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Cos’è l’agricoltura naturale?

di redazionale - 29/08/2008

 
 
 
L’agricoltura naturale si basa sull’osservazione della natura e sull’assumersi la responsabilità del proprio agire, scegliendo soluzioni semplici e limitando l’intervento alle pratiche strettamente necessarie senza intralciare i cicli naturali.

 Ideata e sperimentata dall’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka, che la applica nel suo podere con risultati sorprendenti da più di cinquant’anni, l’agricoltura naturale è anche un cammino spirituale il cui scopo non è solo la coltivazione delle piante, ma soprattutto la coltivazione ed il perfezionamento degli esseri umani.

L’agricoltura naturale si basa sul rispetto per la natura, per se stessi e per gli altri, e su quattro principi:

>> nessuna lavorazione, poiché la terra viene areata dalla penetrazione delle radici e dall’attività di microorganismi, lombrichi, insetti e piccoli animali;

>> nessun concime chimico né composto preparato, poiché il suolo lasciato a se stesso conserva ed aumenta la propria fertilità;

>> nessun diserbo, poiché le erbacce non vanno eliminate ma controllate;

>> nessuna dipendenza da prodotti chimici, poiché la natura, se lasciata fare, è in equilibrio perfetto.

Seguendo queste semplici regole, evitando l’impiego di tecnologie e di combustibili fossili, non si inquina, si migliora il terreno e si rispetta l’ordine naturale. Ne risulta una pratica colturale economica, che oltre a rinverdire aree spoglie può produrre cibo sano a prezzi ragionevoli.

Una delle tecniche di base dell’agricoltura naturale è la preparazione di dischetti e palline di argilla contenenti la più ampia varietà possibile di semi. Palline e dischetti si utilizzano contemporaneamente, questo perché mentre le palline si intrufolano meglio tra l’erba e i sassi, sfuggendo alla caccia dei predatori; i dischetti invece sono più adatti per proteggere i semi all’inizio della primavera e dell’autunno in un’area incolta. Dopo aver deposto i semi, si sfalcia l’erba presente sul campo e la si lascia in loco come pacciamatura, quindi si aspettano le piogge naturali e si osserva, fino alla raccolta.


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