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Mutui casa, chi ha ragione Tremonti o Bersani?

di Rocco Di Blasi* - 02/06/2008

 
Tremonti o Bersani? No, non stiamo parlando dei massimi sistemi, ma - più semplicemente - dei mutui casa a tasso variabile, travolti dalla crisi dei subprime Usa e dall'aumento dei tassi d'interesse che hanno messo "col culo per terra" (si può dire?) migliaia di famiglie.
Insomma, conviene rinegoziare le rate allungando la durata del mutuo, com'è previsto dall'intesa raggiunta la settimana scorsa dall'attuale ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, con l'Abi (l'Associazione delle banche italiane) o è meglio puntare sulla rottamazione e cercarsi un altro istituto di credito, esercitando quel diritto alla portabilità sancito dalle norme della 40/2007, nota come "legge Bersani"?

Il Salvagente non si addentra nella disputa politico-ideologica ma regala ai suoi lettori, con il numero in edicola questa settimana, uno Speciale mutui di 20 pagine in cui illustra sia gli effetti pratici dell'intesa Tremonti-Abi, che le 24 proposte messe a punto da 12 dei più importanti istituti di credito italiani per favorire la portabilità. Insomma chi vuole rinegoziare le rate può sapere esattamente cosa fare. Chi preferisce, invece, cambiare banca e cercarsi un mutuo più conveniente ha sotto gli occhi un bel po' di tabelle con il dettaglio delle offerte calcolate su un mutuo di 150.000 euro per 30 anni.

Le associazioni dei consumatori, interpellate da Marta Strinati, nel servizio di apertura dello Speciale, propendono fortemente per la rottamazione introdotta dalla legge Bersani con la portabilità a costo zero. «Nell'accordo proposto da Tremonti - osserva Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, una delle associazioni dei consumatori più attente alle questioni finanziarie - non c'è nessun risparmio, ma solo un allungamento dei debito con il pagamento di altri interessi».

Anche per Adiconsum, un'altra delle associazioni consumeriste che dedica grande attenzione all'economia familiare, «i vantaggi sembrano più per le banche che per i mutuatari». Adiconsum va ancora oltre, consigliando - se si può - di continuare a pagare le rate del vecchio mutuo, per evitare spiacevoli sorprese che, nei tempi lunghi, potrebbero comportare un aumento fino al 20% della cifra inizialmente messa in preventivo.

Anche sul fronte della portabilità, del resto, non sono tutte rose e fiori, se non altro per l'enorme ritardo con cui le banche italiane sono arrivate a mettere a punto le loro offerte, sfruttando il massimo del tempo previsto dalla legge Bersani e incorrendo, per questo, nell'ira dei loro clienti e dell'Antitrust, che ha aperto un'indagine per "pratiche commerciali ostruzionistiche". Comunque, lo Speciale in edicola con Il Salvagente è in grado di presentare le prime offerte differenziate sul mercato della "rottamazione" dei mutui. Con qualche avvertenza di Linda Grilli, curatrice della comparazione: occhio ai balzelli nascosti. Anche il lupo (bancario) perde, infatti, il pelo ma non il vizio e tra le sgradite sorprese «potrebbe esserci il costo dell'incasso della rata o quello del certificato relativo agli interessi passivi».

*(Direttore editoriale de "Il Salvagente")