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Lo SCEC e la nave dei folli

di Francesca Faiella - 22/04/2008

Fonte: progettoscec


 

Abbiamo iniziato in pochi, ma in meno di un anno siamo diventati 1500.
Hanno parlato di noi stampa, radio e televisioni. Ma non ci siamo montati la testa.
Abbiamo anche avuto momenti di sconforto, paura per un progetto che si poggia
esclusivamente sul consenso e sulla fiducia della gente.

Divulgare gli SCEC, infatti, è molto faticoso.
Perché il progetto racchiude in sé due elementi percepiti come assolutamente inconciliabili:
l'onestà e l'economia.
E per onestà non intendiamo soltanto il rispetto della legge,
ma anche dell'intelligenza e della dignità.
Potevamo usare frasi a effetto: "Non arrivi a fine mese? Usa gli scec!".

Ma non ci interessano le strategie, non vogliamo iscritti a qualsiasi
prezzo, vogliamo che sia chiaro che lo SCEC è molto di più di una
percentuale di sconto. Lo SCEC è uno strumento che aumenta il nostro
potere d'acquisto, che ci dà la possibilità di risollevare l'economia; ma è
soprattutto un mezzo di cultura che ci unisce nella scoperta di un
nuovo e straordinario punto di vista: l'economia non ci deve essere
imposta e il modello attuale non è l'unico possibile.(continua)


Il Simbolo di questa rivoluzione magica: un semplice pezzo di carta
colorato che girando di mano in mano ci lega con un filo invisibile.
Più ne saremo e più in fretta vedremo i cambiamenti.
Per questo abbiamo deciso di essere presenti sul territorio, almeno una volta alla settimana,
con dei gazebo informativi dove ci si potrà iscrivere al circuito.

Per stimolare la circolazione dello SCEC apriremo a breve un PUNTO VENDITA in cui sarà possibile acquistare prodotti di qualità, sostenibili da un punto di vista ambientale con un'alta percentuale di SCEC (detersivi alla spina, saponi naturali, prodotti biologici e tanto altro) da cui altre realtà commerciali potranno rifornirsi e dove ci si potrà collegare a internet, rilassare ascoltando della musica o leggendo un libro della nostra piccola biblioteca.
Non si tratterà quindi di un semplice negozio, ma di uno spazio dedicato alla difesa e alla rinascita del territorio.

In più, fra pochissimi mesi sarà possibile spendere gli SCEC in decine di altre città, le isole di ARCIPELAGO. Lo SCEC diventa quindi nazionale e si nutre dell'energia di altri gruppi che hanno avuto fiducia nel progetto e con i quali è nata una stretta collaborazione.

Un’altra economia è possibile…
Chi è onest' nun è strunz'