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Italia: scelte pericolose in politica estera. E chi è causa del suo mal, poi pianga se stesso...

di redazionale - 02/06/2008

Fonte: TerraSantaLibera

 

 

 

La Presidenza del Ministero degli Esteri a Frattini, ben noto per il suo filosionismo. Al limite del ridicolo, con quei suoi toni da "primo della classe", se non fosse invece  seriamente preoccupante. Mentre agli Affari Esteri ci saranno l’ultra-sionista sfegatata, con doppio passaporto, Fiamma Nirenstein e l'ex presidente dell'Anti Defamation League Italia, Alessandro Ruben, alias Loggia massonica del B’nai B’rith, quindi l'altro filo-sionista Paolo Guzzanti, seguito a ruota da Giorgio La Malfa, Mirko Tremaglia, Pietro Lunardi e, dulcis in fundo a mo’ di ciliegina, Margherita Boniver, in corsa per la presidenza.

Se poi qualcuno dice che il governo italiano è una colonia israelo-americana, non va molto lontano dalla realtà dei fatti, e la collocazione della giusta servitù usraeliana, nei dicasteri che si occupano dei rapporti esteri, ne è la conferma.

Con tale componente politica in un settore così delicato, il rischio di maggiori coinvolgimenti in conflittualità internazionali è altissimo.

Specie quando la più grande polveriera mondiale è il così detto Medioriente e a tenerne le chiavi sono uomini e donne di fiducia della leadership in kippa.

Frattini ripete come un disco incantato la filastrocca dello spauracchio del terrorismo palestinese, avvallando così di fatto ogni azione terroristica israeliana e dei suoi coloni, vere piaghe e vero terrore per la popolazione palestinese tutta.

A far da sponda ed eco al terrorismo ideologico neocon sono ovviamente attivissime tutte le testate televisive, internet e la carta stampata.

In un collage di informazioni create ad arte per suscitare reazioni telecomandabili, vediamo sfilare tutto il meglio della propaganda, da Bin Laden ai Jihadisti algerini, dai Telebani ad improbabili networks on-line che puzzano lontano un miglio di servizi, per presentarci una nazione di poveri perseguitati che non riescono neppure a festeggiare in santa pace la costituzione del loro Stato. Tutta colpa dei palestinesi, brutti, sporchi e cattivi, islamisti e terroristi, e che perciò bisogna tenere rinchiusi in ghetti.

Per la pace ed il bene di tutti.

Della ferocia coloniale sionista neppure un cenno.

Del diritto palestinese all'autodeterminazione sulla propria terra, neppure.

Tali compiacenze sono imperdonabili e dannose per tutti.

La Fiamma Nierenstine è invece ben nota per i suoi articoli carichi d’odio per le popolazioni autoctone arabe e di critica alla “mollezza” di certi settori politici israeliani. Dopo l’ultima guerra scatenata da Israele contro il Libano nel 2006, che costò a quel paese quasi 1500 morti, soprattutto civili, e l’azzeramento delle infrastrutture tanto faticosamente riedificate dopo le devastazioni militari israeliane degli anni ’70-’80, essa ebbe la sfacciataggine di affermare, su un articolo apparso su un quotidiano italiano, che i generali israeliani erano stati troppo deboli e generosi nei confronti del Libano e che la classe dirigente politica non era stata abbastanza forte nel dirigere le operazioni militari. Chissà di cosa sarà capace ora che, oltre a lanciare i suoi strali isterici sui quotidiani, avrà maggior peso nelle scelte di politica estera italiana.

Poveri noi e povera Italia.

Uomini e donne di smisurata arroganza e protervia sono lasciati alla dirigenza di tali importanti dicasteri ad affrontare questioni troppo delicate per essere trattate con acidità e cinismo. Sono in ballo le vite di migliaia, di milioni di esseri umani, di generazioni al tramonto e di generazioni in erba, alle quali si sta negando da troppo tempo la serenità per una dignitosa fine, come la speranza per un futuro migliore e da padroni in casa propria.

Di tali politici cooptati dall'alto (a causa di un sistema elettorale penoso ed antidemocratico, nel quale il cittadino non ha la possibilità di scegliersi il candidato preferito), neppure la completa fedeltà alle istituzioni italiane può essere certa, data la doppia appartenenza di alcuni a patrie diverse. Trattandosi poi di patria in perenne conflitto, quella israeliana, in caso di pericolo o di guerra prevarrà il senso italico di prudenza e diplomazia, oppure quello sionista della doppia appartenenza, che cercherà probabilmente di trascinare gli italiani in conflitti non loro pertinenti, ma che causeranno lutti e danni sia all'italica popolazione che a quelle arabe, contro cui l'Italia e gli italiani non hanno motivi d'odio?

La massoneria del B’nai B’rith è invece da sempre di casa agli Esteri, come altrove, e la presenza della Tullia Zevi, altro membro di spicco dell'esclusivissima loggia massonica ebraica,  aleggia sempre nell’aria.

I cattolici che hanno votato per tale coalizione farebbero meglio a stare all’erta, perchè la loro presenza non è rappresentata affatto, o lo è falsamente, mentre sono, come al solito, le minoranze “accreditate” a dettar legge. Manco vi lasciano pregare pubblicamente come volete e per chi volete...

Chi è causa del suo mal, poi pianga se stesso.

 

La Redazione