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Il fungo opportunista: la candida albicans. Curarla attraverso l’approccio olistico

di Valerio Pignatta - 19/05/2008

 

 

E' uscito per Macro Edizioni un libro di Valerio Pignatta sulle infezioni da Candida albicans, un saprofita responsabile di numerose varianti patologiche come candida vaginale, mughetto orale, candida intestinale e sistemica, funghi cutanei.
L’autore ci propone nuove interpretazioni e percorsi di cura: se, anziché precipitarsi ad annientare il microrganismo in questione, si iniziasse a ragionare sui meccanismi biologici che ne hanno permesso lo sviluppo, si aprirebbero nuove e interessanti panoramiche sulla comprensione della malattia e della guarigione.

La Candida albicans è un fungo che vive normalmente in simbiosi con noi, nel nostro organismo, così come numerosissime altre specie batteriche: si pensi che nel nostro intestino abitano più di 100.000 miliardi di microrganismi che insieme raggiungono il peso di circa un chilogrammo. L'equilibrio di questa simbiosi è molto delicato e complesso, ma ormai collaudato da migliaia e migliaia di anni di convivenza.
Molti batteri, lieviti e altri microbi sono importanti per alcune nostre funzioni fisiologiche, come la sintesi delle vitamine del gruppo B e della vitamina K, la degradazione dei pigmenti biliari, l'abbassamento del colesterolo ecc. Questi miliardi di esseri viventi condividono il nostro percorso esistenziale, aiutandoci in alcuni lavori di natura fisico-chimica.


Pensando, inoltre, agli innumerevoli microrganismi che vivono sulla nostra pelle, sul nostro cuoio capelluto, sui capelli, potremo contattare come il concetto che la medicina ufficiale veicola ormai dai tempi di Louis Pasteur – ossia che ad un agente microbico corrisponde una ben determinata malattia di cui esso è la causa – è un'interpretazione assolutamente debole rispetto alla complessità delle relazioni tra viventi e alla patogenesi di qualsiasi pur piccolo disturbo.

L’approccio olistico
Nell’ottica olistica, siamo ben lontani dall'esigenza di dichiarare guerra totale al microbo: ci riconosciamo maggiormente in un percorso di comprensione delle dinamiche che ci mettono in relazione con altri esseri viventi che possono sì – talvolta, e in determinate condizioni – diventare patogeni, ma sempre e solo a condizione che il nostro sistema immunitario e il nostro stile di vita glielo permettano. È quello che scienziati di grande levatura, come il dottor Claude Bernard, hanno chiamato lo stato del “terreno” in cui può attecchire la patologia.
Analizzato secondo questa visione, lo sviluppo di infezioni da candida di tipo sistemico o localizzato va in primo luogo contrastato prendendo in considerazione lo stato del nostro sistema immunitario e il delicato equilibrio della microflora intestinale. Infatti è solo quando le nostre difese naturali vengono meno o sono indebolite, e quando i batteri “amici” che colonizzano il nostro intestino sono ridotti allo stremo o scomparsi, che i funghi colgono l’invito a espandersi di fronte a tale “vuoto di potere”.
Da questa espansione “gioiosa” delle colonie fungine deriva tutta una serie di problemi di salute che, solitamente, non vengono correlati ad una micosi cronica sotterranea e silente: asma, allergie, sinusiti, mal di testa, dermatiti, disturbi intestinali, cistiti, vaginiti, fibromialgia, ipoglicemia, stanchezza cronica, sbalzi d'umore e depressione sono solo alcune delle infinite patologie che la candida può concorrere a scatenare in maniera diretta o indiretta.

Candida connection: tutto parte dall’intestino
Da anni gli studiosi si interrogano sulle dinamiche di questo progressivo “ammuffimento” dell'organismo, che è stato definito, nel mondo anglosassone, “Candida connection”: si tratta della rete organizzata di invasione che questo fungo è in grado di operare ai danni dei nostri organi.
Oggigiorno sono fortunatamente diffuse tecniche diagnostiche non invasive che possono informarci sullo stato di salute del nostro intestino (solitamente la base di partenza dell'invasione fungina) e sul grado dell'eventuale infestazione in corso.
Affrontando la problematica nel suo insieme, sicuramente la prima cosa da fare è orientarsi verso un tipo di alimentazione che ripristini le condizioni ottimali per il mantenimento e lo sviluppo di batteri “buoni”, come i lattobacilli. D'altro canto vanno adottate soluzioni terapeutiche e stili di vita che rafforzino il nostro sistema immunitario. Infine vanno assunti fitoterapici e altri rimedi naturali per ostacolare la progressione della colonizzazione dei miceti.
Il ventaglio di terapie naturali con cui è possibile intervenire per arginare e curare definitivamente i vari tipi di infezioni da candidosi è veramente ampio. Omeopatia, naturopatia, fitoterapia, integratori vitaminici, ossigeno-ozonoterapia, probiotici: sono solo alcune tra le discipline da cui sono stati estratti, negli ultimi anni, protocolli di cura ben definiti e scientificamente comprovati.

Farmaci tradizionali: un approccio da “guerra totale”
Gli abituali trattamenti farmacologici tradizionali a base di antimicotici di sintesi mirano a debellare – in una specie di guerra totale – i funghi, trascurando un fatto estremamente importante: senza ripristinare le condizioni ottimali del sistema immunitario – terminati i trattamenti e rimaste inalterate le condizioni per cui i miceti si erano espansi – questi si ripresentano più in forma che mai.
Le ricadute di candida vaginale e intestinale, che la medicina ufficiale spesso non riesce a debellare, vanno inquadrate in questo tipo di dinamica a yo-yo. Se non si parte da alimentazione e rafforzamento delle difese non si otterranno risultati duraturi.
E il rafforzamento delle difese prende l’avvio anche dall’evitare, quando non strettamente necessari, farmaci potenti come antibiotici, corticosteroidi, pillola anticoncezionale, trattamenti ormonali sostitutivi ecc. Senza contare l'impatto sul sistema immunitario che hanno vaccinazioni, otturazioni in amalgama e un’alimentazione squilibrata a base di zuccheri, alcool, proteine animali o cibi industriali.
Quando ingeriamo medicinali ad alto potere tossico per curare semplici disturbi di carattere passeggero, compiamo un vero e proprio delitto biologico. Milioni di microrganismi salutari che vivono nel nostro corpo muoiono istantaneamente, lasciando la “piazza” nelle mani dei microbi opportunisti di turno, che si trasformano in agenti patogeni.
Risulta chiaro che, in pratica, non esiste una pillola chimica che risolve il problema senza colpo ferire e in un batter d'occhio: spesso ci vogliono molti mesi di trattamenti e dieta per guarire, come, del resto, ce ne sono probabilmente voluti altrettanti per ammalarsi.

Una mano dai probiotoci
Anche con i rimedi alternativi non dobbiamo agire in maniera troppo aggressiva sulla candida, per evitare di sovraccaricare di tossine l’organismo. I trattamenti non vanno effettuati tutti assieme. Le reazioni per l'avvelenamento da tossine in eliminazione (funghi morti o indeboliti che devono essere espulsi e che intasano il sistema escretore) possono anche essere forti e debilitanti (si tratta della cosiddetta reazione di “crisi da guarigione” – detta anche reazione di Herxheimer dal nome del dermatologo tedesco Karl Herxheimer che, con Alfred Jarish, la scoprì).
Per far fronte a ciò, un numero crescente di terapeuti si rivolge soprattutto, e prima di tutto, ai probiotici, più conosciuti con il nome di fermenti lattici vivi (bifidobatteri, lattobacilli acidofili ecc.). Oltre che competere con la candida per lo spazio vitale nell’intestino, questi lattobacilli creano un ambiente meno favorevole alla crescita dei lieviti e riducono anche la reazione di Herxheimer.
Lattobacilli e bifidobatteri, dieta, stile di vita corretto, antimicotici naturali, chelazione dei metalli pesanti (la chelazione è una sorta di disintossicazione dai metalli pesanti mediante molecole di determinate sostanze organiche, che legano a sé atomi o ioni metallici portandoseli via attraverso gli organi escretori del corpo), disintossicazione dai farmaci e rafforzamento del sistema immunitario, sono dunque le più importanti misure che vanno prese al fine di ottenere risultati risolutivi e definitivi. Risultati che non mirano allo sdradicamento totale dei microrganismi, ma al ripristino dell'equilibrio salutare che deriva dall'azione simbiotica che viviamo e sperimentiamo insieme a loro quotidianamente.

Il seguente articolo è tratto dalla rivista Consapevole 14.


Segnalazioni librarie:

Una sintesi completa di tutte le informazioni necessarie a riconoscere e curare le infezioni da Candida, un fungo che di norma vive in armonia all'interno del nostro organismo, ma che in condizioni particolari – debilitazione del sistema immunitario o perdita del delicato equilibrio della...
 
Molte malattie croniche possono essere causate dalla Candida Albicans o dai comuni lieviti, tale patologia può colpire gente di tutte le età e di entrambi i sessi, dal bambino che abusa di merendine, all’anziano che va incontro a una demenza precoce, producendo un’ampia gamma di allarmanti sintomi....

Più spesso di quello che si pensa le vaginiti e le cistiti sono favorite da un’alimentazione inadatta e da un comportamento igienico poco corretto. Altrettanto spesso le terapie convenzionali possono far scomparire prontamente il sintomo fastidioso, ma in realtà possono anche portare alla...