Mara Salvatrucha e le gang mesoamericane
di Gabriella Poli - 19/01/2006
Fonte: lapadania.com
Secondo le Figaro è la gang più violenta e organizzata della storia degli States e si origina nell’America latina Usa, è allarme “Mara salvatrucha” |
Cranio rasato, fronte, guance collo e membra tauate con disegni cabalistici o la sigla MS-13, terrorizzano i quartieri nei quali si sono insediati in ben tredici Stati Usa oltre che in Salvador, Honduras, Guatemala. Messico e Canada. Sono gli appartenenti a “Mara Salvatrucha”, un’organizzazione tentacolare e internaziionale collegata alla mafia messicana. L’allarme è rilanciato da Armelle Vincent, corrispondente dagli Stati Uniti di Le Figaro, che illustra, sul quotidiano francese una situazione di vero terrore nel quartiere Rampart di Los Angeles. Figli di immigrati salvadoregni cacciati a decine di migliaia dalla sanguinosa guerra civile del Salvador negli anni ’80, l’ infanzia dei Mara è passata tra storie di orrore e morte che hanno devastato i loro paesi d’origine. Gli “homies”, come vengono chiamati gli appartenenti alla gang Mara Salvatrucha o MS-13, la più violenta e meglio organizzata della storia degli Stati uniti, uccidono per uccidere, per proteggersi o per incutere rispetto. «Più hai la reputazione di un folle più la gang ti rispetta. Nella gang sono conosciuto come Psyco», si vanta su le Figaro, Oscar, un vecchio membro di MS-13. Il nome della gang è sinonimo del terrore che semina. “Mara” è una specie di formica che divora tutto ciò che trova sul suo passaggio. “Salvatrucha” viene da “Salvatroucho” cioè giovane combattente salvadoregno. Il numero 13 rapresenta da un lato la 13sima lettera dell’alfabeto, M, associato alla eMe, la mafia messicana con la quale MS-13 collabora. Ma è anche frutto della superstizione di cui i membri delle gang sono infarciti. Non è poi così raro che, dopo aver commesso un omicidio, un gangster si faccia il segno della croce. Tredici minuti è d’altra parte il tempo stabilito per i riti d’iniziazione, che tutti i gangster devono superare per essere accettati dagli altri mara. Le ragazze vengono stuprate da diversi membri del gruppo. I ragazzi vengono invece battuti a sangue e provano così il loro coraggio. Il numero dei mara, oggi è stimato attorno ai 50mila nel mondo, e le loro attività, che vanno dal traffico di droga, alla vendita di armi passando per il furto di auto, il grande banditismo e il traffico dei sans papiers, inquieta talmente le autorità americane che l’Fbi ha creato una unità speciale per smantellare la gang. «La cosa più triste è che non si sa come andrà a finire» - spiega Ernesto Miranda, uno dei fondatori di MS-13 che lavora attualmente alla riconversione dei gangster nella vita “civile”. «Fino a che le cause per le quali i mara si sono affiliati alla gang, mancanza di lavoro, di educazione, e miseria non scompariranno, le bande continueranno a proliferare. All’inizio il nostro scopo non era di organizzare bande criminali. È stata l’emarginazione a portarci alla violenza e alle droghe». Dall’est all’ovest, da nord a sud del continente americano, gli atti di violenza di MS-13 si moltiplicano e sembrano sommergere le forze dell’ordine statunitensi e dell’America centrale. Svestito per metà, il torso sbranato da animali selvaggi, il corpo di Javier Calzada, 21 anni, è stato ritrovato un mattino del 2004 dal sergente Alan Patton in una foresta del Texas. «Poteva essere la scena di un film dell’orrore» confidò poco dopo l’ufficiale di polizia. Qualche mese più tardi il cadavere violentato di Brenda Paz, 17 anni e incinta, veniva scoperto sulle rive del fiume Shenandoah, in Virginia. Membro di MS-13, era stata lei a spingere Calzada, un giovane innocente scelto a caso in strada, verso l’epilogo infernale. Arrestata poco dopo dalla polizia, si era convinta ad aderire al programma di protezione e si era trasformata in una informatrice, un crimine che la gang non perdona mai. Pressappoco nello stesoo periodo a migliaia di chilometri di distanza, in Honduras, un bus che trasportava 28 persone veniva bloccato lungo la strada. Armati di mitragliette e di granate, i mara massacrarono uomini, donne e bambini e inviarono al presidente Ricardo Maduro il messaggio: attaccateci e noi continueremo a uccidere. Qualche mese prima, riuniti in un summit per affrontare il problema delle gang nei loro rispettivi paesi, i capi di stato di Guatemala, Salvador, Honduras e Messico, avevano in effetti messo in atto una politica dura di arresto e incarcerazione sistematica dei membri di MS-13, avessero o meno commesso crimini, sollevando così un polverone nelle organizzazioni dei diritti civili. Un semplice tatuaggio poteva in effetti portare un giovane alla prigione dove avrebbe subito interrogatorio duro e tortura. Anche Tom Hayden, vecchio senatore e ex marito di Jane Fonda, esperto del settore si è interessato della questione. «In America centrale o negli Stati Uniti, solo una piccola percentuale dei membri di MS-13 commettono dei crimini violenti» commenta Hayden - «La maggior parte dei giovani aderisce a una gang per avere una famiglia, per sedurre le ragazze e per proteggersi. Abitano dei quartieri violenti divorati dalla miseria. Ma il razzismo, il trattamento subito da parte della polizia e le ripetute permanenze in prigione li induriscono e li trasformano talvolta in bestie feroci». In Salvador, verso cui gli Stati Uniti estradano regolarmente centinaia di membri di MS-13 è stata registrata una recrudescenza della criminalità. Parlano lo spanglish (un misto di inglese e spagnolo), la lingua dei ghetti ispanici di Los Angeles, ricoperti di tattoo gotici che incutono paura, non sono né riconosciuti né accettati dalla popolazione, che li accusa di seminare terrore e di aver introdotto una violenza tale, in un paese che si sta rimettendo a malapena da una guerra civile atroce, dove uno squadrone della morte, la “Sombra negra”, è stato formato con la benedizione del governo con il solo scopo di liberarsi di questi figli degeneri. Volto mascherato e uniforme nera gli uomini della “Sombra negra” abbattono senza processo i membri della MS-13 . «Malgrado la nostra reputazione» si lamenta Oscar in un articolo del Los Angeles Time, «non siamo ciò che la gente pensa. Hanno fatto di noi dei mostri». Per protestare contro i trattamenti inumani subiti dal governo salvadoregno, i membri di MS-13 e le loro famiglie hanno occupato poco prima della fine dell’anno per qualche giorno la cattedrale di San Salvador. Nello stato vicino, l’Honduras, i cadaveri di 900 adolescenti tra i 12 e i 18 anni, affiliati alla gang sono stati trovati nelle strade, nei fossi e nei vicoli di Tegucigalpa, dopo l’attuazione della politica della “mano dura” (pugno di ferro) introdotta da cinque anni. «Sono degli esseri umani, non delle bestie» continua il senatore Hayden. «Se si mettono fuori dalla legge, bisogna perseguirli con giustizia». A Los Angeles, dove circa 1400 mara sono recensiti, una ingiunzione è stata adottata nel maggio del 2004 dal procuratore Rocky Delgadillo per tentare di limitare le attività nei quartieri dove opera. I mara non hanno né il diritto di riunirsi né di bere alcolici in pubblico. Una unità antigang pattuglia senza sosta le strade della “safety zone” per assicurare che l’ordinanza sia rispettata. Risultato o meno di questa politica, il tasso di crimini violenti è calato del 15,9% in un anno. Ciò fa dire a Tom Hayden: «se Mara Salvatrucha fosse stata l’organizzazione criminale sofisticata che le autorità descrivono, non sarebbe bastata una ingiunzione a far abbassare il tasso di criminalità. In realtà il governo colpisce questa gang perché ha avuto la pessima idea di stabilirsi in Virginia, a due passi dalla Casa Bianca. MS-13 è un capro espiatorio che permette di aumentare il budget della polizia, dell’Fbi e del sistema carcerario». Difficile a questo punto capire se l’allarmismo creato attorno a Mara Salvatrucha sia invenzione o realtà? Restano di fatto i crimini atroci commessi dai gangster in età giovanile, sotto i 25 anni. Come sostiene infatti “Homeboy industries”, l’organizzazione del gesuita Gregory Boyle, passata questa età, cercano spesso di uscire e di essere riabilitati. |