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Iraq, aumenta il numero delle vittime civili

di redazionale - 24/04/2008


Mentre in Iraq le forze Usa e quelle irachene continuano le operazioni militari contro le zone sciite alla caccia di "miliziani", "fuorilegge", e "criminali", cresce il numero delle vittime civili.

Da Sadr City, l'enorme slum di Baghdad in cui vivono oltre due milioni di persone, in maggioranza sciiti, considerato una roccaforte del movimento di Muqtada al Sadr, gli attacchi si sono estesi ad altre zone nella periferia della capitale irachena.
Secondo fonti della polizia locale, nella notte di ieri sarebbero state uccise sette persone, fra cui due donne.

La versione fornita oggi dalle forze Usa è la solita: ieri a essere uccisi, in attacchi diversi, sono stati 15 "sospetti miliziani".

Oggetto degli attacchi sono state diverse zone in prevalenza sciite, in particolare Husseiniya, che si trova a nord di Sadr City. Ieri sera, nel corso di una operazione militare, sono scoppiati violenti combattimenti: combattimenti che sono durati fino a stamattina, con l'intervento degli elicotteri in supporto delle truppe Usa e di quelle di Baghdad.

Fonti della polizia riferiscono di donne e bambini fra i 20 feriti.

Ma si continua a morire anche a Sadr City. Fonti ospedaliere e della polizia, che chiedono di restare anonime in quanto non autorizzate a diffondere le informazioni, dicono che otto civili sono stati uccisi e 44 feriti nel corso di altri combattimenti.
Un uomo ferito gravemente, in particolare, è morto a causa del fatto che l'ambulanza che lo stava trasportando in ospedale si è trovata coinvolta nel fuoco incrociato.

Sono dunque i civili che continuano a pagare il prezzo dell'ondata di violenza seguita all'offensiva lanciata il 25 marzo dal premier Nuri al Maliki contro Bassora – operazione che ufficialmente aveva come obiettivo una resa dei conti con le milizie (tutte sciite) che da tempo avevano in mano la città del sud, ma che in realtà ha preso di mira solo i combattenti dell'Esercito del Mahdi, la milizia fedele a Muqtada al Sadr.

Nel mese appena trascorso, solo a Sadr City sarebbero state uccise almeno 315 persone, riferisce un portavoce del ministero degli Interni iracheno, che ha parlato a sua volta a condizione di restare anonimo, dicendo che non esistono dati disaggregati che mostrino quanti di loro erano miliziani, civili, o membri delle forze di sicurezza irachene.

Secondo un conteggio della Associated Press, almeno 200 delle vittime erano civili.

E c'è chi dà cifre più alte.

L'agenzia di stampa irachena indipendente Aswat al Iraq oggi cita Falah Shanshal, un deputato del movimento di Muqtada al Sadr, secondo il quale nelle tre settimane di assedio imposte dalle forze Usa a Sadr City ci sarebbero stati almeno 400 morti e  1.720 feriti, fra i quali donne e bambini.

Shanshal ha aggiunto che una delegazione parlamentare sta studiando la situazione umanitaria nella zona, e riferirà al Parlamento per chiedere che venga tolto l'assedio.



[O.S.]

Fonti: Associated Press, Aswat al Iraq