Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Servono più sforzi per la biodiversità

Servono più sforzi per la biodiversità

di redazionale - 23/05/2008


Secondo Legambiente in Italia le specie minacciate sono 253: il 92% appartiene al regno animale, l’8% a quello vegetale. Sulla terra, sono in pericolo un mammifero su quattro, un uccello su otto, un anfibio su tre e il 70% delle piante analizzate dall'Iucn/ Il paesaggio visto dai giovani
Legambiente fa il punto sulla situazione, nella giornata mondiale della biodiversità, in Italia e nel mondo, della conservazione di flora e fauna. Ma non solo. Perché la perdita di biodiversità, causata in buona parte dal mutamento climatico, è una minaccia anche per gli esseri umani. La tartaruga Caretta caretta, la foca monaca, il muflone,
Wwf: scoperte nuove specie in Vietnam
Il serpente
scoperto in Vietnam
la cernia e lo storione, ma anche l’abete dei Nebrodi, il ribes sardo e la calendula marittima.

In Italia le specie minacciate sono 253: il 92% appartiene al regno animale, l’8% a quello vegetale. Sulla terra, sono in pericolo un mammifero su quattro, un uccello su otto, un anfibio su tre e il 70% delle piante analizzate dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e riportate nella sua Lista Rossa 2007.

La Lista della Iucn (International union for conservation of nature), il più completo elenco dello stato di conservazione e di rischio delle specie animali e vegetali, contiene attualmente 41.415 specie, di cui 16.306 fortemente a rischio. Sono, invece, 785 le specie effettivamente estinte, mentre altre 65 esistono solo in cattività o in serra. In testa alle specie più minacciate, ci sono i gorilla, diminuiti di oltre il 60% negli ultimi 25 anni, il delfino del fiume Yangtzé, ormai probabilmente estinto. Per la prima volta, compaiono
Contadina
nell’elenco i coralli, di cui almeno 10 specie delle Galapagos sono attualmente in una situazione critica.

Da anni, Legambiente è impegnata attivamente nella salvaguardia della biodiversità nel nostro Paese che detiene in questo campo un primato positivo.
L’Italia è fra i Paesi più ricchi di biodiversità in Europa, con circa 57.000 specie animali (pari a un terzo di quelle europee) e 5.600 specie floristiche (il 50% di quelle europee).

«Il merito di questi risultati va al lavoro svolto dai Parchi in questi anni – commenta Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente – che nonostante la mancanza di piani strategici, hanno contribuito a costruire la Rete ecologica nazionale, che comprende anche 2.286 Siti di importanza comunitaria e 566 Zone di protezione speciale, pari al 25,2% del territorio nazionale e le 50 zone umide di importanza internazionale».

Attraverso la rete Natura e Territorio, Legambiente promuove
La copertina di Science
le esperienze di gestione di circa 60 aree protette, con lo scopo di sperimentare modelli di sviluppo sostenibile, valorizzare le risorse naturali, promuovere il turismo e implementare la cultura e l’economia locale, migliorando la fruizione integrata del sistema delle aree protette.

I fattori che portano a una riduzione della biodiversità sono numerosi: i disastri ecologici, l’inquinamento industriale, la deforestazione, la desertificazione, i cambiamenti di uso del suolo, l’introduzione di specie aliene vegetali e animali, la distruzione dell’habitat.

“La diversità dei viventi e la loro distribuzione cambiano continuamente – aggiunge Nicoletti -. È importante però che questi cambiamenti non si traducano in perdite irreparabili. E anche la Red List di quest’anno mostra in modo evidente che la perdita di biodiversità non sta rallentando e che gli sforzi finora fatti dalla comunità mondiale non sono sufficienti”.