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Il muro di Berlino

di Manuel Zanarini - 18/08/2008

“Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare coi comunisti. Lasciateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasciateli venire a Berlino! Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire Ich bin ein Berliner! (Sono un Berlinese,NdT)”  (J.F. Kennedy, Berlino 15 Giugno 1963)

 

 

 

Il 13 Agosto 1961, il governo comunista della Germania dell'Est, regime fantoccio gestito da Mosca, decide di chiudere tutte le vie verso l'esterno di Berlino Est.

 

La città si trovava in una situazione alquanto particolare. Infatti, geograficamente era completamente all'interno della Germania Est comunista, ma politicamente è divisa in 4 zone occupate dalle forze vincitrici della II Guerra Mondiale.

 

Fin dalla creazione dello stato della Germania Est, il problema dei cittadini che fuggono a Berlino Ovest, rappresenta una spina nel fianco per la dittatura comunista imposta dall'Armata Rossa.

Dopo anni in cui truppe statunitensi e comuniste si fronteggiavano a pochi metri di distanza, senza peraltro frenare l'esodo costante di rifugiati, le autorità comuniste decidono di erigere “il Muro”, una barriera di cemento alta circa 3 metri e mezzo, con postazioni di guardia armate filo spinato attraversato da corrente elettrica, che aveva una lunghezza di 155 km. Nel Giugno 1962 ne viene costruito un secondo, all'interno del confine della Germania Est, allo scopo di rendere ancora più difficile i tentativi di “evasione” verso l'Occidente, creando quella che passerà alla storia come la “striscia della morte”. Nel 1972 e 1975 altre fortificazioni verranno erette per scoraggiare chi nonostante tutto cercava di abbandonare il paese comunista alla ricerca della libertà.

 

Le fughe verso l'Occidente hanno rappresentato una grossa onta per i regimi comunisti, soprattutto durante la “Guerra Fredda”, dove i simboli venivano agitati come forma di superiorità di un regime sull'altro, poco importava se a farne le spese erano milioni di europei. Non solo il “Muro”, per i cittadini dei paesi comunisti era praticamente inesistente la libertà di circolazione. Infatti, era limitatissima la possibilità di effettuare viaggi liberi nei paesi occidentali, con punte estreme che si toccavano in occasioni di eventi sportivi, quando squadre di club o formazioni nazionali venivano scortate da agenti dei servizi di sicurezza, i quali avevano il compito di impedire la fuga degli atleti, cosa che molto spesso avveniva ugualmente.

 

Il 23 Agosto 1989 l'Ungheria, altro regime comunista fantoccio, apre le frontiere con l'Austria, così più di 13.000 tedeschi dell'Est approfittano di quel varco per fuggire. In autunno vengono organizzate numerose manifestazioni popolari contro la dittatura comunista. Il dittatore Honecker assicurava che nonostante tutto il Muro sarebbe durato ancora per almeno 100 anni. Il 18 Ottobre, sotto la pressione popolare, si dimette e il potere passa a Krenz.

Il 9 Novembre viene data, in televisione, la notizia che tutti i cittadini della Germania Est potranno viaggiare all'Ovest, dotati di permessi speciali. Appena sentita la notizia, una folla impressionante si dirige verso i “checkpoint” chiedendo di poter entrare a Berlino Ovest. Le guardie, pur non convinte, non possono opporsi ad una tale massa di gente. I bar di Berlino Ovest vicino al Muro decidono di offrire birra gratis sia agli “orientali” che agli “occidentali” che accoglievano festanti i loro fratelli tornati liberi. In serata viene organizzato un mega concerto di Rogers Waters, l'ex bassista dei Pink Floyd, che esegue la mitica canzone “The Wall” dal vivo. La Germania torna unita solamente il 3 Ottobre 1990.

 

Dal momento della costruzione del Muro fino alla sua eliminazione, ci sono stati circa 5.000 tentativi di fuga andati a buon fine, mentre il numero di persone uccise dalle guardie comuniste dell'Est varia tra 192 e 239. A tutt'oggi i pochi regimi comunisti rimasti continuano a proibire ai propri cittadini la libertà di scegliersi il paese dove vivere. Il caso più famoso e recente è probabilmente quello della pallavolista Aguero, che lasciò Cuba per venire a vivere in Italia. Ancora oggi, nonostante siano passati quasi dieci anni, il regime castrista le crea difficoltà enormi per rientrare a casa, tanto che non ha potuto assistere alla morte dei genitori.

 

Costruire una memoria comune, e cercare radici per una futura Europa Unita, significa anche ricordare la cicatrice rappresentata dal Muro, e cosa abbia significato per milioni di cittadini europei vivere sotto la dittatura comunista.