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MTV: omologa et impera

di Manuel Zanarini - 05/05/2008

 

 

L’Impero americano, così come si è venuto a delineare dopo il 1945, è un caso unico nel suo genere. Quelli precedenti procedevano “manu militari” all’acquisizione di nuove terre, e poco interessava inculcare la propria ideologia, il proprio “way of life”, alle popolazioni colonizzate. Tipico è l’esempio dell’Impero Romano, dove venivano tollerate tutte le religioni e culture locali, ovviamente a patto che non minassero l’autorità costituita.

Con la fine della II Guerra Mondiale, inizia una battaglia culturale fatta di propaganda tra USA ed URSS, ma che annienta tutte le tradizioni culturali tipiche dei paesi conquistati.

Col crollo del Comunismo, oggi la scena mondiale è completamente in mano a Washington. Per soggiogare le popolazioni mondiali, si decide di imporre i propri riferimenti culturali, facendoli diventare “mode”, cancellando così una tradizione millenaria come quella europea per esempio.

Ovviamente si colpiscono le fasce più facilmente influenzabili: i giovani.

Uno degli strumenti preferiti è la musica. Sin dal 1945 le truppe americane fanno conoscere il “rock & roll” ai giovani europei, per continuare con l’imposizione di miti musicali che dura fino ai giorni nostri, anche se molto spesso di artistico non c’è quasi nulla.

Vero e proprio “strumento di guerra” è MTV (acronimo di Music Television”), il canale originariamente solo musicale che col tempo verrà trasmesso in quasi tutto il Mondo.

 

L’emittente viene fondata il 1 Agosto del 1981 e prodotta da MTV Networks, una consociata della holding statunitense Viacom. Le prime immagini trasmesse, furono un montaggio dell’Apollo 11 che sbarca sulla Luna piantando non la bandiera a stelle a strisce, bensì una di MTV. Il primo video trasmesso fu “Video killed the radio stars” (Il video ha ucciso le stelle della radio”).

Infatti, profeticamente, questa è stata negli anni la sua vera forza. Se inizialmente i video musicali erano quasi amatoriali, spesso scene tratte da concerti live, col passare degli anni si sono sempre più raffinati, arrivando ultimamente a coinvolgere grandi firme del cinema.

In breve tempo, gli artisti prettamente radiofonici, quelli che curavano l’aspetto qualitativo della musica, vennero scavalcati da “artisti” che si occupavano più dell’aspetto visivo e modaiolo, si prendano ad esempio i fenomeni del “rap” e delle “boy band”. Il risultato è stato un incredibile decadimento del livello qualitativo della “musica di massa”.

Avendo una diffusione mondiale, MTV diventa il canale privilegiato per le multinazionali americane, che investono massicciamente sulla pubblicità del canale, arrivando perfino a sponsorizzare interi “eventi” musicali. Ciò ha un duplice effetto: da un lato far diventare “figo” tutto ciò che è griffato dalle multinazionali, senza ovviamente considerare i danni che esse creano nel mondo; dall’altro mette a disposizione dell’emittente enormi fondi per soppiantare gli altri modi di diffondere musica, diventando a sua volta il metro per valutare le cose: se è su MTV va bene, se no è “roba per vecchi”.

Questo fa sì che i giovani dei vari paesi del mondo siano sempre più omologati (stessi vestiti, stessa musica, stesso cibo, stessi locali) e sempre più in balia delle multinazionali e dei loro guadagni.

Il marketing degli ultimi anni spinge molto su campagne finto-progressite, così anche MTV si adegua. Vengono creati “eventi” dove si finge di battersi per ambiente, fame nel mondo, ecc, ben sapendo che a nulla serviranno, ma nel frattempo si vendono spazi pubblicitari alle aziende colpevoli di crimini e misfatti, fingendo di lavarsi la coscienza.

Anche a livello musicale si spinge sempre più l’acceleratore. Da un lato vengono “create” finte star che musicalmente non valgono nulla, ma che si vendono bene a livello d’immagine (Britney Spears valga per tutte), salvo poi rovinare loro la vita inserendole in un meccanismo perverso fatto di scoop e reality show perversi. Dall’altro si “attaccano” i generi musicali nati come ribelli, per evitare che i giovani seguano stili differenti: Avril Lavigne ed il suo “ finto-punk” sono un caso emblematico.

Nel corso degli anni, proprio per controllare meglio le menti dei giovani, MTV da vita alle televisioni nazionali, nasce, per esempio, MTV Italia.

Ma ormai, MTV ed i suoi potenti padroni, non si accontentano più di imporre mode e musiche, esagerano e “impongono” una vera e propria MTV-morale.

Vengono messi in onda reality show semplicemente allucinanti, dove ragazzi/e cercano fidanzati/e tra persone improbabili, sulla vita di pseudo artisti che la stessa MTV ha creato dal nulla (la Spears,  Jessica Simpson, i Kardashian,ecc.) oppure di vecchie glorie del rock completamente rincoglionite e, penso piene di debiti (si veda Ozzy Osbourne), fino ad arrivare ad uno sconcertante programma in cui una sconosciuta vietnamita dichiara di essere bisex davanti alle telecamere lasciandosi andare a ridicole contorsioni erotico-amorose tra celebrolesi palestrati ed improbabili lesbiche.(A shot with love with Tila Tequila).

Vorrei segnalare anche un geniale programma di pseudo-educazione sessuale condotto da una veejay, termine inventato per descrivere ragazzette/i incapaci ma dall’aspetto “interessante” che presentano i vari programmi, e da un ex concorrente del “Grande Fratello”….assolutamente adatti al ruolo, non c’è che dire!

 

Insomma, parafrasando un vecchio motto Romano, l’Impero Americano ha adottato una politica di dominio semplice quanto ingegnosa, “omologa et impera”, e MTV ne è certamente l’arma preferita.