No al Grande Fratello
di Alessio Mannino - 30/04/2008
Destra e sinistra non esistono. Esiste un gruppo di affari. L'Italia è il suo business. Le nostre tasse sono le sue entrate. I media sono la sua voce. Non esistono giornalisti buoni e giornalisti cattivi. Esiste l'informazione di regime. E' solo una questione di sfumature tra l'Unità e il Giornale, tra il Tg1 e il Tg5. (...) L'informazione in Italia non si può più riformare. E' andata in metastasi nei consigli di amministrazione delle banche e delle industrie, negli uffici stampa dei partiti, nei salotti buoni. Chi scrive pensa che sull'informazione Beppe Grillo stia combattendo una battaglia giusta. Il regime dei media è in mano ai padroni del regime tour court: banche, grande industria, partiti. Gli editori sono impuri, cioè i loro profitti sono politici e affaristici (controllo dell'opinione pubblica, manovre finanziarie ed economiche, clientelismo, favori), e non provengono dai lettori. L'intreccio perverso Stato-stampa fin dalle fonti - gli "aiuti" pubblici alle agenzie di notizie - significa connivenza strutturale fra sistema politico e sistema mediatico. Il ricatto costante dello strapotere televisivo berlusconiano sulla raccolta pubblicitaria complessiva uccide in culla qualsiasi tenativo di informazione variegata e indipendente, dato che drena gran parte degli investimenti sull'etere sottraendoli alla carta e al web. I giornalisti sono servi scodinzolanti dei propri padroni, che nel dietro le quinte opportunamente occultato alla vista dell'opinione pubblica lucrano sulle spalle dei cittadini ignari.
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