Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Anziani, farmaci in eccesso

Anziani, farmaci in eccesso

di r.s. a cura della redazione ECplanet - 23/05/2008

 



Il 21% si fa raccomandare per essere visitato prima

Gli anziani fanno sempre più ricorso a visite mediche e a farmaci, a volte senza averne realmente bisogno. Secondo il VII rapporto Salute Censis-La Repubblica sulla terza età gli over 60 italiani si rivolgono ai medici con molta frequenza: il 35% di loro va dal dottore almeno una volta l'anno, il 32% si sottopone a una visita ogni due, tre mesi, il 17% chiede un consulto medico almeno una volta al mese e il 3,5% almeno una volta alla settimana.

Un anziano su quattro, il 61%, riconosce però di usare i farmaci con troppa facilità. «Questa quota di inappropriatezza può essere suddivisa in due componenti - spiega Giuseppe Roma, direttore del Censis - la componente associabile all'ipersollecitazione salutista e una seconda che invece riguarda il fatto che la sanità continua ad assorbire una serie di disagi che hanno origine e contenuti di tipo molto diverso, in particolare sociale». Oltre la metà, il 58,2%, ritiene infatti che la solitudine provochi almeno in parte l'eccessivo ricorso ai farmaci.

Un over 60 su due, il 54,5%, è soddisfatto del proprio stato di salute, 8,8% non si ritene in buone condizioni e il 2,2% giudica pessimo il proprio stato di salute. Oltre il 78% degli anziani è completamente autosufficiente, erano l'82% nel 2006, il 20,8% ha bisogno di un aiuto minimo.

Il giudizio sul servizio sanitario nazionale è rimasto sostanzialmente invariato negli ultimi due anni, il 52,5% degli over 60 lo considera all'altezza delle proprie aspettative. Il giudizio si divide fra il 62% del nord, il 52% del centro mentre al meridione è positivo solo per il 37%.

Il disagio maggiore per il 68,6% degli intervistati è la lunghezza delle liste di attesa, a volte così insopportabile da spingere verso soluzioni alternative: un anziano su quattro si rivolge ai privato, il 17,9% ricorre a conoscenze. Le raccomandazioni in campo medico sono molto utilizzate al Centro (28,8%) e nel Nord Est (21,2%), meno nel Nord Ovest (10,4%) e, a sorpresa, nel Sud (15,4%).

I non più giovanissimi per il futuro desiderano il potenziamento dell'assistenza domiciliare intergrata, prioritaria nel 47,3% dei casi. Il miglioramento di questo servizio non provocherà l'aumento dei costi che saranno però ripartiti, da qui fino al 2025, su una più piccola popolazione attiva. «Nel 2025 avremo due milioni di anziani in più e crescerà anche il numero di non autosufficienti - ha spiegato Cesare Cislaghi, docente di economia sanitaria dell'università di Milano - ma se sarà confermato l'andamento epidemiologico favorevole per alcune malattie che si sta osservando, e che si manifestano più tardi rispetto al passato, i costi per l'assistenza sanitaria non varieranno più di tanto. Il problema sarà trovare chi li sostiene: se nel 2005 un adulto si faceva carico di 1,62 anziani, nel 2025 secondo le previsioni demografiche dovrà sostenere le spese di 1,84».

Data articolo: maggio 2008
Fonte: www.ilmessaggero.it