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Nella folle orgia d'inceneritori e discariche, auspichiamo una alternativa credibile

di redazionale - 23/05/2008

 

Nella folle orgia d'inceneritori e discariche promossa in manierabipartisan da PDL e PD si intravvede per fortuna qualche barlume diluce che speriamo possa illuminare il resto del Parlamento che a quantopare di serie politiche di gestioni rifiuti secondo i veri dettatieuropei sa poco e nulla. Ci riferiamo in particolare al Ministrodell'Agricoltura Luca Zaia ed al neo Presidente della CommissioneAmbiente, Lavori Pubblici della Camera Angelo Alessandri.
 
LucaZaia da presidente della Provincia di Treviso ha incentivato ladiffusione della raccolta differenziata porta a porta, che oggipermette alla Marca di superare in una realtà di 850.000 abitanti il66% di raccolta differenziata e fare a meno di un inceneritore dopoaver chiuso diverse discariche. Zaia, anche da vice-presidente dellaRegione Veneto ha continuato a perseguire politiche alternative allacostruzione d'inceneritori in Veneto, puntando su riduzione, raccoltadifferenziata porta a porta, compostaggio, trattamento meccanicobiologico che destina la frazione biostabilizzata minima in discaricaed il "cdr" eventualmente in cementifici e non in costosissimiinceneritori. Tra l'altro in provincia di Treviso esiste il CentroRiciclo Vedelago, che ha ideato un innovativo sistema che puo'recuperare senza bruciare o mettere in discarica anche gli scarti nonriciclabili trasformandoli in sabbie sintetiche. Zaia ha saputocontrapporsi anche a compagni di partito nella Lega Nord, comeGiancarlo Gentilini (oggi vice-sindaco di Treviso) favorevoli allacostruzione di un inutile inceneritore nella Marca. Tra l'altro varilevato che uno dei pochi Comuni in provincia di Treviso che non fa laraccolta porta a porta è proprio il capoluogo governato dal duoGobbo-Gentilini, che hanno la percentuale di differenziata più bassadella provincia.
 
Angelo Alessandri,  presidente federale dellaLega, da consigliere provinciale di Reggio Emilia dal 1999 al 2006 epoi da deputato dal 2006 si è sempre opposto  alla realizzazione di uninceneritore in provincia di Reggio ed in altre provincie emilianoromagnole, puntando anche lui sulla promozione della raccoltadifferenziata porta a porta. Raccolta che si sta iniziando a praticaresia nel capoluogo (che si è posto l'obiettivo del 70% di differenziataentro il 2012 e punta su Trattamento Meccanico Biologico) che in altricomuni reggiani. Alessandri ha anche promosso politiche alternativeagli inceneritori come il Trattamento Meccanico Biologico. Da deputatoha anche denunciato nel 2006 con una interrogazione al Ministrodell'Agricoltura, i rischi derivati dall'ubicazione d' impianti dismaltimento come discariche e inceneritori in zone di produzione diprodotti agro-alimentari di qualità, dop e igp, in primis ad esempionelle zone di produzione di Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma.In Emilia Romagna, grazie ad Alessandri la Lega conduce una durabattaglia contro discariche e raddoppi o costruzioni d'inceneritoripuntando sulle alternative industriali e la diffusione della raccoltadifferenziata porta a porta.
 
Alessandri ha anche denunciatopubblicamente nel 2006, il business dei "Cip6" pro inceneritori equindi ci auguriamo che sia coerente guardiano di fronte ad ognitentativo di rinserire qualsiasi tipo d' incentivo all'incenerimento dirifiuti non biodegradabili che sono considerati illegali dall'UnioneEuropea (normativa 2001/77) oltre che una misura illiberale che nongarantisce il corretto svolgimento della gestione dei rifiutisfavorendo la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata spinta.
 
Ciauguriamo che sia il Ministro Zaia che il Presidente della CommissioneAmbiente Alessandri, accolgano le proposte di Fare Verde e continuinocoerentemente la loro battaglia propositiva per una gestione deirifiuti che riduca drasticamente l'uso di discariche ed inceneritoripuntando sulle alternative ed approfondendo anche l'importante tematicadelle innovative politiche Rifiuti Zero. Politiche che potrebberoessere applicate già subito sui loro territori di riferimento sia inprovincia di Treviso che in quella di Reggio Emilia dove la raccoltadifferenziata è già rispettivamente al 66% e 48%. Questo Parlamento habisogno di qualche "bagliore di luce" realmente ambientalista inmateria di rifiuti.