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Facciamo chiarezza sui contratti governativi

di Ralph Nader - 31/05/2008

 

 

È oscuro ma molto importante. È quasi visibile nelle vostre tasche e alle vostre spalle.

Parlo dei contratti governativi federali, delle concessioni, dei beni affittati e delle autorizzazioni che per centinaia di miliardi ogni anno sono dati alle corporazioni per sostenere il governo, sfruttare i beni dei contribuenti e devastare i servizi pubblici efficienti e sensibili.

 

Prima che il super conservatore Mitch Daniels (direttore del OMB del governo Bush) lasciasse Washington nel 2003 per correre alle elezioni di governatore dell'Indiana, approvò la riforma di mettere su internet tutti i testi integrali dei contratti, degli affitti delle risorse naturali e gli altri accordi fatti dai dipartimenti federali e dalle agenzie. Piazzò nel Registro Federale un avviso che invitò a commentare. Ovviamente, i grandi appaltatori corporativi e i locatari delle risorse pubbliche e dei minerali non gradirono. Dopo tutto, l'informazione è la moneta della democrazia. Grandi affaristi, come Dick Cheney della Halliburton, amano le oligarchie ed il socialismo corporativo che assegnano le sovvenzioni, le dispense, i prestiti e indeboliscono le funzioni governative. Le grandi burocrazie di Washington, D.C. non furono proprio entusiaste di dare applicazione al commento del Giudice della Corte Suprema Louis Brandeis: “la luce solare è il migliore disinfettante". Purtroppo, il successore di Daniels al OMB, un lealista di Bush ed oggi il capo del suo staff, Josh Bolten, fu completamente freddo verso la proposta. La riforma si bloccò.

Tuttavia c'è una nuova riforma su altri fronti,. Il congresso, nel 2006, ha approvato una legislazione che fa luce sul processo di contrattazione. Da gennaio 2008 è stato creato il sito Web del governo: http://www.usaspending.gov che ha cominciato a fornire al pubblico le seguenti informazioni:

1. il nome dell'entità che riceve il contratto;

2. l'importo dello stanziamento;

3. informazioni sullo stanziamento compresi il tipo di transazione, l'agenzia di finanziamento, ecc.;

4. l'ubicazione del soggetto che riceve lo stanziamento; e

5. un identificatore unico del soggetto che riceve il fondo.

Ma il requisito essenziale dell'immissione dell'intero testo di questi contratti sul web è il caso congressuale non concluso al quale alcuni Democratici e repubblicani daranno la loro attenzione nei prossimi mesi. In una riunione, il senatore Chuck Grassley (Rep. Iowa) dichiarò il suo sostegno. Anche John Conyers (Democratico e presidente del Comitato Giudiziario della Camera) ha approvato. Altri parlamentari sono favorevoli.

Il prossimo passo richiederà sia di collocare gli emendamenti giusti nei punti chiave della legge che di fare udienze pubbliche per mostrare agli americani i vantaggi che i cittadini e contribuenti hanno dall'espansione del “diritto a sapere". Considerate i gruppi che beneficeranno dal governo aperto:

1. Piccole imprese concorrenti che spesso sono escluse dalle offerte per i contratti e scavalcate dall'influenza degli appaltatori principali sugli enti federali. La qualità delle competizione sugli appalti per forniture e prestazioni migliorerà.

2. I contribuenti e le loro associazioni hanno l'opportunità di esaminare, sfidare o opporsi al cattivo uso dei loro soldi.

3. I media potranno raccontare al pubblico i fatti della contrattazione, degli affitti e delle autorizzazioni governative in un modo più veloce e maggiore.

4. Gli studiosi e gli allievi alle università, alle scuole di commercio e di diritto potranno fornire le analisi e i miglioramenti sia sul contenuto sostanziale che sulle procedure adeguate per fare questi accordi. Gli omaggi amorosi, per esempio, di minerali sul terreno pubblico e i modi facili di evitare le responsabilità dovrebbero essere ridotti. Gli archivi di questi contratti saranno generati per un riferimento storico.

5. I governi statali e locali e i parlamenti si troveranno dotati per partecipare dove i loro interessi sono in gioco e potranno essere incoraggiati ad emulare tale apertura e pubblicare i loro testi dei contratti, degli affitti e così via.

Già alcuni stati come il Texas e l'Indiana pubblicano i contratti statali sui loro siti Web. La settimana scorsa, il procuratore generale del Michigan, Mike Cox ha preso l'iniziativa e messo sul sito Web del suo ufficio: “Seguite le vostre tasse„ http://www.michigan.gov/ag/0,1607,7-164-34391-184786--,00.html e i dettagli nel suo ufficio di spesa, “tra i quali tutti i contratti singoli che il nostro ufficio ha concluso, compresi i servizi legali legati agli aiutanti speciali dei procuratori generali e ai testimoni esperti.„ Il sig. Cox ha aggiunto che tutti i contratti di fornitura, “il tipo di servizio che è stato fornito, la durata del contratto, la quantità, quanto è stato speso e quanto è stato lasciato„ sarà on line. Buon passo avanti.

Ma serve molto di più e a tutti i livelli di governo; vanno pubblicati i testi integrali e tutte le informazioni sugli adempimenti, sui ritardi, sui lavori incompleti o incompetenti e le analisi qualitative legate all'aumento dei costi. Potreste desiderare di mettervi in contatto con i vostri legislatori e sollecitare il loro supporto.

"Una missione" sarà compiuta quando tutte le comunicazioni esterne saranno in linea e visibili per tutti? Naturalmente no. Le informazioni vanno usate. Ciò richiede che si stabiliscano nuove abitudini.

I giornalisti, gli studiosi, i contribuenti e gli altri non sono pronti per questo "colpo". Devono aumentare il tempo e le risorse da investire su di esso. Altrimenti, i burocrati e gli affaristi continueranno con i loro commerci consueti.

 

Tradotto il 31 maggio 2008 da Franco Allegri per Futuroieri

http://digilander.libero.it/amici.futuroieri