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Earth Day, il riscaldamento del Pianeta si combatte anche con il compostaggio

di redazionale - 22/04/2008


Oggi 22 aprile, "l'Earth Day", l'annuale giornata dedicata alla terra, l'SOS Terra va dal
clima alla biodiversità. Ecco le tappe dell'emergenza secondo quanto è stato tracciato
nell'ultimo rapporto del panel intergovernativo dell'Onu sui cambiamenti climatici
(Ipcc), la Commissione che ha ricevuto il Premio Nobel:

- TEMPERATURE: il riscaldamento del clima terrestre globale è inequivocabile, come
comprovato da varie osservazioni. Gli esperti prevedono un aumento della temperatura
globale tra 1,8 e 4 gradi che, però, potrebbe raggiungere anche i 6,4 gradi entro questo
secolo;

- IMPATTI DEI CAMBIAMENTI DEL CLIMA: ondate migratorie di milioni di persone che
soffriranno sete e fame; estinzione del 30% delle specie animali e vegetali; riduzione di
circa il 70% dei grandi ghiacciai; aumento del rischio di mortalità legato al caldo
mentre epidemie come la malaria si estenderanno anche a zone non tropicali.

- MISURE: i prossimi 20-30 anni saranno cruciali per il Pianeta, che dovrà ridurre a
partire dal 2015 le emissioni di gas serra per contenere l'aumento di temperatura intorno
a 2-2,4 gradi.

Per Fare Verde i Governi devono fare del loro meglio per rispettare gli impegni generali
previsti dal Protocollo di Kyoto per ridurre l’emissione di gas serra:
•     il miglioramento dell’efficienza energetica
•        la correzione delle imperfezioni del mercato attraverso incentivi fiscali e sussidi
•        la promozione di un’agricoltura sostenibile
•        la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti
•        l’informazione rivolta a tutte le Parti sulle azioni intraprese

Fare Verde, quindi, rilancia al nuovo Governo le sue proposte per promuovere il
compostaggio come ulteriore strumento di lotta al riscaldamento del Pianeta e ai
mutamenti climatici che questo fenomeno sta già drammaticamente producendo.

Una prima proposta di Fare Verde è quella di introdurre il divieto di conferimento in
discarica o inceneritore della frazione organica dei rifiuti urbani. Un simile
provvedimento permetterebbe di lanciare in via definitiva il recupero della frazione
organica dei rifiuti mediante la raccolta differenziata domiciliare, l'unico sistema per
raccogliere materiale di buona qualità.
Infatti la frazione organica lasciata marcire nelle discariche libera metano, un gas
serra ben più pericoloso dell'anidride carbonica a causa della sua maggiore "opacità".
Anche l'incenerimento è una soluzione insostenibile per via delle emissioni prodotte
dalla combustione che, oltre ad essere pericolose per la salute di uomo e ambiente, hanno
effetti negativi anche in termini di riscaldamento del Pianeta.

Una seconda proposta di Fare Verde è quella che "chiude il cerchio" introducendo
meccanismi di incentivazione all'uso di compost in agricoltura. Sarebbe il caso di
valutare anche il riconoscimento agli imprenditori agricoli che usano il compost dei
"crediti di carbonio" previsti dal Protocollo di Kyoto.

Con l'utilizzo in agricoltura del compost di qualità ottenuto dal riciclaggio della
frazione organica, si potrebbero avere ulteriori e significativi vantaggi in termini di
lotta al riscaldamento globale:

- i terreni resi più fertili dall'applicazione di compost sono in grado di trattenere al
suolo una grande quantità di carbonio organico evitando che si disperda in atmosfera e
contribuisca ai mutamenti climatici;

- i terreni trattati con compost di qualità sono più facilmente lavorabili, producendo un
risparmio energetico nell'uso delle macchine agricole e minori emissioni inquinanti;

- anche dal punto di vista del risparmio idrico (e quindi, energetico, se teniamo conto
delle stazioni di pompaggio necessarie per l'irrigazione) il compost produce buoni
risultati, aumentando la capacità di ritenzione idrica dei terreni.

- Infine, il compost può sostituire completamente o anche solo parzialmente i
fertilizzanti chimici responsabili, oltre che di fenomeni di inquinamento delle acque e
di impoverimento dei suoli, di emissioni climalteranti prodotte dai loro cicli di
produzione.