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La disinformazione sui costi del nucleare

di redazionale - 09/06/2008

 

 

Apprendiamo dalle fonti di informazione che Giuseppe Pasini, presidente di Federacciai (Confindustria), ha affermato nel corso del convegno ''Nucleare: speranza o tabu''' tenutosi a Milano sabato 7 giugno di essere ''favorevole a uno sviluppo di tutte le fonti energetiche alternative''. ''Dobbiamo svilupparle - ha aggiunto - ma oggi hanno un costo di gran lunga superiore al nucleare, anche se non emettono Co2''. ''Eolico e fotovoltaico - ha spiegato - costano molto al Paese, tant'e' che il solare viene incentivato dallo Stato, altrimenti non sarebbe conveniente'' (ANSA, 07/06/2008 15:07).

A Pasini Fare Verde ricorda che il costo del solare fotovoltaico scende mentre quello del nucleare sale: il costo del fotovoltaico per Watt di picco installato e' diminuito del 77% tra il 1998 e il 2007. Allo stesso tempo, i costi di realizzazione dell'unica centrale nucleare di terza generazione in costruzione in Europa, quella di Olkiluoto (Finlandia) sono passati dai 2,5 miliardi di euro stimati agli attuali 4 miliardi. E l'impianto non e' ancora finito: si stima che ci vogliano ancora 6 anni per completarlo.

Parlare, poi, di incentivi al solare senza menzionare le sovvenzioni all'industria atomica e' vera e propria disinformazione. Di recente Rubbia ha ricordato come in Germania il costo dell'energia nucleare e' superiore del 250% rispetto alla Francia dove i costi sostenuti direttamente dallo stato sono nettamente maggiori.
In Italia e' lo stato che sta pagando ancora oggi la Sogin per la dismissione delle quattro centrali italiane e la messa in sicurezza degli scarti radioattivi (componente A2 della bolletta elettrica - 178 milioni di euro solo nel 2007), senza che il problema sia stato risolto.
Infine, in Francia, lo stato piu' nuclearizzato del mondo, le centrali atomiche sono gestite da un'azienda di stato. Anche il nucleare, quindi, se non fosse sovvenzionato non sarebbe conveniente. Inoltre, a differenza del fotovoltaico, costa di piu' e inquina.

''Il convegno durante il quale Pasini ha potuto fare disinformazione e' stato uno spot pubblicitario per il nucleare'' - ha affermato Massimo De Maio presidente di Fare Verde - ''Basta guardare l'elenco dei relatori: tutti appartenenti all'industria interessata al rilancio del nucleare a spese dello stato, tranne un paio di cicisbei bipartisan: lo specialista in ''scoop antiecologici'' Franco Battaglia e l'ex-presidente nazionale di Legambiente ''folgorato sulla via del nucleare'' Chicco Testa. Ma e' una pubblicita' ingannevole e a smascherarla ci si mette veramente poco''.