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Palestina: L’Idf entra a Ni’lin e impone il coprifuoco

di c.m.m. - 30/05/2008




Cinquanta jeep dell’esercito israeliano sono entrate stamattina nel villaggio di Ni'lin e hanno imposto il coprifuoco. Per ordine dei militari sono stati chiusi i negozi, e agli abitanti (circa 5mila) è stato vietato di uscire dalle loro case.

Chi viola il divieto rischia di essere preso di mira con lacrimogeni e proiettili di gomma.

Scopo dell’operazione dell’esercito di Tel Aviv era quello di prevenire una nuova manifestazione non violenta contro la costruzione del Muro israeliano, prevista per le 11 e 30 di oggi.  

Proprio sul territorio del villaggio palestinese, che sorge a una ventina di chilometri a ovest di Ramallah, dovrà infatti sorgere, a breve, un nuovo tratto della “barriera di sicurezza” israeliana.

Per la realizzazione dell’opera è prevista la confisca di 2700 dunum (20 ettari) di terreno agricolo e – a detta dei manifestanti – Ni’lin “verrà trasformata in una grande prigione”, in quanto verranno compromesse in maniera significativa le comunicazioni con il resto del mondo.

Manifestazioni di protesta si sono registrate già nei giorni scorsi. Domenica scorsa centinaia di abitanti di Ni'lin e al-Midya (altro villaggio coinvolto nell’opera israeliana), sostenuti da pacifisti proveniente da Israele e da altri Paesi, hanno “invaso” i campi su cui sono previsti i lavori, riuscendo a fermare i bulldozer.

Martedì, invece, i manifestanti disarmati sono stati affrontati da una sessantina di soldati israeliani, che hanno sciolto il corteo lanciando gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Il bilancio finale della giornata di martedì parla di 30 manifestanti feriti. Tra loro vi è anche il reporter della tv araba al-Jazira, Jivara Albodere, che è stato portato in ospedale per problemi respiratori causati dall’inalazione dei gas, e il cameraman di Wattan Tv, colpito alla gamba da un proiettile di gomma da una distanza di soli 15 metri.

Un’altra decina di persone - per lo più abitanti del villaggio – è stata arrestata e rilasciata dopo un paio d’ore.



(con il contributo di Hindi Mesleh da Ramallah)