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Vertice Fao: il colpo di grazia!

di Gabriele Bindi - 09/06/2008

 
 
 
Alla fame nel mondo si risponde con ricette che favoriscono l'industria agricola e ammiccano agli ogm. A rischio terre, popolazioni e beni comuni...

Secondo la regola del buon giornalismo di solito si esprimono i fatti e poi le opinioni. Ma qui i fatti non ci sono...ed è davvero difficile contenere il nostro giudizio severo. Il Vertice Fao ha messo in mostra una marea di dichiarazioni insensate, che celebrano non solo la crisi mondiale dell'agricoltura e degli approvvigionamenti alimentari, ma l'inconcludenza e la faziosità di tutte le politiche internazionali.

La ricetta di base contro la crisi alimentare a cui si è giunti, suona come un vecchio refrain di fine 800: produrre sempre di più ed in modo più intensivo!

"Il mondo ha bisogno di produrre più derrate alimentari" ha dichiarato il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon "occorre aumentarle del 50% entro il 2030 per far fronte allo sviluppo della domanda." Il ""nostro" Berlusconi, intervistato dall'Osservatore Romano ha fatto capire bene qual'è la politica che sottende queste dichiarazioni: "Il futuro si risolve soltanto con una maggiore formazione, con una piu' ampia messa a disposizione delle varie tecnologie, con il ricorso all'OGM in tutti i singli Paesi".

Tra i big del mondo il più ragionevole, in questi giorni, forse è stato il Papa, affermando che il mondo "in realtà dispone di livelli di produzione, di risorse e di conoscenze sufficienti per mettere fine a tali drammi e alle loro conseguenze".

Il giudizio espresso nel documento finale dal Forum Terra Preta, svoltosi simultaneamente al Vertice Fao è di una durezza senza precedenti. Vi riportiamo alcuni estratti:

"La grave ed urgente crisi alimentare e climatica viene usata dalle elites politiche ed economiche come opportunità per stabilire un controllo da parte delle multinazionali sulla agricoltura mondiale e sui beni ecologici. Nel momento in cui la fame cronica, lo spodestamento dei produttori di cibo e dei lavoratori, speculazione di merci e terra e il riscaldamento globale sono all’apice, governi, agenzie multilaterali e istituzioni finanziarie stanno offrendo proposte che aggravano solamente queste crisi attraverso versioni ancor più pericolose di politiche che originariamente hanno innescato l’attuale situazione. Le azioni di alcuni governi e delle principali leadership delle Nazioni Unite alla Conferenza di Alto Livello sulla Sicurezza Alimentare, i Cambiamenti Climatici e le Bioenergie (il vertice FAO) costituiscono un’aggressione ai produttori di cibo su piccola scala (tra i quali le donne sono in prima linea) e ai beni naturali".

"Le crisi alimentari sono state sfruttate dall’agro-industria, dalle elites locali e globali per
concentrare il controllo sui contadini, i pescatori, il suolo e il territorio, l’acqua, le foreste, i semi, le razze, trasporti, le fonti di distribuzione ed energia. La crisi climatica in rapida crescita viene sfruttata dalle stesse elites attraverso le transazioni commerciali come il commercio di carbone e le quote di emissioni di gas serra, e le vantaggiose tecnologie come gli agro-carburanti, i brevetti, le biotecnologie".