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Il Consapevole (nuovo numero)

di redazionale - 22/04/2008

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... nelle 96 pagine del nuovo
Consapevole 15?

Take your own responsibility
Prenditi la tua responsabilità: così recita uno dei principi della
permacultura, una tecnica di coltivazione che è soprattutto uno stile di vita: filosofia e prassi.
Ma cosa significa prendersi la propria responsabilità? Prima di tutto non delegare. E non pensare che gli altri possano occuparsi di risolvere i nostri problemi solo perché la legge prevede che ne diamo loro mandato e solo perché il denaro ci permette di allontanare da noi tutto ciò che ci è sgradito, dando i soldi a qualcun altro affinché sia lui ad occuparsi dei nostri “panni sporchi”.

Chi lava i nostri panni sporchi?
"Panni sporchi" in senso lato – la nostra salute, l’educazione dei nostri figli, il governo dello Stato e l’amministrazione degli enti locali – e in senso stretto: panni sporchi, sporco, sporcizia, mondezza, rifiuti.
Friedrich Hundertwasser – geniale architetto ed ecologista austriaco – diceva che noi «ci facciamo un’idea sbagliata dei nostri rifiuti. Ogni volta che attiviamo lo scarico d’acqua credendo di compiere un’azione igienica, noi contravveniamo le leggi cosmiche, perché in verità è un’azione “senza Dio”, un sacrilego gesto di morte». Allontanando da noi i nostri rifiuti, interrompiamo quella che è una legge cosmica di natura, ci poniamo fuori dal ciclo della natura: basta guardarci un po’ attorno per vedere che l’uomo è l’unico animale che produce rifiuti e che con questi rifiuti sta sommergendo il mondo.


Lo sciacquone: una contravvenzione alle leggi cosmiche
Leggi lo scritto di Friedrich Hundertwasser apparso sul Consapevole 6

Un vortice oceanico di spazzatura
Tanto che l’oceano stesso sta diventando una mare di mondezza. Ce lo racconta Monica Di Bari nel suo pezzo dedicato ai Comuni Ricicloni (che puoi leggere sul Consapevole 15): «Un vortice di spazzatura, così l’oceanografo americano Charles Moore definisce la più immensa discarica del mondo, da lui scoperta. È formata da oggetti di plastica e galleggia da anni in una zona priva di venti e correnti. Inizia a 500 miglia nautiche al largo della California, attraversa il Pacifico meridionale, oltrepassa le Hawai e arriva quasi al Giappone. La discarica non è visibile dai satelliti perché trasparente, ma sono già noti gli effetti distruttivi sull’ecosistema marino e le conseguenze nella catena alimentare: la plastica galleggiante va a finire nel nostro piatto».

Ridurre Riutilizzare Riciclare
Eppure tutti noi possiamo fare qualcosa contro quel vortice di rifiuti. Prendendoci la nostra responsabilità, ad esempio. Che non è una cosa retorica, moralista, impossibile, ascetica.
È una strada fatta di scelte praticabili, di impegno personale e collettivo, di un po’ di ottimismo e di sano buonsenso.
Responsabilità in fatto di rifiuti significa: ridurre, riutilizzare, riciclare.
Significa pensare alla decrescita come una soluzione a portata di mano: «Poco tempo fa – scrive Maurizio Pallante intervistato da Sonia Toni (puoi leggere l’intervista sul Consapevole 15) l'Unione Europea ha promosso un convegno internazionale di due giorni su questo argomento dal titolo "Oltre il PIL". E quando non sono i soliti gruppi di ambientalisti, ma alti esperti di economia mondiale, coloro che gestiscono direttamente il potere, che cominciano a mettere in discussione il fatto che la crescita del PIL non corrisponde sempre alla crescita del benessere, allora significa che siamo molto vicini alla verità quando affermiamo questo concetto».


Non arrivare al cassonetto: dipende solo da noi
Leggi l'articolo di Carlo Bertani apparso sul
Consapevole 12

Uno sguardo consapevole al mondo che verrà
E sempre per stare in tema di decrescita, per cercare di capire cosa sia “questa sconosciuta”, ci viene in soccorso Valerio Pignatta che, nel suo "decalogo della decrescita" ci offre dieci spunti, dieci buoni consigli per iniziare, per lo meno, a pensarci su (leggi il decalogo sul Consapevole 15).
Pensa ad un futuro nuovo e diverso: come lo immagini?
Noi del Consapevole ce lo immaginiamo così.

Il futuro della decrescita;
del Benessere Interno Lordo che sostituisce il
PIL;
della marmellata e del pane fatto in casa, con le proprie mani;
delle energie rinnovabili;
del risparmio energetico;
di case comode e calde che non consumano energia;
del cibo buono e sano a chilometro zero, portato sulle nostre tavole dalle mani di chi lo ha coltivato; della strategia rifiuti zero;
di città a misura d’uomo e non di automobile;
di scuole che insegnano a vivere e non a lavorare;
di mani amiche che ti offrono aiuto in cambio di aiuto;
dei doni dei vicini di casa che regalano a noi ciò che a loro non serve più;
della salute del corpo e dello spirito;
della partecipazione e delle responsabilità:
per non delegare ad altri ciò che noi stessi siamo chiamati a fare.