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Parlamento Europeo: un chiaro conflitto di interessi sulla Direttiva Quadro dei Rifiuti

di redazionale - 14/06/2008

 

 

La relatrice della nuova direttiva quadro Comunitaria sui Rifiuti, l’ Europarlamentare Carolin Jackson, sta ricevendo denaro dall’industria dei rifiuti: questa la rivelazione della Global Alliance for Incinerator Alternatives (GAIA).

La nuova legge europea attribuirebbe parecchi regali sostanziosi all’industria dei rifiuti ed è stata perciò criticata senza mezzi termini dai gruppi ambientalisti, anche dal suo collegio elettorale.

Allo stesso tempo, Jackson accetta soldi da Shanks plc, una società di gestione dei rifiuti con un terribile record di inquinamento e con interessi finanziari in discariche e inceneritori. GAIA si sta appellando al presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pöttering per respingere il testo proposto dalla Jackson per la Direttiva Rifuti e lancia un’inchiesta sul suo conflitto di interessi con l’industria dei rifiuti.
GAIA ha scoperto che nella dichiarazione degli interessi finanziari  della Jackson è scritto in modo del tutto chiaro ed esplicito che essa ricopre un posto retribuito presso la società industriale di trattamento dei rifiuti Shank PLC, in qualità di membro della loro commissione consultiva ambientale ([1]).

E’ anche evidente che essa ha omesso di dichiarare i propri interessi alle riunioni sulla Direttiva Rifiuti, violando con ciò le Regole di Procedura del Parlamento Europeo. Avere un rapporto di tale genere con Shanks, dimostra l’esistenza di una chiara parzialità verso le posizioni dell’industria dei rifiuti all’interno della Direttiva Quadro. Ulteriore evidenza di ciò si può riscontrare  nel Rapporto annuale 2007 della Shank Plc, nel sommario esecutivo principale, dove la Jackson I ringraziata per il supporto e la consulenza alla Shanks in relazione alla Direttiva Rifiuti([2]). Il recente voto a favore della riclassificazione  da smaltimento a recupero dimostra quale genere di supporto stia fornendo la Jackson alla società.

Sebbene la Shanks plc si occupi un po’ anche di riciclaggio, essa è proprietaria della discarica di rifiuti pericolosi più grande e più controversa della Scozia e  ha ricevuto nel 2000 una serie di preavvisi di sospensione forzosa dall’Agenzia di Protezione Ambientale scozzese per aver violato la Legge Ambientale del 1990. Greengairs divenne famosa come la più grande ingiustizia ambientale della Scozia. Il Ministro dell’Ambiente scozzese nel 2002 visitò la discarica: egli domandò un atto che rendesse “giustizia ambientale” per le popolazioni e giurò di fermarla. Un anno dopo Shanks sviluppò un progetto per un nuovo sito di discarica per quell’area. Come ebbe a dire un residente di Greengairs, “Mentre  la Scozia ha molti panorami mozzafiato, Greengairs è un posto dove spesso non osi prendere un respire, tanta è la puzza che viene da tutte le discariche”([3]).

Shanks è conosciuta in tutto il Regno Unito per i suoi progetti di incenerimento e la storia dei suoi rapporti con le comunità locali lascia molto a desiderare.
Questo mette in discussione i rapporti che la Jackson ha con i suoi elettori nel Sud Ovest del Regno Unito e con i gruppi societari del settore rifiuti. Gli elettori della Jackson l’hanno votata perché rappresentasse loro e non l’industria dei rifiuti. Circa 10 gruppi anti-inceneritori si trovano nel collegio della Jackson. Le aree che Carolin Jackson ricopre (Gloucester, Wiltshire e Bristol) nel Sud Ovest dell’Inghilterra ospitano attualmente 4 inceneritori e ci sono progetti per almeno altri 2.
La Jackson espresse tutta la sua “simpatia” verso gli anti-inceneritoristi il 3 aprile 200, attaccando pubblicamente le ONG per il fatto di ricevere fondi della Commissione Europea per fare campagne contro certi punti della Direttiva Rifiuti e bollandoli come “sussidi insensati”([4])
Le ONG sono sempre più preoccupate in relazione alla diminuzione dei livelli di prevenzione e riciclaggio come conseguenza della costruzione di inceneriori a seguito della loro riclassificazione, che non tiene in alcun conto gli effetti sulla salute. E’ ben noto che gli inceneritori fanno crescere i rifiuti e riducono gli sforzi verso il riciclaggio, come si è visto negli ultimi 3 anni in Danimarca, in cui hanno lottato per raggiungere la capacità di tonnellaggio compatibile con le tecnologie. Queste preoccupazioni degli anti-inceneritoristi non sono infondate perché nell’ultimo testo della Direttiva negoziato dalla Jackson con il Consiglio gli obiettivi finali di riciclaggio diventano vaghi e privi di misure davvero stringenti.

E’ oltremodo chiaro che avere un posto pagato presso Shanks rappresenta un conflitto diretto di interessi e GAIA domanda perché a qualcuno che si trova in questa posizione sia stata affidata la Direttiva Rifiuti.  Tale direttiva beneficerà chiaramente l’industria dei rifiuti e non le popolazioni che avranno nei loro dintorni società di incenerimento come Shanks.

A causa dei contenuti a favore dell’industria e contro l’ambiente e del processo difettoso  attraverso il quale è stata create, GAIA chiede al Parlamento Europeo di respingere il testo proposto della Direttiva Quadro sui Rifiuti.

 


References

([1])http://www.europarl.europa.eu/members/public/geoSearch/view.do?country=GB&partNumber=1&zone=South+West&language=EN&id=1370 

([2])page 11,Para 6, Shanks Group plc , Safety, Health and Environment
Report 2006/2007, web version
http://www.shanks.co.uk/shanks/environment/?tn=3

([4])http://www.conservativeeurope.com/news/707/conservative-mep-attacks-senseless-eu-subsidy-to-environmental-ngo.aspx