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La BCE si chiama fuori

di Lino Rossi - 19/04/2008

Fonte: soldionline

Economia

Massimo Giannini su Repubblica ha firmato un pezzo molto importante (1). Le sue affermazioni, quelle di Lorenzo Bini Smaghi, membro italiano del board della BCE, e quelle di altri illustri personaggi, disegnano un quadro esaustivo della situazione finanziaria attuale.

Si afferma con grande chiarezza che:
  1. i controlli sui soggetti bancari e finanziari e sugli strumenti finanziari "esoterici" sono insufficienti;
  2. la BCE non effettua questo tipo di controlli in quanto sono rimasti a carico delle Autorità nazionali;
  3. la FED finora non li ha fatti ma si accinge a farli;
  4. secondo la BCE, la FED finora non li ha fatti a causa della scelta ben precisa, effettuata da Alan Greenspan, di non farli.
Non male se si tiene conto che fino a poco tempo fa si scriveva in assoluta tranquillità che il predecessore di Ben Bernanke è stato il più grande banchiere centrale della storia.

Se poi si considera che il peso della FED a Basilea (2) non è proprio insignificante, si fa presto capire lo spessore delle Autorità nazionali: veri e proprio anatroccoli al seguito dell'anatra FED. Ne sappiamo qualcosa noi italiani che quando Volcker ha fatto la sua Politica Monetaria da noi si è fatto pedissequamente ciò che Volcker avrebbe fatto da noi, in barba all'ottima scuola italiana di Donato Menichella e Paolo Baffi (3).

Visto che le Autorità sono due, quella monetaria, la BCE, e quella politica, e visto che la BCE si chiama fuori, bisogna capire di chi è la responsabilità dei mancati controlli.

Apparentemente, secondo Bini Smaghi, la responsabilità è delle Autorità nazionali, ovvero dei "partecipanti" della BCE, le varie banche centrali nazionali che, a parte bankitalia, sono "pubbliche". Aggiunge: "La Bce ha poteri assoluti sulla politica monetaria, ma non ne ha affatto sulla politica bancaria". Insomma, gira e rigira, la colpa è dei politici che hanno fatto gli "anatroccoli" anziché i Politici (4).

Assistiamo effettivamente a due poderosi passi in avanti:

  1. la politica di Greenspan non è più un modello da seguire come zombie;
  2. la Politica deve fare un passo avanti.

Si potrebbe dire che è stata dura, ma che alla fine si è giunti a buon punto?

Purtroppo no! Non siamo neanche a metà dell'opera.

Veniamo alle note dolenti.

Nonostante che il SEBC (5) debba regolare l'offerta di moneta e debba trasmettere la politica monetaria alle banche mediante:

  1. operazioni di mercato aperto;
  2. operazioni per la gestione giornaliera della liquidità;
  3. modifiche del coefficiente di riserva obbligatorio delle banche.

A nessuno viene l'idea che anche la riserva obbligatoria è uno strumento da impiegare per svolgere correttamente la PM (6). La RO è al 2% e nessuna la tocca (alla Greenspan).

Sappiamo che la politica monetaria e quella fiscale devono essere coordinate (7); sappiamo anche, infine, che senza questi passaggi tutti gli sforzi saranno vani.

  1. http://www.repubblica.it/supplementi/af/2008/04/07/copertina/001kartone.html
  2. http://www.bis.org/
  3. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3844
  4. http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243^1074824,00.html
    LINDA LANZILLOTTA - Ministro per gli Affari Regionali - Sono stata consulente in linea generale, cioè io non ho seguito singole operazioni perché non l'ho voluto mai fare. Generalmente la mia attività è stata quella un po' di far capire il sistema pubblico a una grande banca internazionale che quindi ha una scarsa conoscenza dei meccanismi dei bilanci regionali locali e quando mi è capitato anche segnalare agli amministratori quali erano le implicazioni di questi strumenti.
  5. http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea
  6. http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2108
  7. http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2112