questi Principi, per ricreare il giusto equilibrio interno.

Più diffusa fu invece la medicina legata ai 4 Elementi, per esempio con Galeno o Ippocrate, che rappresentano le 4 fondamentali qualità della materia, quindi la loro combinazione determina lo stato dei corpi: liquido, gassoso, radiante o solido.

Anche in questo caso ad ogni Elemento è associato un organo umano:Acqua e linfa, Aria e sangue, Fuoco e bile, Terra e sistema nervoso. Di conseguenza, al prevalere di un Elemento si associano delle particolari patologie, quindi è necessario ricreare l’equilibrio interno per ristabilire la salute dell’individuo. Da questa parte della medicina alchemica, si può far discendere l’omeopatia. Infatti, per l’omeopatia, in Natura ogni malattia esiste un simillimum, un principio farmaco-terapeutico in grado di ristabilire equilibrio del corpo (“similia cum similibus curantur = i simili si curano con i simili”).

Anche al concetto di Corpo Astrale, anche detto Aura Magnetica, si ricollegano principi “medici”.

Per l’Ermetismo, che origina l’alchimia come abbiamo visto, i corpi emanano un’ Aura magnetica, frutto della radiazione della materia. In ognuna fluiscono energie e flussi nervosi che, prodotti dalla combustione degli alimenti, rappresentano altrettanti fattori di resistenza alle misteriose influenze dei Raggi Cosmici, che, come oggi si ammette nell’ambiente scientifico, si propagano sulla Terra con un’intensità sottoposta ai fenomeni siderali, come l’irradiazione solare e le fasi lunari. Questo ambiente energico crea interazione tra uomini, piante e animali e si irradia nel corpo attraverso i nervi e le cellule, individuando dei punti nodali di passaggio di energia ( i Chakra orientali). Se questo transito si blocca, allora emerge una patologia, che va curata con medicinali i quali possiedano uno spettro energetico adatto.

Nella prima metà del XX Secolo, grazie agli studi di Carl Gustav Jung, viene resa nota “l’interpretazione psicologica alchemica”. Attraverso i suoi studi, lo psicologo nota che i sogni dei suoi pazienti possono rifarsi ai modelli alchemici, quindi approfondisce la materia.

Secondo l’alchimia, alla base della psiche umana vi è un insieme di costellazioni di simboli, gli Archetipi, i quali formano l’Inconscio Collettivo, che è comune a tutta l’umanità e si trova alla base delle varie forma di credenze (miti, religioni,ecc.).

La psiche individuale, invece, è divisa in due: la parte maschile (Animus) e quella femminile (Anima), che sono inconciliabili, da questa “spaccatura” derivano le turbe psicologiche. Lo scopo del lavoro del “terapeuta” è il Coniunctio Oppositorum, cioè cercare di far armonizzare le due parti interne all’Uomo.

Da queste concezioni, si può far discendere la cosiddetta “alchimia spirituale”, che aveva come scopo l’”angelizzazione” umana. Purificando l’anima dell’iniziato (il Mercurio) attraverso processi alchemici e congiungendola ermeticamente con la sua Intelligenza Superiore (lo Zolfo), l’uomo  diventava come un immortale semidio.